Marco Di Leo sulle precarie condizioni igienico-sanitarie in via Nazario Sauro: «Di chi è la colpa?»

L'ex consigliere comunale: «L'amministrazione ponga subito rimedio e sanzioni i responsabili»

lunedì 5 agosto 2019 17.53
«Le foto parlano da sole. Lo stato di incuria e di degrado presente nelle periferie, già denunciato in un precedente comunicato, si allarga a quelle zone che dovrebbero rappresentare il biglietto da visita della nostra città come via Nazario Sauro». Lo ha affermato, in una nota, l'ex consigliere comunale Marco Di Leo.

«In tempi non sospetti ho espresso il mio disappunto su una programmazione estiva che prevedeva nello stesso luogo eventi di natura diversa come la "Cena En Blanc" e i vari festival del "cibo di strada": quest'ultimi incontrano sicuramente il gradimento di buona parte della cittadinanza, ma forse sarebbe stato più corretto, anche per quanto scriverò in seguito, pensare ad una location alternativa» ha aggiunto.

«La prima settimana d'agosto è quel periodo della stagione estiva in cui le nostre strutture ricettive vanno incontro al picco delle prenotazioni: senza dimenticare i turisti, tanti biscegliesi residenti all'estero o in altre sedi d'Italia fanno ritorno a casa per aver modo di trascorrere le proprie ferie, in concomitanza della Festa dei Santi Patroni, con le proprie famiglie» ha spiegato l'esponente di Bisceglie d'amare.

«Il waterfront, ereditato dall'ultima amministrazione Spina di cui sono stato consigliere comunale, in quei tre giorni particolari per la comunità biscegliese diventa luogo di ritrovo in occasione dei tradizionali spettacoli pirotecnici: il desolante colpo d'occhio per i turisti è secondo solo alle attuali precarie condizioni igienico-sanitarie» ha rimarcato.

«Invito l'amministrazione a porre rimedio celermente a una situazione critica e indecorosa per la città intera cercando di prestare maggiore attenzione alla stesura del cartellone di eventi che animano, a mio modo di vedere insufficientemente, le serate biscegliesi. Non ultimo per ordine d'importanza, mi auguro sia possibile individuare il responsabile del deturpamento di una delle opere simbolo di Bisceglie, procedendo, possibilmente, con un'esemplare sanzione pecuniaria» ha concluso Marco Di Leo.