Napoletano: «Galeotto fu il bilancio e chi lo scrisse»
«Angarano dovrebbe prendere atto della propria inadeguatezza e dimettersi»
giovedì 21 novembre 2019
9.37
L'ex primo cittadino di Bisceglie Franco Napoletano ha commentato la sentenza con cui il Tribunale amministrativo regionale della Puglia ha annullato il bilancio di previsione del comune e ogni atto presupposto, connesso e conseguenziale. «La notizia è clamorosa e si è rapidamente diffusa in ogni dove. È la prima volta che questo accade nella storia di Bisceglie!
La gente, ormai da tempo, si domanda: ma a Bisceglie sta il sindaco? Purtroppo, sta. E fa danni. E non è capace neppure di far approvare regolarmente il proprio bilancio» ha affermato l'esponente del Pci-Il faro.
«Le opposizioni avevano cercato, in consiglio comunale, pur contrarie nel merito, di fare correggere gli evidenti errori procedurali.
Ma l'arroganza e la presunzione di un sindaco fanciullesco, che detiene anche la delega al bilancio, non lo ha consentito.
Se Angarano, come sindaco, dimostra di essere una frana, come assessore al bilancio è addirittura un disastro! Con ciò, guidando maldestramente i suoi consiglieri di maggioranza, indotti ad approvare fideisticamente atti illegittimi» ha osservato.
«È da irresponsabili e menzogneri sminuire la portata della sentenza del Tar (che ne ordina l'esecuzione), quasi a voler tranquillizzare i disorientati consiglieri, che, fin qui, lo hanno seguito, pur con molti "mal di pancia".
Come può pensare di sanare gli atti annullati, mentre è convocato un consiglio comunale sul Dup 2020 (che doveva essere approvato entro il 31 luglio scorso!), propedeutico al prossimo bilancio, mentre non esiste più un Dup 2019, né un bilancio 2019?
E gli innumerevoli debiti fuori bilancio? E i vari rendiconto, consuntivo, riequilibrio, variazioni? E con quali tempi, tutti ampiamente scaduti?
Così com'è ampiamente scaduta la diffida del 3 aprile 2019 del Prefetto, di approvare il bilancio entro i successivi 20 giorni dall'ultima notifica ai consiglieri.
Per dignità, il sindaco dovrebbe prendere atto della propria inadeguatezza e dimettersi. Dovrebbe chiedere scusa a chi a suo tempo ha creduto in lui ed evitare di provocare altri danni (igiene cittadina, maglia 165 e così via)» ha sottolineato.
«Come se non bastasse, il sindaco ha negato ai gruppi consiliari di opposizione di fare una conferenza stampa sul Palazzo di Città, benché formalmente richiesta, costringendoli a farla davanti al portone, fatto trovare chiuso, di Palazzo San Domenico.
Un atteggiamento non solo spregevole, ma in violazione dell'articolo 10 del Regolamento del consiglio comunale, che consente ai gruppi consiliari di svolgere la propria attività negli spazi disponibili della sede comunale. Non è giusto condannare la città a un inesorabile declino e alla paralisi amministrativa.
Bisogna, in termini di legge, impedirlo.
Il Prefetto ha il potere ed il dovere di farlo» ha concluso.
La gente, ormai da tempo, si domanda: ma a Bisceglie sta il sindaco? Purtroppo, sta. E fa danni. E non è capace neppure di far approvare regolarmente il proprio bilancio» ha affermato l'esponente del Pci-Il faro.
«Le opposizioni avevano cercato, in consiglio comunale, pur contrarie nel merito, di fare correggere gli evidenti errori procedurali.
Ma l'arroganza e la presunzione di un sindaco fanciullesco, che detiene anche la delega al bilancio, non lo ha consentito.
Se Angarano, come sindaco, dimostra di essere una frana, come assessore al bilancio è addirittura un disastro! Con ciò, guidando maldestramente i suoi consiglieri di maggioranza, indotti ad approvare fideisticamente atti illegittimi» ha osservato.
«È da irresponsabili e menzogneri sminuire la portata della sentenza del Tar (che ne ordina l'esecuzione), quasi a voler tranquillizzare i disorientati consiglieri, che, fin qui, lo hanno seguito, pur con molti "mal di pancia".
Come può pensare di sanare gli atti annullati, mentre è convocato un consiglio comunale sul Dup 2020 (che doveva essere approvato entro il 31 luglio scorso!), propedeutico al prossimo bilancio, mentre non esiste più un Dup 2019, né un bilancio 2019?
E gli innumerevoli debiti fuori bilancio? E i vari rendiconto, consuntivo, riequilibrio, variazioni? E con quali tempi, tutti ampiamente scaduti?
Così com'è ampiamente scaduta la diffida del 3 aprile 2019 del Prefetto, di approvare il bilancio entro i successivi 20 giorni dall'ultima notifica ai consiglieri.
Per dignità, il sindaco dovrebbe prendere atto della propria inadeguatezza e dimettersi. Dovrebbe chiedere scusa a chi a suo tempo ha creduto in lui ed evitare di provocare altri danni (igiene cittadina, maglia 165 e così via)» ha sottolineato.
«Come se non bastasse, il sindaco ha negato ai gruppi consiliari di opposizione di fare una conferenza stampa sul Palazzo di Città, benché formalmente richiesta, costringendoli a farla davanti al portone, fatto trovare chiuso, di Palazzo San Domenico.
Un atteggiamento non solo spregevole, ma in violazione dell'articolo 10 del Regolamento del consiglio comunale, che consente ai gruppi consiliari di svolgere la propria attività negli spazi disponibili della sede comunale. Non è giusto condannare la città a un inesorabile declino e alla paralisi amministrativa.
Bisogna, in termini di legge, impedirlo.
Il Prefetto ha il potere ed il dovere di farlo» ha concluso.