Lettera aperta al sindaco Angarano
Alessandro Di Gregorio di Legambiente si rivolge al primo cittadino
mercoledì 19 giugno 2019
16.26
Alessandro Di Gregorio, presidente di Legambiente Bisceglie, ha scritto una lettera aperta indirizzata al primo cittadino di Bisceglie Angelantonio Angarano.
«Gentile sindaco,
apprendiamo sgomenti da un suo recente comunicato che, i lavori di potatura di alcuni alberi, la cui precaria stabilità era stata segnalata mesi orsono dall'ufficio tecnico comunale, sarebbero stati "rallentati o sospesi dalle osservazioni di alcune associazioni ambientaliste".
Ordunque signor sindaco, desideriamo porle alcune domande alle quali siamo quasi sicuri non risponderà, ma noi gliele poniamo ugualmente.
- Posto che a Bisceglie ci consta esistano non più di due associazioni ambientaliste riconosciute tali (escludendo le riunioni per il verde condominiale e i thé delle 17:00 in cui si parla di geranei) e a noi non risulta aver mai avanzato obiezioni in tal senso, quali sarebbero le "alcune" associazioni?
- Posto che in un incontro non ufficiale con l'assessore Parisi, un paio di mesi fa, al di fuori di un consiglio comunale, avemmo a dire (testimoni presenti) che non eravamo contro l'espianto di quelle piante e che anzi auspicavamo la sostituzione di queste con altre di tipo più robusto, perché ci saremmo dovuti opporre poi a un intervento?
- Ci dica Sindaco, se ciò invece fosse accaduto, come, dove e a chi avremmo presentato e soprattutto, dove sono tali "osservazioni"?
- Non sarebbe stato più chiaro fare i nomi delle "alcune" associazioni ambientaliste?
Ci dica signor sindaco, ci illumini su queste stesse pagine e ci chiarisca i fatti, e i nomi anche perché il caldo, gli impegni, le disattenzioni avrebbero potuto indurre qualcuno a dire o fare cose non vere e noi stessi "potremmo" essere stati vittime della calura e aver presentato quelle osservazioni... senza rendercene conto!
Una cattiveria verrebbe in mente leggendo il suo comunicato (visto che, come ha scritto, lei è già alla ricerca dei responsabili che certamente e indiscutibilmente troverà): vuoi vedere che se una potatura di emergenza non viene eseguita e un ramo rischia di ammazzare qualcuno, la colpa è degli ambientalisti?
Siamo sicuri, certissimi, che lei non volesse dire questo o trovare una scusa per "coprire" una mancanza e allora la preghiamo di voler essere chiaro e fare i nomi di chi avrebbe rallentato le potature.
Altrimenti sembrerebbero dichiarazioni non bugiarde ma perlomeno fuorvianti.
In ultimo, sperando che la volontà di "ripensare la manutenzione del verde" come lei scrive, non sia una delle tante promesse 'a divenire', ci permettiamo di suggerire di far eseguire il censimento del verde da professionisti esperti.
Operazione propedeutica e assolutamente necessaria al... ripensare il verde pubblico».
«Gentile sindaco,
apprendiamo sgomenti da un suo recente comunicato che, i lavori di potatura di alcuni alberi, la cui precaria stabilità era stata segnalata mesi orsono dall'ufficio tecnico comunale, sarebbero stati "rallentati o sospesi dalle osservazioni di alcune associazioni ambientaliste".
Ordunque signor sindaco, desideriamo porle alcune domande alle quali siamo quasi sicuri non risponderà, ma noi gliele poniamo ugualmente.
- Posto che a Bisceglie ci consta esistano non più di due associazioni ambientaliste riconosciute tali (escludendo le riunioni per il verde condominiale e i thé delle 17:00 in cui si parla di geranei) e a noi non risulta aver mai avanzato obiezioni in tal senso, quali sarebbero le "alcune" associazioni?
- Posto che in un incontro non ufficiale con l'assessore Parisi, un paio di mesi fa, al di fuori di un consiglio comunale, avemmo a dire (testimoni presenti) che non eravamo contro l'espianto di quelle piante e che anzi auspicavamo la sostituzione di queste con altre di tipo più robusto, perché ci saremmo dovuti opporre poi a un intervento?
- Ci dica Sindaco, se ciò invece fosse accaduto, come, dove e a chi avremmo presentato e soprattutto, dove sono tali "osservazioni"?
- Non sarebbe stato più chiaro fare i nomi delle "alcune" associazioni ambientaliste?
Ci dica signor sindaco, ci illumini su queste stesse pagine e ci chiarisca i fatti, e i nomi anche perché il caldo, gli impegni, le disattenzioni avrebbero potuto indurre qualcuno a dire o fare cose non vere e noi stessi "potremmo" essere stati vittime della calura e aver presentato quelle osservazioni... senza rendercene conto!
Una cattiveria verrebbe in mente leggendo il suo comunicato (visto che, come ha scritto, lei è già alla ricerca dei responsabili che certamente e indiscutibilmente troverà): vuoi vedere che se una potatura di emergenza non viene eseguita e un ramo rischia di ammazzare qualcuno, la colpa è degli ambientalisti?
Siamo sicuri, certissimi, che lei non volesse dire questo o trovare una scusa per "coprire" una mancanza e allora la preghiamo di voler essere chiaro e fare i nomi di chi avrebbe rallentato le potature.
Altrimenti sembrerebbero dichiarazioni non bugiarde ma perlomeno fuorvianti.
In ultimo, sperando che la volontà di "ripensare la manutenzione del verde" come lei scrive, non sia una delle tante promesse 'a divenire', ci permettiamo di suggerire di far eseguire il censimento del verde da professionisti esperti.
Operazione propedeutica e assolutamente necessaria al... ripensare il verde pubblico».