Manovra finanziaria, testo pronto per il voto della Camera. Tutte le novità

Conclusi i lavori della Commissione bilancio presieduta dal biscegliese Francesco Boccia

mercoledì 20 dicembre 2017
A cura di Vito Troilo
È una corsa contro il tempo: mercoledì la discussione (e il voto) a Montecitorio, venerdì (con ogni probabilità) la terza lettura e l'ok definitivo di Palazzo Madama. L'obiettivo è licenziare la legge di bilancio al massimo entro il 31 dicembre per far sì che entri in vigore già dal primo gennaio.

La manovra finanziaria all'esame dei due rami del Parlamento sarà il frutto della faticosa elaborazione che la Commissione bilancio della Camera, presieduta dal biscegliese Francesco Boccia, ha concluso nella tarda serata di martedì. Non ci sono i numeri per il disco verde sia al prolungamento da quattro a otto mensilità minime di indennità al dipendente licenziato senza giusta causa (non l'ha presa bene Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro) che per la proposta (presentata dal Pd) di ridurre da 36 a 24 mesi (con soglia di soli tre rinnovi anziché gli attuali cinque) il tetto massimo della durata dei contratti a termine. Diverse, al contrario, le novità su cui i gruppi hanno trovato punti d'incontro.

Il bonus bebé è stato rinnovato integralmente anche se solo per un anno (e non 36 mesi come previsto dalla normativa precedente): il provvedimento toccherà 280 mila famiglie, la metà delle quali con Isee inferiore a 7 mila euro. L'impegno di spesa, valutato in 185 milioni, è naturalmente inferiore rispetto al bonus triennale previsto dal Senato. È salita a 4 mila euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori under 24 resteranno fiscalmente a carico dei genitori mentre per i più grandi resterà in vigore il limite attuale di 2.841,51 euro.

Il nodo web tax, cavallo di battaglia di Boccia, è stato sciolto con un compromesso che rende merito alla condivisibile battaglia del parlamentare biscegliese: l'imposta sulle transazioni digitali è stata dimezzata rispetto a quanto stabilito al Senato ma il 3%, calcolato su una base imponibile più ampia, consentirà comunque un gettito annuale di almeno 190 milioni di euro (contro i 115 ipotizzati). La norma non riguarderà il commercio on line (Amazon e altri) ma in compenso è stata aperta una breccia.

Gli enti locali potranno godere di incentivi per l'installazione di lampioni a risparmio energetico sulle aree di competenza. L'obiettivo della manovra è la riduzione dei consumi elettrici per illuminazione pubblica pari almeno al 50% entro il 2013 rapportati ai consumi medi del biennio 2015-2016. Esclusi dall'agevolazione i comuni, le province e le regioni che hanno già installato Led o effettuato interventi di efficientamento energetico.

Confermato a 90 euro il canone Rai, che sarà inserito, come accade da alcuni anni, all'interno della bolletta per la fornitura di energia elettrica. Il pagamento delle pensioni è spostato al primo giorno di ogni mese o al giorno successivo in caso di festività. Costituito un fondo ad hoc per sostenere i comuni negli interventi di demolizione degli abusi edilizi: sarà creata una banca dati nazionali e i funzionari inadempienti nella segnalazione delle informazioni sugli illeciti potranno essere multati fino a 1000 euro. Previsti anche rimborsi per gli agricoltori delle aree colpite da calamità naturali. È stato introdotto un registro dei distributori e degli esercenti di gioco: per evitare possibili utilizzi illeciti delle slot-machines dismesse dal mercato sarà obbligatorio smaltimento e distruzione degli apparecchi.

Diverse le variazioni nel calendario fiscale. La dead line per la presentazione del 730 precomplilato (8 luglio e 23 luglio) è stato unificato al 23 luglio, quella del 770 (sostituti d'imposta), spesso prorogata per la concomitanza con altre scadenze, è stata spostata dal 31 luglio al 31 ottobre. Il termine ultimo per presentare dichiarazione dei redditi e Irap passerà dal 30 settembre al 31 ottobre, mentre quello dello 'spesometro' è stabilito al 30 settembre.