Lino Busà a Libri nel Borgo Antico col suo "Vento di fuoco"
Primo romanzo firmato da uno dei protagonisti del movimento antiracket e antiusura
giovedì 23 agosto 2018
13.57
Lino Busà sarà tra gli ospiti della nona edizione della rassegna letteraria Libri nel Borgo Antico. L'autore presenterà il suo romanzo "Vento di fuoco" alle 19:50 di domenica 26 agosto in piazza Duomo a Bisceglie.
Protagonista del movimento antiusura e antiracket nel ruolo presidente di Sos Impresa Confesercenti e di consulente della Commissione parlamentare antimafia, Lino Busà è alla sua prima fatica letteraria, dopo la pubblicazione di numerosi saggi su usura, imprese e criminalità.
"Vento di fuoco" è un viaggio nella Sicilia del secondo dopoguerra, tra un rapimento nelle montagne tra Etna e Nebrodi e una rinata passione per la politica, una speranza in un futuro diverso, lontano dai mali storici di quella terra, arretratezza e latifondo, e dalle miserie della guerra.
Ed è proprio il ritorno della pace a riportare ottimismo e voglia di cambiare il corso della storia. Nasce e si sviluppa così il movimento separatista, capace di raccogliere un diffuso malcontento verso lo Stato unitario.
Il protagonista è un giovane studente di Colle dell'Alcantara che decide di impegnarsi attivamente con i separatisti e raggruppa gli amici per fondare la sezione locale del Movimento sociale italiano. Il sogno e la passione però si scontrano ben presto con l'assoluta mancanza di denaro. E così, insieme a una delle tante bande presenti in Sicilia nel 1944, decide di rapire un possidente locale. Il rapimento, consumatosi nelle festività pasquali, si realizza senza troppe difficoltà ed anche il riscatto viene pagato. Ma una volta avuti i soldi in mano, i sogni politici svaniscono. A vincere sono l'opportunismo dei soliti politicanti, la grettezza, l'avidità personale. È il tema vecchio e sempre nuovo del trasformismo politico. Della politica come arrivismo.
Il romanzo affronta le speranze di una generazione, in questo caso, dopo la Liberazione. Speranze che possiamo ritrovare in qualsiasi periodo di cambiamenti storici: il sessantotto, la fine della prima Repubblica, i giorni d'oggi. Di fronte a ciò, si scontrano diversi atteggiamenti: impegno, voglia di cambiare e protagonismo sociale da una parte, opportunismo politico, clientelismo e interessi personali dall'altra.
I temi, insomma, ci sono tutti. Modererà l'incontro il giornalista biscegliese Donatello Lorusso.
Protagonista del movimento antiusura e antiracket nel ruolo presidente di Sos Impresa Confesercenti e di consulente della Commissione parlamentare antimafia, Lino Busà è alla sua prima fatica letteraria, dopo la pubblicazione di numerosi saggi su usura, imprese e criminalità.
"Vento di fuoco" è un viaggio nella Sicilia del secondo dopoguerra, tra un rapimento nelle montagne tra Etna e Nebrodi e una rinata passione per la politica, una speranza in un futuro diverso, lontano dai mali storici di quella terra, arretratezza e latifondo, e dalle miserie della guerra.
Ed è proprio il ritorno della pace a riportare ottimismo e voglia di cambiare il corso della storia. Nasce e si sviluppa così il movimento separatista, capace di raccogliere un diffuso malcontento verso lo Stato unitario.
Il protagonista è un giovane studente di Colle dell'Alcantara che decide di impegnarsi attivamente con i separatisti e raggruppa gli amici per fondare la sezione locale del Movimento sociale italiano. Il sogno e la passione però si scontrano ben presto con l'assoluta mancanza di denaro. E così, insieme a una delle tante bande presenti in Sicilia nel 1944, decide di rapire un possidente locale. Il rapimento, consumatosi nelle festività pasquali, si realizza senza troppe difficoltà ed anche il riscatto viene pagato. Ma una volta avuti i soldi in mano, i sogni politici svaniscono. A vincere sono l'opportunismo dei soliti politicanti, la grettezza, l'avidità personale. È il tema vecchio e sempre nuovo del trasformismo politico. Della politica come arrivismo.
Il romanzo affronta le speranze di una generazione, in questo caso, dopo la Liberazione. Speranze che possiamo ritrovare in qualsiasi periodo di cambiamenti storici: il sessantotto, la fine della prima Repubblica, i giorni d'oggi. Di fronte a ciò, si scontrano diversi atteggiamenti: impegno, voglia di cambiare e protagonismo sociale da una parte, opportunismo politico, clientelismo e interessi personali dall'altra.
I temi, insomma, ci sono tutti. Modererà l'incontro il giornalista biscegliese Donatello Lorusso.