Libro sulle foibe di Eric Gobetti, divampa la polemica
Tonia Spina (Fratelli d'Italia) ritiene inaccettabile la presenza dell'autore a scuola. Preziosa (Lega): «Angarano diserti l'evento»
venerdì 25 marzo 2022
10.57
"E allora le foibe?" è il titolo del contestatissimo libro di Eric Gobetti. L'autore sarà in Puglia nei prossimi giorni per un tour che toccherà anche Bisceglie ed in particolare il liceo "Leonardo da Vinci" nell'appuntamento con le studentesse e gli studenti delle quinte classi organizzato dalla sezione cittadina dell'Anpi (associazione nazionale partigiani d'Italia) e programmato per venerdì 1 aprile (clic per saperne di più). I contenuti del volume, ritenuto di revisionismo storico riguardo la tragedia delle foibe, sono all'oggetto delle aspre critiche degli esponenti politici di centrodestra ma non solo. Fratelli d'Italia e Lega, attraverso i segretari cittadini Tonia Spina e Domenico Preziosa, hanno espresso forti perplessità soprattutto a proposito dell'annunciata presenza, per i saluti istituzionali, del Sindaco Angelantonio Angarano.
«L'Italia è uno Stato democratico e chiunque ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. A mio parere, tuttavia, si dovrebbe dare ospitalità nelle scuole e nelle sedi istituzionali solo a figure di indubbia autorevolezza ed equilibrio, soprattutto quando vengono chiamate a raccontare fatti così tragici. È inaccettabile che si confonda un comizio per una conferenza. Bisogna lasciar fuori la politica dalle scuole, i nostri ragazzi hanno diritto di conoscere la storia senza faziosità!» ha commentato Tonia Spina, convinta che le versioni e le tesi esposte da Gobetti non siano attendibili.
«Le simpatie di Eric Gobetti per Tito ed i carnefici dei nostri compatrioti non sono un mistero» ha evidenziato Domenico Preziosa. «Basta cercare su Google per vedere immortalato Eric Gobetti che posa accanto alla statua di Tito o con magliette e simboli inneggianti a Tito ed al comunismo. Dunque, rispetto la libertà di tutti di parlare e anche di dire sciocchezze ma ho serie difficoltà a ritenere credibile quanto viene raccontato da uno storico con chiare simpatie per i carnefici e non per le vittime» ha aggiunto.
Tonia Spina ha definito «assai grave che si consenta ad un personaggio del genere, espressione di una certa parte politica ed ideologica, di minimizzare una delle più grandi tragedie vissute dal nostro popolo. La violenza va condannata in ogni caso, a prescindere dall'ideologia politica. Conoscere e comprendere la storia senza filtri e bandiere è l'unico modo di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire un futuro di pace». Il leghista Preziosa, senza mezzi termini, si è detto esecrato nell'apprendere della prevista partecipazione del Sindaco Angarano: «Mi auguro ci ripensi e diserti la manifestazione, perché la sua presenza sarebbe un modo per legittimare un personaggio che non merita alcun credito. Ma soprattutto sarebbe una clamorosa figuraccia. Il Sindaco, evidentemente smemorato, lo scorso 10 febbraio ha celebrato in pompa magna la memoria del nostro concittadino Antonio Papagni, anch'egli vittima della ferocia dei partigiani jugoslavi, come testimoniato dalle foto sul suo profilo Facebook. Era proprio lui o ha mandato una controfigura?».
«L'Italia è uno Stato democratico e chiunque ha il diritto di esprimere liberamente la propria opinione. A mio parere, tuttavia, si dovrebbe dare ospitalità nelle scuole e nelle sedi istituzionali solo a figure di indubbia autorevolezza ed equilibrio, soprattutto quando vengono chiamate a raccontare fatti così tragici. È inaccettabile che si confonda un comizio per una conferenza. Bisogna lasciar fuori la politica dalle scuole, i nostri ragazzi hanno diritto di conoscere la storia senza faziosità!» ha commentato Tonia Spina, convinta che le versioni e le tesi esposte da Gobetti non siano attendibili.
«Le simpatie di Eric Gobetti per Tito ed i carnefici dei nostri compatrioti non sono un mistero» ha evidenziato Domenico Preziosa. «Basta cercare su Google per vedere immortalato Eric Gobetti che posa accanto alla statua di Tito o con magliette e simboli inneggianti a Tito ed al comunismo. Dunque, rispetto la libertà di tutti di parlare e anche di dire sciocchezze ma ho serie difficoltà a ritenere credibile quanto viene raccontato da uno storico con chiare simpatie per i carnefici e non per le vittime» ha aggiunto.
Tonia Spina ha definito «assai grave che si consenta ad un personaggio del genere, espressione di una certa parte politica ed ideologica, di minimizzare una delle più grandi tragedie vissute dal nostro popolo. La violenza va condannata in ogni caso, a prescindere dall'ideologia politica. Conoscere e comprendere la storia senza filtri e bandiere è l'unico modo di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire un futuro di pace». Il leghista Preziosa, senza mezzi termini, si è detto esecrato nell'apprendere della prevista partecipazione del Sindaco Angarano: «Mi auguro ci ripensi e diserti la manifestazione, perché la sua presenza sarebbe un modo per legittimare un personaggio che non merita alcun credito. Ma soprattutto sarebbe una clamorosa figuraccia. Il Sindaco, evidentemente smemorato, lo scorso 10 febbraio ha celebrato in pompa magna la memoria del nostro concittadino Antonio Papagni, anch'egli vittima della ferocia dei partigiani jugoslavi, come testimoniato dalle foto sul suo profilo Facebook. Era proprio lui o ha mandato una controfigura?».