Minuto: «Il governo intervenga in difesa dei pescatori pugliesi»
La senatrice di Forza Italia ha presentato un'interrogazione
sabato 5 ottobre 2019
8.13
«Il governo intervenga in favore dei pescatori della Puglia che hanno smesso di operare in segno di protesta contro le sanzioni comminate dall'Unione Europea in conseguenza dei regolamenti comunitari che di fatto impediscono lo svolgimento della normale attività». Lo sostiene la senatrice di Forza Italia Carmela Minuto in un'interrogazione presentata al presidente del consiglio e ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, per gli affari europei e del lavoro e delle politiche sociali.
«Le dimensioni dei pesci adulti pescati nei mari pugliesi sono di molto inferiori a quelle imposte dai limiti dei regolamenti europei - ha osservato la parlamentare azzurra - ma alcune specie quali totani, merluzzi, moscardini, gamberi, che vengono pescate con lo strascico, difficilmente possono corrispondere alle dimensioni imposte dalle normative europee. Nelle ultime settimane i controlli si sono intensificati e sono state comminate multe molto elevate ai pescatori fino a 20 mila euro».
Per questa ragione, Carmela Minuto ha chiesto al governo di «prevedere deroghe alla disciplina europea che tengano conto della specificità del pescato del mare Adriatico che, pur adulto, è di dimensioni minori di quello del resto dei mari europei, facendo valere le ragioni della biodiversità dei nostri mari» e di «rivedere il sistema sanzionatorio, prevedendone uno meno oneroso, di prevedere forme di condono alla multe, attivare le indennità a sostegno del reddito dei dipendenti delle imprese adibite alla pesca marittima».
«Le dimensioni dei pesci adulti pescati nei mari pugliesi sono di molto inferiori a quelle imposte dai limiti dei regolamenti europei - ha osservato la parlamentare azzurra - ma alcune specie quali totani, merluzzi, moscardini, gamberi, che vengono pescate con lo strascico, difficilmente possono corrispondere alle dimensioni imposte dalle normative europee. Nelle ultime settimane i controlli si sono intensificati e sono state comminate multe molto elevate ai pescatori fino a 20 mila euro».
Per questa ragione, Carmela Minuto ha chiesto al governo di «prevedere deroghe alla disciplina europea che tengano conto della specificità del pescato del mare Adriatico che, pur adulto, è di dimensioni minori di quello del resto dei mari europei, facendo valere le ragioni della biodiversità dei nostri mari» e di «rivedere il sistema sanzionatorio, prevedendone uno meno oneroso, di prevedere forme di condono alla multe, attivare le indennità a sostegno del reddito dei dipendenti delle imprese adibite alla pesca marittima».