Lo chef biscegliese Fabio Gallo campione italiano di cucina calda
Primo posto ai campionati Fic e medaglia di bronzo alle Culinary Olimpics
mercoledì 4 marzo 2020
11.32
Tecnica, innovazione mista ad esperienza e tanta voglia di fare sono gli ingredienti alla base di un successo, più che garantito, di uno chef che sempre più ha voluto crescere lontano dalla propria terra d'origine pur senza dimenticarla con lo scopo di entrare nell'olimpo dei grandi.
Dopo venti anni di lavoro e sacrificio anche per il quarantenne Fabio Gallo è giunto il momento di raccogliere i frutti di quanto costruito: il mese di febbraio è stato proficuo per quel giovane chef che, lasciata la città di Bisceglie, ha potuto far un intenso apprendistato presso il Grand Hotel di San Marino prima di spostarsi a Rimini dove oggi lavora in una società di produzione banqueting e catering.
In occasione dei campionati nazionali FIC che dal 15 al 18 febbraio si sono svolti al Rimini Fiera il giovane cuoco è riuscito a sbaragliare la concorrenza conquistando un meritatissimo primo posto nella categoria cucina calda. Nell'occasione si sono avvicendati oltre 500 cuochi per quattro giorni di gare, con quattro cucine allestite per le competizioni a squadre, sei laboratori per le gare dei singoli, più di cinquanta giudici, oltre venti tra giornalisti e blogger, ed oltre sessanta cooking show pensati per valorizzare i prodotti italiani, e per formare e misurare i maghi dei fornelli sull'adozione di metodi di lavoro quotidiani basati sulla scelta di prodotti di qualità e sul rispetto dei territori di produzione, sull'igiene e sulla lavorazione e cottura degli alimenti.
Chef Gallo ha mostrato all'attentissima giuria un menù di cinque portate avendo come base di partenza l'halibut, un pesce da noi poco utilizzato ma con una polpa morbida simile al rombo: si è partiti con uno starter di halibut accompagnato da verza, salmone marinato ed erbe di campo per passare alla seconda portata composta da halibut con zucchina semi di finocchio variegato al caviale di agrumi. Il terzo lavoro ha previsto una tartare dello stesso pesce piastrato in padella con sale ed essenza di camomilla affiancato a ritagli sempre del Kveite condito con bucce d'arance disidratate su letto di pistacchi e mandorle. Il tocco finale è rappresentato da un delizioso gelato con wasabi, erbe aromatiche e polvere d'alloro.
Le cinque portate, preparate in cinquanta minuti più dieci di riassetto della postazione, hanno impressionato esperti e addetti ai lavori che hanno potuto attribuire un giudizio più che eccellente. Alla premiazione, tuttavia, il biscegliese non ha potuto parteciparvi poiché impegnato in una nuova e rilevante avventura: anche a Stoccarda, durante le Culinary Olimpics 2020 organizzate dalla Ika, Fabio Gallo ha potuto mettere in mostra le sue doti conquistando un eccezionale terzo posto.
Una immensa soddisfazione per la giacca bianca di origine pugliese che ha finalmente coronato il sogno di trasformare la propria passione in meraviglia concreta, sia per gli occhi che per il palato di chi assaggia le bontà da lui preparate.
Dopo venti anni di lavoro e sacrificio anche per il quarantenne Fabio Gallo è giunto il momento di raccogliere i frutti di quanto costruito: il mese di febbraio è stato proficuo per quel giovane chef che, lasciata la città di Bisceglie, ha potuto far un intenso apprendistato presso il Grand Hotel di San Marino prima di spostarsi a Rimini dove oggi lavora in una società di produzione banqueting e catering.
In occasione dei campionati nazionali FIC che dal 15 al 18 febbraio si sono svolti al Rimini Fiera il giovane cuoco è riuscito a sbaragliare la concorrenza conquistando un meritatissimo primo posto nella categoria cucina calda. Nell'occasione si sono avvicendati oltre 500 cuochi per quattro giorni di gare, con quattro cucine allestite per le competizioni a squadre, sei laboratori per le gare dei singoli, più di cinquanta giudici, oltre venti tra giornalisti e blogger, ed oltre sessanta cooking show pensati per valorizzare i prodotti italiani, e per formare e misurare i maghi dei fornelli sull'adozione di metodi di lavoro quotidiani basati sulla scelta di prodotti di qualità e sul rispetto dei territori di produzione, sull'igiene e sulla lavorazione e cottura degli alimenti.
Chef Gallo ha mostrato all'attentissima giuria un menù di cinque portate avendo come base di partenza l'halibut, un pesce da noi poco utilizzato ma con una polpa morbida simile al rombo: si è partiti con uno starter di halibut accompagnato da verza, salmone marinato ed erbe di campo per passare alla seconda portata composta da halibut con zucchina semi di finocchio variegato al caviale di agrumi. Il terzo lavoro ha previsto una tartare dello stesso pesce piastrato in padella con sale ed essenza di camomilla affiancato a ritagli sempre del Kveite condito con bucce d'arance disidratate su letto di pistacchi e mandorle. Il tocco finale è rappresentato da un delizioso gelato con wasabi, erbe aromatiche e polvere d'alloro.
Le cinque portate, preparate in cinquanta minuti più dieci di riassetto della postazione, hanno impressionato esperti e addetti ai lavori che hanno potuto attribuire un giudizio più che eccellente. Alla premiazione, tuttavia, il biscegliese non ha potuto parteciparvi poiché impegnato in una nuova e rilevante avventura: anche a Stoccarda, durante le Culinary Olimpics 2020 organizzate dalla Ika, Fabio Gallo ha potuto mettere in mostra le sue doti conquistando un eccezionale terzo posto.
Una immensa soddisfazione per la giacca bianca di origine pugliese che ha finalmente coronato il sogno di trasformare la propria passione in meraviglia concreta, sia per gli occhi che per il palato di chi assaggia le bontà da lui preparate.