Lodispoto: «Garantiremo il sacrosanto diritto allo studio ai nostri ragazzi»
Il presidente della Provincia Bat: «Abbiamo scelto la strada del confronto con tutti i dirigenti»
lunedì 31 agosto 2020
11.35
Il presidente della Provincia Bat Bernardo Lodispoto è intervenuto sulla questione della riapertura delle scuole, al momento prevista per giovedì 24 settembre in tutta la Puglia, attraverso una nota: «Nella corsa contro il tempo per consentire alle scuole italiane di riaprire in sicurezza, gli enti locali sono chiamati in prima linea a dare risposte e soluzioni concrete che possano garantire il ritorno tra i banchi degli studenti in piena serenità. Abbiamo scelto la strada del confronto con tutti i dirigenti delle scuole provinciali di questo territorio per individuare le problematiche, di tipo strutturale e organizzativo, sulle quali sarà necessario intervenire con urgenza. L'incontro del 19 agosto nella sala consiliare del Comune di Barletta è stato il primo di una serie di appuntamenti che la Provincia intende programmare per consentire a ogni scuola della Bat di rappresentare a questo ente le proprie necessità».
«Il momento, inutile nasconderlo, è particolarmente delicato. Ogni istituto ha l'esigenza di adeguare e adattare gli spazi e le aule a propria disposizione per conformarsi alle direttive del Governo in materia di contenimento dell'emergenza Covid. La Provincia non dispone delle risorse necessarie per farsi carico di tutte le criticità strutturali e organizzative evidenziate dai dirigenti scolastici in questa prima fase di confronto, avendo oltretutto impegnato un milione di euro per gli interventi di recupero dell'Istituto Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta, la cui riapertura prima dell'inizio scolastico è stato l'obiettivo verso il quale abbiamo ritenuto di dover profondere ogni sforzo economico. Grazie all'intesa raggiunta con la Regione, i lavori sono stati avviati speditamente e potranno concludersi in tempo per il ritorno a scuola degli studenti. L'emergenza del Polivalente era prioritaria e ha assorbito tempo e risorse economiche, pur non di meno le necessità degli altri Istituti del territorio non sono state dimenticate» ha spiegato.
«La Provincia ha partecipato all'avviso pubblico emanato dal ministero dell'istruzione per accedere ai 70 milioni di euro destinati dal decreto agosto agli enti locali titolari delle competenze relative all'edilizia scolastica. Il contributo di quasi 6 milioni di euro richiesto per le scuole della Bat servirà a coprire le spese derivanti dall'affitto di strutture temporanee, nonché i costi per l'acquisizione e adattamento di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica. I fondi del ministero sono assegnati agli enti locali con una riduzione proporzionale, anche sulla base della popolazione scolastica, nel caso in cui le richieste complessive eccedano la disponibilità delle risorse stanziate. L'obiettivo è di riuscire a ottenere un contributo congruo rispetto alle esigenze manifestate dai dirigenti scolastici, almeno per dare seguito gli interventi ritenuti prioritari e urgenti. L'emergenza sanitaria sta imponendo sacrifici a tutte le comunità scolastiche, chiamate a riorganizzare le proprie attività in ottemperanza alle disposizioni del Governo e tra le numerose incognite che ancora incombono sulle modalità di svolgimento della didattica» ha aggiunto Lodispoto.
«Anche per questo motivo il filo diretto con le scuole non verrà interrotto con la ripresa delle lezioni a settembre. La Provincia continuerà a tenere aperto il dialogo con dirigenti e personale scolastico per garantire loro la serenità lavorativa e ai nostri ragazzi l'inviolabile e sacrosanto diritto allo studio» ha concluso.
«Il momento, inutile nasconderlo, è particolarmente delicato. Ogni istituto ha l'esigenza di adeguare e adattare gli spazi e le aule a propria disposizione per conformarsi alle direttive del Governo in materia di contenimento dell'emergenza Covid. La Provincia non dispone delle risorse necessarie per farsi carico di tutte le criticità strutturali e organizzative evidenziate dai dirigenti scolastici in questa prima fase di confronto, avendo oltretutto impegnato un milione di euro per gli interventi di recupero dell'Istituto Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta, la cui riapertura prima dell'inizio scolastico è stato l'obiettivo verso il quale abbiamo ritenuto di dover profondere ogni sforzo economico. Grazie all'intesa raggiunta con la Regione, i lavori sono stati avviati speditamente e potranno concludersi in tempo per il ritorno a scuola degli studenti. L'emergenza del Polivalente era prioritaria e ha assorbito tempo e risorse economiche, pur non di meno le necessità degli altri Istituti del territorio non sono state dimenticate» ha spiegato.
«La Provincia ha partecipato all'avviso pubblico emanato dal ministero dell'istruzione per accedere ai 70 milioni di euro destinati dal decreto agosto agli enti locali titolari delle competenze relative all'edilizia scolastica. Il contributo di quasi 6 milioni di euro richiesto per le scuole della Bat servirà a coprire le spese derivanti dall'affitto di strutture temporanee, nonché i costi per l'acquisizione e adattamento di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica. I fondi del ministero sono assegnati agli enti locali con una riduzione proporzionale, anche sulla base della popolazione scolastica, nel caso in cui le richieste complessive eccedano la disponibilità delle risorse stanziate. L'obiettivo è di riuscire a ottenere un contributo congruo rispetto alle esigenze manifestate dai dirigenti scolastici, almeno per dare seguito gli interventi ritenuti prioritari e urgenti. L'emergenza sanitaria sta imponendo sacrifici a tutte le comunità scolastiche, chiamate a riorganizzare le proprie attività in ottemperanza alle disposizioni del Governo e tra le numerose incognite che ancora incombono sulle modalità di svolgimento della didattica» ha aggiunto Lodispoto.
«Anche per questo motivo il filo diretto con le scuole non verrà interrotto con la ripresa delle lezioni a settembre. La Provincia continuerà a tenere aperto il dialogo con dirigenti e personale scolastico per garantire loro la serenità lavorativa e ai nostri ragazzi l'inviolabile e sacrosanto diritto allo studio» ha concluso.