Mancanza di senso civico e ignoranza, assurda deturpazione del monumento a Giuliani
Gesto insulso in piazza Vittorio Emanuele II
lunedì 10 maggio 2021
9.55
Le immagini sono emblematiche. Una lattina, conficcata nel rosone della chitarra riprodotta sul monumento dedicato al compositore biscegliese Mauro Giuliani in piazza Vittorio Emanuele II, simbolo della più insulsa delle azioni. Un gesto del tutto gratuito, forse frutto di un mix tra noia, maleducazione, mancanza di senso civico.
Dispiace doverne dare conto, rammarica l'essere costretti a prendere atto dello stato sempre meno idililiaco in termini di cura e controllo di alcune aree pubbliche a Bisceglie - specie in pieno centro - e induce a riflettere per davvero la considerazione forse più amara: chiunque si sia reso responsabile della "bravata" di infilare una lattina nella buca evidentemente non ha idea di chi fosse Mauro Giuliani. Perché se solo ne avesse una minima idea non avrebbe mai immaginato di compiere una stupidaggine del genere.
Ecco perché sarebbe il caso di incentivare la trattazione della storia locale nelle scuole biscegliesi, a patto di affidarne i racconti a personalità competenti, al passo coi tempi, in grado di suscitare empatia fra i giovani, catturare l'attenzione, essere efficaci perché abituati a un rapporto coi ragazzi. L'ultima cosa di cui si sente il bisogno è un'ulteriore vetrina per presunti "soloni", in realtà semianalfabeti fermi agli anni '80. Anche no, grazie.
Dispiace doverne dare conto, rammarica l'essere costretti a prendere atto dello stato sempre meno idililiaco in termini di cura e controllo di alcune aree pubbliche a Bisceglie - specie in pieno centro - e induce a riflettere per davvero la considerazione forse più amara: chiunque si sia reso responsabile della "bravata" di infilare una lattina nella buca evidentemente non ha idea di chi fosse Mauro Giuliani. Perché se solo ne avesse una minima idea non avrebbe mai immaginato di compiere una stupidaggine del genere.
Ecco perché sarebbe il caso di incentivare la trattazione della storia locale nelle scuole biscegliesi, a patto di affidarne i racconti a personalità competenti, al passo coi tempi, in grado di suscitare empatia fra i giovani, catturare l'attenzione, essere efficaci perché abituati a un rapporto coi ragazzi. L'ultima cosa di cui si sente il bisogno è un'ulteriore vetrina per presunti "soloni", in realtà semianalfabeti fermi agli anni '80. Anche no, grazie.