Lidi sequestrati, 5 Stelle: «Angarano e Naglieri chiariscano subito»
«Sorpresi da quanto accaduto viste le rassicurazioni dell'assessore sulla regolarità degli interventi»
lunedì 8 marzo 2021
Sono diversi, e di chiaro interesse pubblico, gli interrogativi posti dal Movimento 5 Stelle a proposito di quanto accaduto nelle scorse ore in un'area demaniale del territorio di Bisceglie (link all'articolo).
«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che nel pomeriggio di sabato sono stati posti sotto sequestro due cantieri in prossimità del tratto costiero denominato "La Salata", dove erano in corso lavori per la realizzazione di due lidi balneari» è quanto riportato nella nota diffusa dagli attivisti pentastellati.
«Siamo rimasti sorpresi da questo provvedimento adottato dalla Capitaneria di Porto di Barletta su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, giacché qualche giorno fa l'assessore Naglieri, a mezzo stampa, ha rassicurato la comunità biscegliese sulla regolarità degli interventi e sul rilascio di autorizzazioni e pareri da parte di tutti gli enti intervenuti nel procedimento» hanno sottolineato.
«Stando a quanto riportato dai media, le opere in corso sul lungomare de "La salata" non avrebbero avuto il parere paesaggistico della Soprintendenza di Foggia e il sequestro si sarebbe reso necessario per evitare ulteriori danni al paesaggio e all'ambiente. Altri organi di stampa riferiscono che i sigilli sarebbero scattati perché gli interventi in corso di realizzazione sarebbero in contrasto con i permessi di costruzione.
I cittadini potrebbero ancora fidarsi di un assessore (come Naglieri, lo scorso 19 febbraio) che pubblicamente ha tranquillizzato tutti sugli interventi costieri e oggi sarebbe smentito da un sequestro penale dei due cantieri?» hanno osservato i 5 Stelle.
«La Commissione locale del paesaggio avrebbe dovuto esprimere il suo parere dopo aver riscontrato il parere della Soprintendenza?
E l'ufficio tecnico che ha rilasciato il permesso a costruire avrebbe dovuto verificare che ci fossero tutti i pareri?
Il progetto autorizzato dall'ufficio tecnico prevedeva la posa in opera dei massi lungo la linea di costa?
La messa in opera è avvenuta in contrasto con il progetto approvato?
C'è stata una violazione, ai sensi del Codice Urbani, ai danni dei beni paesaggistici?
Sono alcuni quesiti che si stanno ponendo i cittadini biscegliesi in queste ore e che meriterebbero immediate risposte e prese di posizione da parte dell'amministrazione Angarano. Che Sindaco, uffici e assessori facciano immediatamente chiarezza!» hanno concluso.
«Abbiamo appreso dagli organi di stampa che nel pomeriggio di sabato sono stati posti sotto sequestro due cantieri in prossimità del tratto costiero denominato "La Salata", dove erano in corso lavori per la realizzazione di due lidi balneari» è quanto riportato nella nota diffusa dagli attivisti pentastellati.
«Siamo rimasti sorpresi da questo provvedimento adottato dalla Capitaneria di Porto di Barletta su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, giacché qualche giorno fa l'assessore Naglieri, a mezzo stampa, ha rassicurato la comunità biscegliese sulla regolarità degli interventi e sul rilascio di autorizzazioni e pareri da parte di tutti gli enti intervenuti nel procedimento» hanno sottolineato.
«Stando a quanto riportato dai media, le opere in corso sul lungomare de "La salata" non avrebbero avuto il parere paesaggistico della Soprintendenza di Foggia e il sequestro si sarebbe reso necessario per evitare ulteriori danni al paesaggio e all'ambiente. Altri organi di stampa riferiscono che i sigilli sarebbero scattati perché gli interventi in corso di realizzazione sarebbero in contrasto con i permessi di costruzione.
I cittadini potrebbero ancora fidarsi di un assessore (come Naglieri, lo scorso 19 febbraio) che pubblicamente ha tranquillizzato tutti sugli interventi costieri e oggi sarebbe smentito da un sequestro penale dei due cantieri?» hanno osservato i 5 Stelle.
«La Commissione locale del paesaggio avrebbe dovuto esprimere il suo parere dopo aver riscontrato il parere della Soprintendenza?
E l'ufficio tecnico che ha rilasciato il permesso a costruire avrebbe dovuto verificare che ci fossero tutti i pareri?
Il progetto autorizzato dall'ufficio tecnico prevedeva la posa in opera dei massi lungo la linea di costa?
La messa in opera è avvenuta in contrasto con il progetto approvato?
C'è stata una violazione, ai sensi del Codice Urbani, ai danni dei beni paesaggistici?
Sono alcuni quesiti che si stanno ponendo i cittadini biscegliesi in queste ore e che meriterebbero immediate risposte e prese di posizione da parte dell'amministrazione Angarano. Che Sindaco, uffici e assessori facciano immediatamente chiarezza!» hanno concluso.