Marialisa Schiavone: «Sono felice di vivere ad Archi, un quartiere che mi sta rubando il cuore»

Vi raccontiamo chi è la suora biscegliese che vive tra i ragazzi di Reggio Calabria

giovedì 13 aprile 2017 17.30
A cura di Cristina Scarasciullo
L'8 aprile suor Marialisa Schiavone, giovane suora biscegliese che vive nel quartiere Archi di Reggio Calabria, ha raccontato, durante la veglia nella basilica di santa Maria Maggiore a Roma in preparazione alla prossima GMG, il proprio percorso di fede che l'ha portata ad essere oggi una suora francescana alcantarina.

Dopo aver lasciato la parrocchia ed esserci ritornata quasi per caso, Marialisa ha scelto di studiare regia e coordinazione teatrale a Roma. Mentre era lì che viveva la sua vita senza dover rendere conto a nessuno, ad un certo punto non si è sentita più nel posto giusto e ha avvertito la necessità di vivere questo amore che provava in maniera diversa.
Nell'aprile del 2013 è arrivata la consacrazione e poi il suo trasferimento ad Archi, un quartiere difficile nella periferia di Reggio teatro una cruenta guerra di mafia di cui ancora oggi pagano le conseguenze gli abitanti, dove le hanno affidato l'animazione di strada. «Spesso si chiedono "ma chi te lo fa fare di venire qui, metterti le scarpette da ginnastica e giocare con noi a pallone?" - ha raccontato Marialisa al Santo Padre - io posso solo dirgli che è un Amore più grande di me e che sta in mezzo a noi a muovermi, e che per questo amore non conta chi sei o a chi appartieni, l'onore, il rispetto... L'unica legge che conta è solo la Sua».
Marialisa vive a Reggio con altre tre sorelle, e insieme ai volontari organizza le attività per i ragazzi del quartiere che hanno stretto con lei un legame molto forte. «L'animazione di strada ci ha fatto conoscere fino in fondo la suora. - ci ha raccontato Sara - Non è solo una persona con cui poter giocare e divertirsi, ma anche un'amica. Per me è un vero e proprio punto di riferimento: non c'è mai un momento in cui lei ci volti le spalle, cerca sempre di sostenerci e aiutarci». Conquistarsi la fiducia dei ragazzi ad Archi non è un'impresa semplice ma Marialisa sembra esserci riuscita a pieno. «Fin da subito si è messa in gioco e non ha avuto paura dei giudizi o di quello che potevamo pensare di lei: si è sentita subito al posto giusto. E per questo ha continuato il progetto dell'animazione di strada in un modo così speciale come sa fare solo lei! Ci ha guidato in questo cammino di crescita in tutti gli aspetti e con lei abbiamo condiviso tanti momenti stupendi» racconta Miriana.

Quello che gli animatori e le suore cercano di insegnare ai ragazzi è che esiste sempre una scelta, anche in quartiere come Archi: non sono i ragazzi ad andare in chiesa, ma viceversa gli animatori e le suore scendono per strada per giocare con loro, senza imporre la loro presenza. I ragazzi apprezzano moltissimo il tempo che viene condiviso con loro, e lo ricambiano con una fiducia ed un affetto incredibile, ed è per questo che Marialisa dice che Archi le sta rubando in cuore.