Le librerie ai tempi del Coronavirus: Bookstore Mondadori
La difficile sfida per un mercato già «poco redditizio»
giovedì 9 aprile 2020
12.17
Uno scenario poco rassicurante. L'emergenza Coronavirus colpisce anche la filiera del libro: come da decreto, anche le librerie hanno dovuto abbassare le proprie saracinesche. Ma, nonostante ciò, la cultura non si ferma. In un'intervista a BisceglieViva, la libraia Viviana Peloso ha spiegato come il Bookstore Mondadori delle Vecchie Segherie Mastrototaro stia affrontando il difficile periodo di emergenza. Sono diverse le iniziative messe in campo per continuare ad offrire il proprio servizio ai numerosi lettori.
Il Coronavirus ha fermato anche il mercato dei libri. Come state affrontando questo periodo? Quali sono le vostre iniziative?
«Stiamo vivendo l'emergenza come tutte le librerie d'Italia: siamo chiusi. Già da prima dell'ordinanza restrittiva ci eravamo organizzati con la consegna a domicilio. Avevamo anche attivato un servizio di consulenza personalizzata da richiedere via mail o messaggio e fornivamo ogni giorno, sui nostri canali social, il consiglio del giorno. Adesso le consegne vengono effettuate tramite corriere espresso per limitare al massimo il rischio di contagio e per rispetto nei confronti della comunità. Durante questa lunga quarantena, più che essere attori di video e letture ad alta voce, abbiamo preferito seguire le dirette e le performance dei grandi autori che nel corso degli anni abbiamo ospitato nella nostra libreria: condividiamo quelle che ci sembrano più interessanti ed elaboriamo tutte le altre per dopo, per quando riapriremo».
Potranno esserci ripercussioni negative sul vostro settore, quando tutto tornerà alla normalità?
«Penso che il nostro settore, come molti altri, risulterà fortemente danneggiato: la gente si troverà in una situazione economica precaria e non credo destinerà del denaro per l'acquisto di libri, non essendo un bene di prima necessità - anche se io penso il contrario. Questo andrà ad impoverire un mercato già poco redditizio come quello librario. Per resistere ci vorranno librai con grande inventiva».
Quali libri consiglieresti di leggere in questo periodo?
«"Cambiare l'acqua ai fiori", di Valerie Perrin (edito E/O) - per chi vuole storie da leggere tutte d'un fiato. "Lacci", di Domenico Starnone (edito Einaudi) - per chi ha il coraggio di ricucire le storie d'amore a qualunque costo. "Un polpo alla gola", di Zerocalcare (edito Baopublishing) - per ridere con intelligenza. Infine, "Il buco", di Anna Llenas (edito Gribaudo) - per riempire le paure di questi tempi, anche quelle dei bambini, di cui non si sta parlando».
Il Coronavirus ha fermato anche il mercato dei libri. Come state affrontando questo periodo? Quali sono le vostre iniziative?
«Stiamo vivendo l'emergenza come tutte le librerie d'Italia: siamo chiusi. Già da prima dell'ordinanza restrittiva ci eravamo organizzati con la consegna a domicilio. Avevamo anche attivato un servizio di consulenza personalizzata da richiedere via mail o messaggio e fornivamo ogni giorno, sui nostri canali social, il consiglio del giorno. Adesso le consegne vengono effettuate tramite corriere espresso per limitare al massimo il rischio di contagio e per rispetto nei confronti della comunità. Durante questa lunga quarantena, più che essere attori di video e letture ad alta voce, abbiamo preferito seguire le dirette e le performance dei grandi autori che nel corso degli anni abbiamo ospitato nella nostra libreria: condividiamo quelle che ci sembrano più interessanti ed elaboriamo tutte le altre per dopo, per quando riapriremo».
Potranno esserci ripercussioni negative sul vostro settore, quando tutto tornerà alla normalità?
«Penso che il nostro settore, come molti altri, risulterà fortemente danneggiato: la gente si troverà in una situazione economica precaria e non credo destinerà del denaro per l'acquisto di libri, non essendo un bene di prima necessità - anche se io penso il contrario. Questo andrà ad impoverire un mercato già poco redditizio come quello librario. Per resistere ci vorranno librai con grande inventiva».
Quali libri consiglieresti di leggere in questo periodo?
«"Cambiare l'acqua ai fiori", di Valerie Perrin (edito E/O) - per chi vuole storie da leggere tutte d'un fiato. "Lacci", di Domenico Starnone (edito Einaudi) - per chi ha il coraggio di ricucire le storie d'amore a qualunque costo. "Un polpo alla gola", di Zerocalcare (edito Baopublishing) - per ridere con intelligenza. Infine, "Il buco", di Anna Llenas (edito Gribaudo) - per riempire le paure di questi tempi, anche quelle dei bambini, di cui non si sta parlando».