La protesta delle marinerie pugliesi prosegue a oltranza

Il sindaco di Molfetta Minervini a fianco dei pescatori

domenica 3 febbraio 2019 10.09
Nessun peschereccio lascerà il porto di Molfetta fino a mercoledì prossimo, giorno in cui è previsto un vertice in regione che vedrà, seduti allo stesso tavolo, rappresentanti del movimento di base dei pescatori pugliesi, esponenti delle associazioni di categoria, alti rappresentanti del mondo politico e istituzionale, l'assessore regionale all'agricoltura e pesca. In ballo c'è il futuro della pesca.

Le marinerie pugliesi, da Manfredonia a Bisceglie, da Molfetta a Mola di Bari, da a Leuca a Taranto, da Brindisi a Vieste, compatte, hanno deciso di far sentire la loro voce.

Sul banco degli imputati c'è la legge 154 del 2016 che, tra le altre cose, prevede sanzioni pesantissime per quanti utilizzano reti con maglie inferiori a 50 millimetri. Una disposizione assurda, considerato il fatto che, lamentano i pescatori, con una maglia così larga praticamente tutti i pesci riescono a liberarsi e nelle reti non resta nulla, che i pescatori vorrebbero immediatamente ritirata.

«L'amministrazione comunale è con i nostri pescatori in questa battaglia che vede gli uomini del mare compatti nella difesa dei loro diritti e del loro lavoro» ha affermato il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini che ha accompagnato i pescatori all'incontro col presidente della Regione Michele Emiliano.