Le opposizioni: «Volevamo l'annullamento della Tari per l'anno 2020»
«I biscegliesi saranno costretti a pagare due rate insieme. Un grande gesto di Angarano di aiutare chi è in difficoltà»
martedì 26 maggio 2020
10.33
In merito al consiglio comunale di Bisceglie, tenuto nel pomeriggio di lunedì 25 maggio, i consiglieri di minoranza Amendolagine, Russo, Preziosa, Sasso, Napoletano, Capurso, Fata e Spina hanno dichiarato, attraverso una nota a firma congiunta: «Avevamo proposto l'approvazione di un indirizzo politico per tagliare completamente, per l'anno 2020, la Tari e gli altri tributi comunali in proporzione al periodo di durata dell'emergenza Coronavirus».
«Per i mesi in cui i cittadini non hanno potuto produrre reddito, si è ritenuto giusto proporre un sostegno eliminando almeno i tributi locali per il rilancio dell'economia. Tra le nostre proposte anche agevolazioni contributive in favore delle attività produttive, come ha fatto per esempio il Comune di Bari con 1500 euro stanziati per la riapertura di ogni attività. Purtroppo inaspettatamente, Angarano e la sua maggioranza hanno detto no, presentando solo la risibile proposta (un vero e proprio palliativo chiaramente insufficiente) di spostare la prima rata Tari con scadenza 31 maggio al 31 luglio» hanno spiegato.
«Ora i biscegliesi si troveranno costretti a pagare due rate insieme: bel modo di aiutare i cittadini in difficoltà. Angarano si dimostra ancora una volta inadeguato a gestire questa fase delicata e cinicamente insensibile "alle grida" di disperazione di una città in profonda crisi, che non vede più in questa amministrazione alcuna prospettiva di sviluppo e di ripresa economica. Una città ancora oggi senza bilanci comunali e con una miriade di debiti fuori bilancio causati dai disastri di questa amministrazione, che saranno costretti a pagare i cittadini biscegliesi. Alle opposizioni, che unite hanno chiesto uno sforzo comune in favore dei cittadini e delle categorie produttive, Angarano ha risposto arrogantemente con l'ennesimo schiaffo e presentando ancora una volta il suo conto salato alla città» hanno concluso.
«Per i mesi in cui i cittadini non hanno potuto produrre reddito, si è ritenuto giusto proporre un sostegno eliminando almeno i tributi locali per il rilancio dell'economia. Tra le nostre proposte anche agevolazioni contributive in favore delle attività produttive, come ha fatto per esempio il Comune di Bari con 1500 euro stanziati per la riapertura di ogni attività. Purtroppo inaspettatamente, Angarano e la sua maggioranza hanno detto no, presentando solo la risibile proposta (un vero e proprio palliativo chiaramente insufficiente) di spostare la prima rata Tari con scadenza 31 maggio al 31 luglio» hanno spiegato.
«Ora i biscegliesi si troveranno costretti a pagare due rate insieme: bel modo di aiutare i cittadini in difficoltà. Angarano si dimostra ancora una volta inadeguato a gestire questa fase delicata e cinicamente insensibile "alle grida" di disperazione di una città in profonda crisi, che non vede più in questa amministrazione alcuna prospettiva di sviluppo e di ripresa economica. Una città ancora oggi senza bilanci comunali e con una miriade di debiti fuori bilancio causati dai disastri di questa amministrazione, che saranno costretti a pagare i cittadini biscegliesi. Alle opposizioni, che unite hanno chiesto uno sforzo comune in favore dei cittadini e delle categorie produttive, Angarano ha risposto arrogantemente con l'ennesimo schiaffo e presentando ancora una volta il suo conto salato alla città» hanno concluso.