Mensa scolastica, Spina: «Affidamento senza gara e in ritardo: danno per bambini e famiglie»
Polemiche sull’affidamento del servizio
giovedì 31 ottobre 2024
A Bisceglie, l'affidamento del servizio mensa scolastica solleva un'accesa polemica. Il consigliere di opposizione, Francesco Spina, attacca duramente il comune, accusandolo di aver frazionato l'appalto al fine di evitare una gara pubblica. «Per la prima volta in Italia assistiamo a un appalto a trattativa privata con "scadenza presumibile" e un corrispettivo "tanto quanto basta per non fare la gara pubblica". Per non fare la gara, l'appalto è stato illegittimamente frazionato: 139.999 euro il corrispettivo stabilito (un euro meno della soglia di 140 mila euro che rendeva obbligatoria la gara) e 33.333 il numero dei pasti previsti senza alcuna motivazione» ha spiegato Spina in una nota.
Il consigliere critica anche i ritardi nell'avvio del servizio. «Dopo aver perso inutilmente un mese e mezzo, il comune ha scelto di affidare il vecchio appalto alla stessa ditta, ma a condizioni peggiorative per il Comune e migliori per la ditta». Spina evidenzia come l'affidamento sia stato reso incerto: «La determina riconosce che "presumibilmente", forse, riusciranno a coprire il servizio fino a dicembre. E da gennaio in poi? E se i pasti comprati senza un criterio e una previsione non fossero sufficienti neanche per arrivare a fine dicembre?» chiede l'ex primo cittadino.
Infine, Spina solleva preoccupazioni sull'impatto per le famiglie e per i bambini, suggerendo che la gestione del servizio possa comportare «una nuova sospensione del servizio mensa» e chiedendosi «perché, se volevano affidare l'appalto alla stessa ditta, non l'hanno fatto subito invece di causare ritardi».
Il consigliere critica anche i ritardi nell'avvio del servizio. «Dopo aver perso inutilmente un mese e mezzo, il comune ha scelto di affidare il vecchio appalto alla stessa ditta, ma a condizioni peggiorative per il Comune e migliori per la ditta». Spina evidenzia come l'affidamento sia stato reso incerto: «La determina riconosce che "presumibilmente", forse, riusciranno a coprire il servizio fino a dicembre. E da gennaio in poi? E se i pasti comprati senza un criterio e una previsione non fossero sufficienti neanche per arrivare a fine dicembre?» chiede l'ex primo cittadino.
Infine, Spina solleva preoccupazioni sull'impatto per le famiglie e per i bambini, suggerendo che la gestione del servizio possa comportare «una nuova sospensione del servizio mensa» e chiedendosi «perché, se volevano affidare l'appalto alla stessa ditta, non l'hanno fatto subito invece di causare ritardi».