La protesta del Cosp: «Le Guardie campestri al lavoro nonostante il mancato rinnovo del contratto e altre gravi carenze»
Il sindacato denuncia la mancata climatizzazione in alcuni mezzi di trasporto su strada del Consorzio e lo spostamento di turni senza consenso dei lavoratori
domenica 4 agosto 2019
10.01
Lo scorso 30 luglio si è tenuta un'assemblea dei lavoratori del Consorzio Guardie Campestri di Bisceglie e Trani, guidata da Domenico Mastrulli, segretario nazionale del sindacato Cosp (coordinamento sindacale penitenziario), con la partecipazione di rappresentanti sindacali della Polizia Penitenziaria. I 30 presenti hanno tutti aderito alla costituzione del nuovo sindacato nel settore privato delle guardie rurali della Bat.
Tanti i temi discussi, dal mancato rinnovo di un contratto collettivo di lavoro che ha prodotto il "congelamento" delle retribuzioni dei lavoratori della sicurezza agricola al periodo 2008-2010 all'eccessivo carico a causa della cronica e conosciuta carenza di personale nel settore che i vari consorzi, secondo quanto sostenuto dai rappresentanti della sigla sindacale, «negli anni non hanno mai, stranamente, voluto incrementare tanto che a Trani si è passati dalle 35 unità del 2008 alle attuali 12, alcune delle quali non in servizio per problemi di salute». Situazione leggermente migliore, ma solo sul piano numerico, a Bisceglie.
«I lavoratori operano in condizioni da terzo mondo su autovetture di servizio che in alcuni casi sono prive persino di climatizzatore nonostante le elevate temperature estivo nell'agro, che possono superare i 40 gradi all'ombra o le piogge torrenziali che ne delimitano l'attività» hanno aggiunto i referenti del Cosp, segnalando «la mancanza di fornitura di uniformi e divise, la mancata possibilità di progressione di carriera, dato che i dipendenti si assumono con la qualifica di "guardia campestre" e restano a vita "guardia campestre" a dispetto delle altre professionalità che invece ogni determinato periodo avanzano in ruolo».
Mastrulli ha annunciato l'attivazione, per Trani, delle procedure di contenzioso sindacale, con multipli atti di diffida anche legale e non esclude analoghe misure anche su Bisceglie nel caso in cui non saranno stabilite le procedure di rinnovo contrattuale: «È triste leggere buste paga che non superano i mille euro nonostante turni, servizi di sicurezza, vigilanza anche ad apparati di elevata criticità».
Secondo il rappresentante del Cosp non sarebbero stati riconosciuti «i 150 euro annui assegnati, 8 anni fai, nel fondo incentivante per il disagio in base a un accordo sottoscritto nella sede consorziale Bat di Trani». Il sindacato ha lamentato anche "chiamate" in servizio e/o spostamento di turni senza alcun preventivo consenso dei diretti interessati.
Tanti i temi discussi, dal mancato rinnovo di un contratto collettivo di lavoro che ha prodotto il "congelamento" delle retribuzioni dei lavoratori della sicurezza agricola al periodo 2008-2010 all'eccessivo carico a causa della cronica e conosciuta carenza di personale nel settore che i vari consorzi, secondo quanto sostenuto dai rappresentanti della sigla sindacale, «negli anni non hanno mai, stranamente, voluto incrementare tanto che a Trani si è passati dalle 35 unità del 2008 alle attuali 12, alcune delle quali non in servizio per problemi di salute». Situazione leggermente migliore, ma solo sul piano numerico, a Bisceglie.
«I lavoratori operano in condizioni da terzo mondo su autovetture di servizio che in alcuni casi sono prive persino di climatizzatore nonostante le elevate temperature estivo nell'agro, che possono superare i 40 gradi all'ombra o le piogge torrenziali che ne delimitano l'attività» hanno aggiunto i referenti del Cosp, segnalando «la mancanza di fornitura di uniformi e divise, la mancata possibilità di progressione di carriera, dato che i dipendenti si assumono con la qualifica di "guardia campestre" e restano a vita "guardia campestre" a dispetto delle altre professionalità che invece ogni determinato periodo avanzano in ruolo».
Mastrulli ha annunciato l'attivazione, per Trani, delle procedure di contenzioso sindacale, con multipli atti di diffida anche legale e non esclude analoghe misure anche su Bisceglie nel caso in cui non saranno stabilite le procedure di rinnovo contrattuale: «È triste leggere buste paga che non superano i mille euro nonostante turni, servizi di sicurezza, vigilanza anche ad apparati di elevata criticità».
Secondo il rappresentante del Cosp non sarebbero stati riconosciuti «i 150 euro annui assegnati, 8 anni fai, nel fondo incentivante per il disagio in base a un accordo sottoscritto nella sede consorziale Bat di Trani». Il sindacato ha lamentato anche "chiamate" in servizio e/o spostamento di turni senza alcun preventivo consenso dei diretti interessati.