Medaglia d'Oro al Valor Civile per Sergio Cosmai. La vedova: «Lo Stato glielo doveva»

Tiziana Palazzo: «Un atto di gratitutdine dello Stato e delle istituzioni nei confronti di mio marito che ha sacrificato la vita per difendere le istituzioni e le leggi dello Stato».

martedì 28 novembre 2017 10.00
Lo Stato italiano ha conferito la Medaglia d'Oro al Valor Civile a Sergio Cosmai, il biscegliese direttore del carcere di Cosenza assassinato il 12 marzo del 1985 dalla 'Ndrangheta.

Intervistata dal Tg3 la vedova Tiziana Palazzo ha commentato: «Un atto di gratitudine dello Stato e delle istituzioni nei confronti di mio marito che ha sacrificato la vita per difendere le istituzioni e le leggi dello Stato».
Per Tiziana Palazzo il riconoscimento «pur essendo tardivo, è molto gradito dalla famiglia perchè il nome di mio marito resterà nella storia della Repubblica e questo lo Stato glielo doveva».

L'attività di Sergio Cosmai all'interno dell'amministrazione penitenziaria era di rilevante importanza. «Mio marito - ricorda la vedova - credeva fermamente nella riabilitazione e nel reinserimento sociale del detenuto. Come direttore del carcere separava i boss dai giovani delinquenti per evitare che questi ultimi diventassero nuova manovalanza per la criminalità organizzata.
Ricordo che al funerale di mio marito parteciparono molti agenti di custodia. Erano disperati perché avevano perso chi aveva capito profondamente il loro ruolo all'interno del carcere. Sergio Cosmai li stava educando ad usare pratiche nonviolente nel rapporto con i detenuti».

Un'ultima considerazione sul processo che ha portato alla condanna dei responsabili dell'omicidio: «Dopo 28 anni abbiamo ottenuto una giustizia che definirei parziale. Sappiamo che il mandante dell'omicidio è stato un boss della 'Ndrangheta, ma lo status di mio marito è ancora quello di vittima del dovere e non di mafia. In questi 33 anni, spesso in modo faticoso e solitario, ho dovuto rincorrere lo Stato per conseguire i riconoscimenti previsti dalla legge»