Naglieri attacca Spina: «Mortifica tutta l'opposizione»
L'assessore: «Angarano ha recuperato la forza dei valori di onestà, democrazia e giustizia»
sabato 11 giugno 2022
10.00
«Giovedì sera non ho potuto essere presente al consiglio comunale di Bisceglie ma l'ho seguito interamente in diretta e al termine sono apparse evidenti due facce: quella di Angelantonio Angarano e quella del suo rivale più acerrimo». Lo ha dichiarato l'assessore Gianni Naglieri, commentando l'andamento dei lavori con un raffronto fra il capo dell'amministrazione della quale fa parte e il predecessore - non nominato - Francesco Spina.
«Da una parte il garbo, la cortesia istituzionale, il rispetto della legge, dei dirigenti, dell'intera assise consiliare, della città, dall'altra l'uso pedissequo di ipotesi di violazioni amministrative lanciate a più riprese, condite dalle possibili segnalazioni temerarie agli organi di controllo che sovrintendono l'apparato istituzionale. Non sono bastate le evidenze oggettive, le dichiarazioni e le interpretazioni, purtroppo no, si è andati oltre, con querelle che alla fine hanno mortificato i banchi dell'opposizione, facendone resistere solo 3 componenti (presidente del consiglio comunale incluso) e desistere 7 dei 10 inizialmente presenti» ha aggiunto, rimarcando - dal suo punto di vista - una differenza di vedute e di stili tra le varie anime delle minoranze.
«Quello di giovedì è un refrain che ha umiliato nuovamente il volto più pulito e onesto della città, con la riproposizione di cavilli e l'uso di mezzucci tesi a screditare e a mortificare il lavoro degli uffici e di quell'area dirigenziale tecnica e finanziaria, particolarmente apprezzata a livello regionale» ha evidenziato Naglieri.
«Mi auguro che tutta la città possa rivedere la registrazione del consiglio comunale del 9 giugno e trarne il personale giudizio su chi intende riproporsi alla guida della città di Bisceglie nelle prossime elezioni amministrative. Rimane una certezza: Angelantonio Angarano con mille imprevisti e difficoltà ha recuperato, restituendo alla nostra città, la forza dei valori di onestà, democrazia, giustizia, rappresentandosi con l'uso della malta che unisce e tiene stretta la sua famiglia alla stessa maniera del suo importante rapporto con il consiglio comunale» ha concluso.
«Da una parte il garbo, la cortesia istituzionale, il rispetto della legge, dei dirigenti, dell'intera assise consiliare, della città, dall'altra l'uso pedissequo di ipotesi di violazioni amministrative lanciate a più riprese, condite dalle possibili segnalazioni temerarie agli organi di controllo che sovrintendono l'apparato istituzionale. Non sono bastate le evidenze oggettive, le dichiarazioni e le interpretazioni, purtroppo no, si è andati oltre, con querelle che alla fine hanno mortificato i banchi dell'opposizione, facendone resistere solo 3 componenti (presidente del consiglio comunale incluso) e desistere 7 dei 10 inizialmente presenti» ha aggiunto, rimarcando - dal suo punto di vista - una differenza di vedute e di stili tra le varie anime delle minoranze.
«Quello di giovedì è un refrain che ha umiliato nuovamente il volto più pulito e onesto della città, con la riproposizione di cavilli e l'uso di mezzucci tesi a screditare e a mortificare il lavoro degli uffici e di quell'area dirigenziale tecnica e finanziaria, particolarmente apprezzata a livello regionale» ha evidenziato Naglieri.
«Mi auguro che tutta la città possa rivedere la registrazione del consiglio comunale del 9 giugno e trarne il personale giudizio su chi intende riproporsi alla guida della città di Bisceglie nelle prossime elezioni amministrative. Rimane una certezza: Angelantonio Angarano con mille imprevisti e difficoltà ha recuperato, restituendo alla nostra città, la forza dei valori di onestà, democrazia, giustizia, rappresentandosi con l'uso della malta che unisce e tiene stretta la sua famiglia alla stessa maniera del suo importante rapporto con il consiglio comunale» ha concluso.