«La libertà è un'utopia». Caparezza strega il pubblico di Bisceglie con il suo show
Grande successo per la prima tappa dello "Sbat! Music Festival"
domenica 12 agosto 2018
10.18
Caparezza è tornato a ballare (e far ballare) in Puglia. Dopo il concerto tenuto al Palaflorio a novembre, per la prima parte del "Prisoner 709 tour", il rapper molfettese ha fatto tappa a Bisceglie nella serata di sabato 11 agosto per le date estive del suo show.
Un concerto spettacolare, che vale tutti i soldi del biglietto: scenografie, ballerini e cambi d'abito hanno fatto del concerto di Caparezza un vero e proprio spettacolo, accompagnato dalle sue rime irriverenti, urlate a squarciagola dalle centinaia di persone che affollavano l'Arena del Mare sabato sera per acclamarlo a gran voce. Dai brani più recenti, contenuti nell'album già disco di platino, ai successi che lo hanno consacrato nel mondo della musica: due ore intense in cui il cantautore non si è di certo risparmiato, di fronte alla sua gente, nella sua terra, a due passi da casa sua.
«La libertà è un'utopia - ha spiegato dal palco - perché anche quando fai quello che ti piace, a lungo andare diventa una gabbia. Non ce ne accorgiamo, ma siamo sempre in gabbia». Non sono mancati i riferimenti all'attualità, per esempio su brani come Vengo dalla luna che è una chiara allusione alla paura del diverso e quindi alla questione dell'immigrazione, sempre con la leggerezza e l'ironia che caratterizzano i suoi testi.
La scaletta del concerto:
L'infinito
Prisoner 709
Argenti vive
La mia parte intollerante
Larsen
Sono il tuo segno eretico
Confusianesiamo
Vengo dalla luna
Dalla parte del toro
China town
Una chiave
Prosopagno sia!
La rivoluzione del sessintutto
L'uomo che premette
Goodbye malinconia
Vieni a ballare in Puglia
Non me lo posso permettere
Abiura di me
Ti fa stare bene
Il testo che avrei voluto
Fuori dal tunnel
Mica Van Gogh
Un concerto spettacolare, che vale tutti i soldi del biglietto: scenografie, ballerini e cambi d'abito hanno fatto del concerto di Caparezza un vero e proprio spettacolo, accompagnato dalle sue rime irriverenti, urlate a squarciagola dalle centinaia di persone che affollavano l'Arena del Mare sabato sera per acclamarlo a gran voce. Dai brani più recenti, contenuti nell'album già disco di platino, ai successi che lo hanno consacrato nel mondo della musica: due ore intense in cui il cantautore non si è di certo risparmiato, di fronte alla sua gente, nella sua terra, a due passi da casa sua.
«La libertà è un'utopia - ha spiegato dal palco - perché anche quando fai quello che ti piace, a lungo andare diventa una gabbia. Non ce ne accorgiamo, ma siamo sempre in gabbia». Non sono mancati i riferimenti all'attualità, per esempio su brani come Vengo dalla luna che è una chiara allusione alla paura del diverso e quindi alla questione dell'immigrazione, sempre con la leggerezza e l'ironia che caratterizzano i suoi testi.
La scaletta del concerto:
L'infinito
Prisoner 709
Argenti vive
La mia parte intollerante
Larsen
Sono il tuo segno eretico
Confusianesiamo
Vengo dalla luna
Dalla parte del toro
China town
Una chiave
Prosopagno sia!
La rivoluzione del sessintutto
L'uomo che premette
Goodbye malinconia
Vieni a ballare in Puglia
Non me lo posso permettere
Abiura di me
Ti fa stare bene
Il testo che avrei voluto
Fuori dal tunnel
Mica Van Gogh