Naglieri contrattacca Spina e le opposizioni: «Nervosismo e confusione serpeggianti»
L'assessore fa un riferimento sibillino sulle regionali: «Non resteremo indifferenti a certe manovre»
lunedì 23 dicembre 2019
«L'irritualità con la quale una parte dei consiglieri di opposizione intenderebbero chiedere lo scioglimento del consiglio comunale, se da un lato evidenzia lo stato di nervosismo e confusione, serpeggiante tra chi, oltre a doversi fare carico delle spese processuali (compensate...) da due dispositivi di giudizio - Tar Puglia e Consiglio di Stato -, dall'altro aiuta ad aprire alcune riflessioni sul piano strettamente politico sulla ratio che sovrintende la scelta e sugli effetti collaterali e/o non graditi che ne potrebbero scaturire». Questo il commento dell'assessore Gianni Naglieri alle recenti vicissitudine politico-amministrative biscegliesi, a poche ore dall'annuncio delle dimissioni da parte di Tonia, ormai ex componente della giunta.
«L'azione, studiata e perfezionata a tavolino da un unico ideatore, mette insieme un melting pot di aree, tanto divise nella loro natura, in quanto riconducibili a 3 diverse proposte di sindaci, in opposizione tra loro, nell'ultima tornata di giugno 2018, quanto opportunamente accomunate dal bisogno di riapparire, di riemergere, con un vestito ed una faccia migliore, diversa, buona, aperta, disponibile verso chiunque non ha mai perso la speranza di ritornare a utilizzare la cosa pubblica come la propria» ha aggiunto.
«L'aria è apparsa subito frizzante da quando l'amministrazione Angarano ha iniziato a mettere a segno elementi di un programma cittadino bloccato da quasi 20 anni, segnato da atti monocratici di varia natura, riportato sui binari della legalità con bandi pubblici trasparenti e democratici» ha argomentato Naglieri.
«Immediatamente dopo, si sono spinti in quella cortina fumogena delle procedure amministrative definite sanabili da ben 2 sentenze non prevedendo il caos che avrebbe provocato alla città, ai cittadini, ai servizi e allo sviluppo. A ciò, si aggiungano anche le prossime elezioni regionali, le aspettative del governatore Michele Emiliano di vedere riconfermato il consenso espresso in larga maggioranza dai biscegliesi a maggio 2015» ha sottolineato l'assessore, facendo un chiaro riferimento al mai nominato ex sindaco Francesco Spina.
«La nomina a Innovapuglia è stata la cartina di tornasole che ha dimostrato quanto contasse quel rapporto personale e politico, e la non riconferma, è apparsa essere una reciproca opportunità, utile, almeno a rigenerare chi necessita, dopo tanto clamore dei media, di un lifting, magari in una lista a sostegno del presidente» ha osservato il componente dell'esecutivo comunale.
«Nelle cose che contano, però, quanto negli appuntamenti importanti, bisogna sapere sempre cosa si è disposti a fare per vincere, ma anche, a rinunciare, per non perdere. La tavola di riferimento è un Risiko importante, caratterizzato per metà da un'area di centrodestra crescente in Puglia, per consensi e capacità di aggregazione e per l'altra da quella di centrosinistra che vedrà Michele Emiliano, probabilmente, il competitor da battere, da superare con il consenso popolare.
E Bisceglie, nonché la politica di governo della città, come potrà rimanere indifferente alle manovre che hanno mosso le scelte antagoniste e avverse di chi, pur sentendosi e proponendosi come un tutt'uno con il massimo vertice regionale, ha in atto, sin dal suo insediamento, un'azione di discredito programmato? I contorni di questa vicenda, al momento vedono una massa dalla natura politica e umana disomogenea, ma, al momento che conterà nessuno potrà sentirsi garante di una decisione. Sarà solo questione di tempo» ha concluso Naglieri.
«L'azione, studiata e perfezionata a tavolino da un unico ideatore, mette insieme un melting pot di aree, tanto divise nella loro natura, in quanto riconducibili a 3 diverse proposte di sindaci, in opposizione tra loro, nell'ultima tornata di giugno 2018, quanto opportunamente accomunate dal bisogno di riapparire, di riemergere, con un vestito ed una faccia migliore, diversa, buona, aperta, disponibile verso chiunque non ha mai perso la speranza di ritornare a utilizzare la cosa pubblica come la propria» ha aggiunto.
«L'aria è apparsa subito frizzante da quando l'amministrazione Angarano ha iniziato a mettere a segno elementi di un programma cittadino bloccato da quasi 20 anni, segnato da atti monocratici di varia natura, riportato sui binari della legalità con bandi pubblici trasparenti e democratici» ha argomentato Naglieri.
«Immediatamente dopo, si sono spinti in quella cortina fumogena delle procedure amministrative definite sanabili da ben 2 sentenze non prevedendo il caos che avrebbe provocato alla città, ai cittadini, ai servizi e allo sviluppo. A ciò, si aggiungano anche le prossime elezioni regionali, le aspettative del governatore Michele Emiliano di vedere riconfermato il consenso espresso in larga maggioranza dai biscegliesi a maggio 2015» ha sottolineato l'assessore, facendo un chiaro riferimento al mai nominato ex sindaco Francesco Spina.
«La nomina a Innovapuglia è stata la cartina di tornasole che ha dimostrato quanto contasse quel rapporto personale e politico, e la non riconferma, è apparsa essere una reciproca opportunità, utile, almeno a rigenerare chi necessita, dopo tanto clamore dei media, di un lifting, magari in una lista a sostegno del presidente» ha osservato il componente dell'esecutivo comunale.
«Nelle cose che contano, però, quanto negli appuntamenti importanti, bisogna sapere sempre cosa si è disposti a fare per vincere, ma anche, a rinunciare, per non perdere. La tavola di riferimento è un Risiko importante, caratterizzato per metà da un'area di centrodestra crescente in Puglia, per consensi e capacità di aggregazione e per l'altra da quella di centrosinistra che vedrà Michele Emiliano, probabilmente, il competitor da battere, da superare con il consenso popolare.
E Bisceglie, nonché la politica di governo della città, come potrà rimanere indifferente alle manovre che hanno mosso le scelte antagoniste e avverse di chi, pur sentendosi e proponendosi come un tutt'uno con il massimo vertice regionale, ha in atto, sin dal suo insediamento, un'azione di discredito programmato? I contorni di questa vicenda, al momento vedono una massa dalla natura politica e umana disomogenea, ma, al momento che conterà nessuno potrà sentirsi garante di una decisione. Sarà solo questione di tempo» ha concluso Naglieri.