Nancy Dell’Olio denuncia Emiliano: «Promesse tradite, mi hanno raggirata»

L'avvocata biscegliese ha ricoperto il ruolo di ambasciatrice della Puglia nel mondo per diversi anni

lunedì 24 febbraio 2025 10.54
L'avvocata biscegliese Nancy Dell'Olio ha deciso di portare in tribunale la Regione Puglia e il presidente Michele Emiliano, denunciando di essere stata raggirata dopo il suo incarico di ambasciatrice della Puglia nel mondo. In un'intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno (disponibile qui), Dell'Olio ha ricostruito la vicenda che l'ha vista coinvolta per anni, fino alla rottura definitiva con la Regione. «Dopo varie proroghe semestrali, per un anno e mezzo ho lavorato aspettando che il bando venisse in qualche modo riproposto e l'accordo formalizzato. "Vai avanti", mi dicevano. E io andavo avanti, nell'interesse della Puglia. Mi hanno presa in giro. C'è stata malafede» ha dichiarato Dell'Olio.

La sua esperienza con Emiliano iniziò nel 2018, quando gli fu presentata dal senatore Francesco Boccia per discutere del progetto di acquisizione della masseria Torre Maizza da parte dell'imprenditore Rocco Forte. Dell'Olio ricorda il primo incontro con Emiliano in un bar di Bari, seguito da una cena all'Hotel delle Nazioni, dove il presidente «bloccò tutta la sala ristorante, eravamo soli. L'effetto fu molto divertente, sembrava una scena da film».

Nel corso delle conversazioni con Emiliano, l'avvocata biscegliese si sentì prospettare incarichi di rilievo per la promozione della Puglia: «Mi disse: "Lei, avvocata, è probabilmente la persona che sto cercando da tempo". E m'immaginò subito nei panni di commissario straordinario di Pugliapromozione». Tuttavia, l'iter per la sua nomina si rivelò complicato: «L'idea di farmi commissario straordinario venne bloccata sul nascere, il presidente iniziò a studiare una soluzione per infilarmi in Regione dalla finestra, in attesa che entrassi dalla porta».

Dell'Olio racconta di aver lavorato con impegno per promuovere l'immagine della Puglia all'estero, ma le difficoltà non mancarono, fino alla definitiva esclusione: «Mi rassicuravano tutti, perché avrei dovuto sospettare? Sarebbe bastato dirmi "avvocata Dell'Olio, la sua consulenza non è più necessaria". Mi fidavo, col senno di poi non avrei dovuto».

L'avvocata biscegliese si dice profondamente delusa dal comportamento di Emiliano, sottolineando l'assenza di un chiarimento finale: «Il fatto che Emiliano non abbia in alcun modo cercato di salvaguardare il rapporto umano. Mi sarebbero bastate delle scuse». E ora promette battaglia legale: «Il presidente dovrà spiegare perché prima ha puntato sulla sottoscritta e poi non ha consentito che portassi a termine l'impegno. È stata minata la mia salute. Contro l'arroganza e anche il maschilismo di certi personaggi è arrivata l'ora di dire basta».

La vicenda è destinata a far discutere e potrebbe avere ulteriori sviluppi nelle aule di tribunale e nel libro che Dell'Olio ha annunciato di voler pubblicare entro l'estate.