La resa dei conti è alle Vecchie Segherie Mastrototaro
Gli anni che non cambiarono l'Italia raccontati da Nicola Mascellaro
martedì 17 ottobre 2017
10.42
Appuntamento alle ore 19:00 con la politica, la storia, la cultura nel Mondadori Bookstore alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie.
Martedì 17 ottobre alla Resa dei Conti (Di Marsico edizioni, 2017) sarà presente l'autore Nicola Mascellaro, che dialogherà con il direttore di Quindici Molfetta Felice De Sanctis degli "Anni che non cambiarono l'Italia". Si tratta del lasso di tempo, compreso tra il 1991 e il 1995 più difficile per l'Italia repubblicana, che l'autore, classe 1939 e per 30 anni responsabile dell'archivio fotografico e di documentazione della "Gazzetta del Mezzogiorno", racconta attraverso cronache dettagliate e documentate.
Sintetizzata in modo così stringente e incalzante, la storia (ben 380 pagine fittissime di aneddoti) di questa rivoluzione politica e sociale incruenta, sembra più avvincente di un romanzo.
Il saggio, che non nasconde un orientamento politico chiaro, racconta di quello che accadde fino alla discesa in campo di un "cavaliere mediatico, di un'orda di 'barbari' secessionisti e di una nuova destra, che diedero inizio agli anni della Seconda Repubblica o della restaurazione".
L'opera è arricchita dalle vignette di Nico Pillinini.
Martedì 17 ottobre alla Resa dei Conti (Di Marsico edizioni, 2017) sarà presente l'autore Nicola Mascellaro, che dialogherà con il direttore di Quindici Molfetta Felice De Sanctis degli "Anni che non cambiarono l'Italia". Si tratta del lasso di tempo, compreso tra il 1991 e il 1995 più difficile per l'Italia repubblicana, che l'autore, classe 1939 e per 30 anni responsabile dell'archivio fotografico e di documentazione della "Gazzetta del Mezzogiorno", racconta attraverso cronache dettagliate e documentate.
Sintetizzata in modo così stringente e incalzante, la storia (ben 380 pagine fittissime di aneddoti) di questa rivoluzione politica e sociale incruenta, sembra più avvincente di un romanzo.
Il saggio, che non nasconde un orientamento politico chiaro, racconta di quello che accadde fino alla discesa in campo di un "cavaliere mediatico, di un'orda di 'barbari' secessionisti e di una nuova destra, che diedero inizio agli anni della Seconda Repubblica o della restaurazione".
L'opera è arricchita dalle vignette di Nico Pillinini.