Missione a Miami. La Notte (FI): «Tutti i dubbi restano… trasparenza, questa sconosciuta. Chissà che ne penserebbe l’ANAC!»

La nota del consigliere regionale

giovedì 23 gennaio 2025 16.28
«Avremmo voluto informazioni dettagliate sulle spese sostenute e, invece, abbiamo ascoltato solo la narrazione di filosofia politica che avrebbe orientato le scelte della Giunta regionale: si è tenuta oggi in Commissione consiliare l'audizione che avevo richiesto per avere lumi sulla missione a Miami dei fedelissimi del presidente Emiliano» così in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco La Notte.

«Un momento che doveva essere utile a ripristinare la fiducia dei pugliesi nella gestione delle risorse pubbliche da parte della Giunta e che si è tradotta in una mitragliata di slogan. Nessuno ha messo in dubbio il rilievo strategico delle iniziative volte a sostenere l'internalizzazione delle nostre imprese: noi abbiamo chiesto i dettagli delle spese. Perché, giova ribadirlo, spendere quasi 525 mila euro con affidamenti concordati, ovvero in deroga alle regole sull'evidenza pubblica, esige una spiegazione puntuale. Le procedure che prevedono la possibilità di affidamenti diretti o in esclusività nel codice degli appalti vengono considerate derogatorie del principio-regola dell'evidenza pubblica» si legge ancora nella nota.

«Pertanto, se ad aprile-maggio del 2024 già si sapeva che a dicembre ci sarebbe stata una sessione promozionale a Miami, perché non sono state subito avviate procedure virtuose? Insomma, la sensazione che si sia voluto favorire qualcuno, accrescendone le capacità e competenze, purtroppo resta. Ci domandiamo che ne penserebbe l'Anac di tutto questo. Così come ci domandiamo come abbia fatto il "fortunato selezionato" a venire a conoscenza dell'opportunità regionale. E ci domandiamo ancora –senza aver ricevuto alcuna risposta oggi in Commissione- come mai il "fortunato" sia stato firmatario ad aprile di un primo contratto per la stampa di riviste ed altri materiali e che, nonostante ciò, la Regione a novembre abbia avviato un'indagine di mercato invitando sempre lo stesso fortunato (con una società differente). Come è evidente, le ombre restano e qualcuno, anche oggi, ha cercato di buttare fumo negli occhi. Ma i numeri, i dati e le delibere parlano chiaro: c'è qualcosa che non va, la trasparenza non è una prassi in questa Regione» ha concluso.