La Tari è un salasso per chi vive solo: +75%!
La tariffa variabile è schizzata da 88 a 153 euro
domenica 30 aprile 2017
Scomodare addirittura il paragone storico con la tassa sul celibato istituita nel 1927 (in epoca fascista) sarebbe improprio ed esagerato ma la questione ha il suo peso. Perché mai, secondo le tabelle diffuse dal comune di Bisceglie, una persona che, per un motivo o per l'altro, vive sola dovrebbe subire un aumento della tariffa Tari variabile del 75% da un anno all'altro?
Sembrerebbe proprio così, secondo quanto stabilito dagli uffici competenti. Lo schema per le utenze domestiche prevede incrementi per tutte le casistiche nel raffronto tra 2016 e 2017: appena un euro in più per i nuclei familiari con sei o più componenti, 13 euro per quelli da cinque componenti, 14 euro sia per quelli da quattro che da tre componenti, 12 euro per i nuclei da due e ben 65 euro per i nuclei con un solo componente. La penalizzazione nei confronti di chi vive solo, in soldoni, è evidente: da 88.09 a 153.77 euro.
Gli aumenti, per i single, riguardano anche la quota fissa (da 1.17 euro a 1.35 euro per mq). Lo schema è stato approvato dal consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 marzo. Complessi calcoli a parte, la sensazione è che si sarebbe potuto e dovuto evitare un eccessivo "accanimento" nei confronti dei nuclei familiari da un solo componente, nella maggior parte dei casi anziani rimasti senza coniuge o giovani che tentano faticosamente di costruirsi un futuro.
Sembrerebbe proprio così, secondo quanto stabilito dagli uffici competenti. Lo schema per le utenze domestiche prevede incrementi per tutte le casistiche nel raffronto tra 2016 e 2017: appena un euro in più per i nuclei familiari con sei o più componenti, 13 euro per quelli da cinque componenti, 14 euro sia per quelli da quattro che da tre componenti, 12 euro per i nuclei da due e ben 65 euro per i nuclei con un solo componente. La penalizzazione nei confronti di chi vive solo, in soldoni, è evidente: da 88.09 a 153.77 euro.
Gli aumenti, per i single, riguardano anche la quota fissa (da 1.17 euro a 1.35 euro per mq). Lo schema è stato approvato dal consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 marzo. Complessi calcoli a parte, la sensazione è che si sarebbe potuto e dovuto evitare un eccessivo "accanimento" nei confronti dei nuclei familiari da un solo componente, nella maggior parte dei casi anziani rimasti senza coniuge o giovani che tentano faticosamente di costruirsi un futuro.