Michele Mari alle Vecchie Segherie Mastrototaro

In attesa dell'evento inaugurale del nuovo progetto della famiglia Mastrototaro"Vecchie segherie e altre storie...", il Presidio del Libro presenta il volume "Leggenda privata"

venerdì 26 maggio 2017 12.52
A cura di Serena Ferrara
Fervono i preparativi per l'inaugurazione della Libreria "Alle vecchie segherie", che sarà ospitata nella suggestiva location di proprietà della famiglia Mastrototaro laddove un tempo sorgeva la Pasticceria St. Peter.
Per ingannare l'attesa e alimentare la curiosità sul nuovo contenitore culturale, il Circolo dei Lettori - Presidio del libro di Bisceglie ha scelto di convogliare il suo pubblico tra le mura delle Vecchie Segherie in occasione dell'incontro con Michele Mari, in programma per venerdì 26 maggio alle ore 19:00.
Si tratta del primo di una lunga serie di appuntamenti che l'associazione ospiterà nelle Vecchie Segherie Mastrototaro.
A condurre il dialogo con il raffinato autore di "Leggenda privata" (Einaudi), un' "autobiografia horror" in cui l'autore sfida se stesso confrontandosi con il demone più forte di tutti: la letteratura, sarà Mariagiovanna Amoroso.
L'evento si terrà nei locali al piano superiore, con ingresso da via Cristoforo Colombo.

SU "LEGGENDA PRIVATA":
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia. O, come gli ha intimato Quello che Gorgoglia, «isshgioman'zo con cui ti chonshgedi». Se hai avuto un padre il cui carattere si colloca all'intersezione di Mosè con John Huston, e una madre costretta a darti il bacino della buonanotte di nascosto, allora l'infanzia che hai vissuto non poteva definirsi altro che «sanguinosa». Poi arriva l'adolescenza, e fra un viscido bollito e un Mottarello, in trattoria, avviene l'incontro fatale: una cameriera volgarotta e senza nome che accende le fantasie erotiche del futuro autore delle Cento poesie d'amore a Ladyhawke... Ma è davvero una ragazza o un golem manovrato da qualche Entità? Assieme a lei, in una «leggenda privata» documentata da straordinarie fotografie, la famiglia dell'autore e il suo originalissimo lessico. E poi la scuola, la cultura a Milano negli anni Sessanta e Settanta, e alcune illustri comparse come Dino Buzzati, Walter Bonatti, Eugenio Montale, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber. Chiamando a raccolta tutti i suoi fantasmi e tutte le sue ossessioni (fra cui un numero non indifferente di ultracorpi), Michele Mari passa al microscopio i tasselli di un'intera esistenza: la sua. Un romanzo di formazione giocoso e serissimo che è anche un atto di coerenza verso le ragioni più esose della letteratura.