La Caritas ringrazia i biscegliesi

«Senza la cooperazione e la sinergia di tutti non si potrebbe far fronte alla più grande emergenza degli ultimi cento anni»

martedì 14 aprile 2020
I referenti della Caritas cittadina hanno espresso un pubblico ringraziamento ai biscegliesi per la generosità e la solidarietà mostrata in questa fase emergenziale.

La pandemia, che si è abbattuta come una tempesta inaspettata e furiosa da circa quaranta giorni sull'Italia, ha scatenato in molti di noi sentimenti di angoscia, paura, scoraggiamento e sfiducia.
All'emergenza sanitaria ha fatto seguito l'emergenza sociale ben più pesante perché poco nota. Alle consuete fasce deboli e fragili che quotidianamente si accostavano ai vari servizi della Caritas (anziani soli, immigrati, famiglie con un solo genitore, solitamente donne, alcune con mariti in carcere, etc) si è aggiunta una platea di gente di cui pochi hanno sentore; sono gli occupati nel cosiddetto lavoro sommerso e illegale che produce il 22.9% del pil e che nel Meridione arriva al 29.8%: sono quanti lavoravano in nero, con lavori a chiamata o a progetto (badanti, addetti alle pulizie, operatori nel settore del turismo o della ristorazione, mercatali, etc) e che, con le attuali disposizioni tese a frenare la propagazione del virus, hanno visto svanire le possibilità di lavoro seppure saltuario, a causa della chiusura in casa di tutti e delle attività commerciali.

La Caritas - anche nelle sue diramazioni parrocchiali - non si è mai fermata, anzi la sua necessaria attività solidaristica è stata riconosciuta dagli enti pubblici per cui ha intrapreso una fattiva collaborazione con comune e Protezione Civile.

Ma poco o nulla avrebbe potuto donare ai fratelli meno fortunati se non ci fosse stato il pieno riconoscimento del suo operato dai biscegliesi.
Tantissimi, privati, commercianti, ristoratori ed aziende hanno dimostrato di avere un cuore solidale, manifestando piccoli e grandi gesti importanti per dare valore alla dignità umana. Ecco allora che a tutti gli appelli rivolti dalla Caritas è seguita una risposta incredibile e si è costruita una sinergia ed una cooperazione inaspettata.

La prima iniziativa "Aggiungi un posto a tavola" è consistita nell'impegno di tante famiglie che hanno preparato un piatto in più o donato una spesa, puntualmente ritirata dai volontari Caritas.

A questa è seguita la donazione degli "elastici" e del "tessuto/non tessuto" utili per confezionare le mascherine da fornire necessariamente agli utenti e ai volontari che, con spirito di abnegazione, hanno continuato ad offrire il loro apporto. Le volontarie della sartoria "Storie&stoffe" hanno potuto così riprendere il loro lavoro. A loro si sono aggiunte altre persone che stanno ancora confezionando mascherine.

E poi è arrivato, in collaborazione con la Protezione Civile e il comune, "il carrello solidale" nei supermercati Dok e Famila dove si possono donare alimenti; successivamente il supermercato Dok di via Lamaveta e la Degusteria di via Capitano Francesco Gentile, hanno promosso l'iniziativa, coordinata e seguita dal consigliere comunale Mauro Lorusso, "La tua solidarietà raddoppia" impegnandosi a raddoppiare, in buoni spesa, le donazioni che si saranno trovate in un'apposita teca.

Sabato Santo 185 persone, di cui 160 nuclei familiari, hanno usufruito del "pranzo di Pasqua" offerto da ristoranti, bar e privati alla stessa stregua del "pranzo di Natale". Tutto questo non sarebbe potuto accadere se le testate giornalistiche e televisive, a cui va un caloroso ringraziamento, non avessero diffuso gli appelli o le informazioni necessarie.

È questa l'occasione per ringraziare gli esercizi commerciali e le aziende che hanno donato:
Sasso Pietro e Ittica Quercia per il pesce, i posteggiatori del mercato generale di Bisceglie e Andrea Pasquale per gli ortaggi e le verdure, il Partito Democratico di Bisceglie per il latte, i panifici Di Pinto, San Lorenzo, Bufis, Garofoli, fratelli Lopopolo, Carlino piccoli fornai per i prodotti da forno, Giovanna e Dino Cassanelli per le uova di Pasqua, l'associazione pasticceri storici di Bisceglie per le colombe, i ristoranti Beverly, Buemarino e Salsello, la cooperativa Temenos con la signora Pisani per i primi e i secondi.
Sarà nostra premura, per una questione di trasparenza, dare in futuro un resoconto dettagliato delle diverse donazioni in denaro, e della creativa solidarietà, messa in atto dai cittadini biscegliesi.

A tutti va un "grazie mille" dalla grande famiglia Caritas: senza la cooperazione e la sinergia di tutti non si potrebbe far fronte alla più grande emergenza degli ultimi cento anni. Il poco donato da tanti ha permesso di venire incontro alle esigenze dei molti che vivono in situazioni difficili.

Tutti i volontari Caritas esprimono gratitudine a quanti finora hanno contribuito a rendere il loro lavoro nella logica del servizio e dichiarano la loro disponibilità a continuarlo finché l'emergenza perduri con la speranza, anzi la certezza, che potranno fare affidamento sulla solidarietà e la generosità di tutti i biscegliesi.