Lega, 108 dirigenti territoriali contrari alla candidatura di Altieri
Nell'elenco non figura il biscegliese Rocco Prete, che è invece sulla linea del leader del Carroccio
mercoledì 27 maggio 2020
108 firme. Una nutrita pattuglia di esponenti territoriali della Lega ha sottoscritto la lettera, rivolta al leader Matteo Salvini, il cui succo è la totale contrarietà alla prospettiva di una candidatura di Nuccio Altieri alla presidenza della Regione Puglia.
Nove sottoscrittori della nota (tutti attualmente senza incarichi, è doveroso rimarcarlo) provengono dalla Bat ma fra di essi non c'è il biscegliese Rocco Prete, che resta schierato sulla linea del segretario del Carroccio.
«Da ormai un anno, l'intera originaria classe dirigente del partito sul territorio regionale, fatta di amministratori e militanti di "Noi con Salvini" prima e della Lega-Salvini premier poi, è stata del tutto estromessa dalla vita politica interna, al punto che i massimi organi collegiali del partito risultano non rappresentativi della reale consistenza sul territorio» è quanto contenuto nella nella lettera.
«Abbiamo condiviso queste preoccupazioni e sollecitazioni in tutte le sedi interne, confidando in una inversione di tendenza che, però, al momento non è giunta. La mancanza di proficua presenza politica della Lega in Puglia, tuttavia, emerge con innegabile evidenza nella vicenda delle imminenti elezioni regionali. Dopo il grande successo ottenuto alle elezioni europee del 2019, la Lega era nelle condizioni politiche di determinare un successo storico del centrodestra in Puglia anche rivendicando un proprio candidato presidente.
Avremmo potuto "costruire" una candidatura a Presidente alla quale non solo gli alleati non avrebbero potuto opporre alcunché ma, soprattutto, che avesse possibilità concrete di vittoria. Tutto questo, però, non è stato fatto e, solo in questi giorni, quelli in cui cioè si sarebbero svolte le elezioni regionali se non vi fosse stata l'emergenza Covid-19, è stato indicato un candidato presidente della Lega. Indicazione assolutamente priva del necessario riconoscimento sia all'interno dello stesso partito, che all'esterno perché, come globalmente riconosciuto, priva di consenso e radicamento territoriale. Insomma, l'impressione data all'esterno (stampa, social, alleati, elettori) è quella della indicazione di un nome purchessia che, però, anche per i modi e i tempi con cui è stato indicato, non avrà mai il consenso della coalizione e rischia solo di spaccarla» hanno spiegato, esprimendo un evidente "niet" nei confronti di Nuccio Altieri.
«La Lega in Puglia annovera persone capaci, radicate ed in grado di intercettare consenso anche ulteriori rispetto a quello proprio; così come nella società civile sono presenti accademici, imprenditori, figure di rilievo con sensibilità vicina a quella della Lega. A queste possibilità bisognava guardare, per tempo e costruendo un percorso virtuoso; questo, però non è stato fatto e le ultime iniziative rischiano di avere il solo di fine di favorire Emiliano e la sinistra» hanno aggiunto i 108.
Rivolgendosi a Salvini, hanno concluso: «Per questo, ti chiediamo di intervenire nel modo più celere possibile per assumere, nell'esclusivo interesse del partito, ogni più opportuna iniziativa che restituisca compattezza e slancio alla sua azione politica, a cominciare da scelte urgenti che restituiscano ai pugliesi il buon governo del centrodestra dopo 15 anni di sinistra».
Nove sottoscrittori della nota (tutti attualmente senza incarichi, è doveroso rimarcarlo) provengono dalla Bat ma fra di essi non c'è il biscegliese Rocco Prete, che resta schierato sulla linea del segretario del Carroccio.
«Da ormai un anno, l'intera originaria classe dirigente del partito sul territorio regionale, fatta di amministratori e militanti di "Noi con Salvini" prima e della Lega-Salvini premier poi, è stata del tutto estromessa dalla vita politica interna, al punto che i massimi organi collegiali del partito risultano non rappresentativi della reale consistenza sul territorio» è quanto contenuto nella nella lettera.
«Abbiamo condiviso queste preoccupazioni e sollecitazioni in tutte le sedi interne, confidando in una inversione di tendenza che, però, al momento non è giunta. La mancanza di proficua presenza politica della Lega in Puglia, tuttavia, emerge con innegabile evidenza nella vicenda delle imminenti elezioni regionali. Dopo il grande successo ottenuto alle elezioni europee del 2019, la Lega era nelle condizioni politiche di determinare un successo storico del centrodestra in Puglia anche rivendicando un proprio candidato presidente.
Avremmo potuto "costruire" una candidatura a Presidente alla quale non solo gli alleati non avrebbero potuto opporre alcunché ma, soprattutto, che avesse possibilità concrete di vittoria. Tutto questo, però, non è stato fatto e, solo in questi giorni, quelli in cui cioè si sarebbero svolte le elezioni regionali se non vi fosse stata l'emergenza Covid-19, è stato indicato un candidato presidente della Lega. Indicazione assolutamente priva del necessario riconoscimento sia all'interno dello stesso partito, che all'esterno perché, come globalmente riconosciuto, priva di consenso e radicamento territoriale. Insomma, l'impressione data all'esterno (stampa, social, alleati, elettori) è quella della indicazione di un nome purchessia che, però, anche per i modi e i tempi con cui è stato indicato, non avrà mai il consenso della coalizione e rischia solo di spaccarla» hanno spiegato, esprimendo un evidente "niet" nei confronti di Nuccio Altieri.
«La Lega in Puglia annovera persone capaci, radicate ed in grado di intercettare consenso anche ulteriori rispetto a quello proprio; così come nella società civile sono presenti accademici, imprenditori, figure di rilievo con sensibilità vicina a quella della Lega. A queste possibilità bisognava guardare, per tempo e costruendo un percorso virtuoso; questo, però non è stato fatto e le ultime iniziative rischiano di avere il solo di fine di favorire Emiliano e la sinistra» hanno aggiunto i 108.
Rivolgendosi a Salvini, hanno concluso: «Per questo, ti chiediamo di intervenire nel modo più celere possibile per assumere, nell'esclusivo interesse del partito, ogni più opportuna iniziativa che restituisca compattezza e slancio alla sua azione politica, a cominciare da scelte urgenti che restituiscano ai pugliesi il buon governo del centrodestra dopo 15 anni di sinistra».