Napoletano: «Qualcuno desti Angarano-Don Abbondio dal suo torpore»

Attacco diretto su tutti i fronti al sindaco e a Vittorio Fata, definito «consigliere diversamente di maggioranza»

sabato 4 aprile 2020 10.16
Toni durissimi, quelli utilizzati dall'ex primo cittadino di Bisceglie Franco Napoletano, nei confronti del sindaco Angelantonio Angarano in merito alla gestione dell'emergenza Coronavirus.

«Abbiamo appreso con grande preoccupazione, che, all'interno dell'ex Casa della Divina Provvidenza, sono stati, ad oggi, registrati 13 casi di contagio da Coronavirus, di cui 9 sono di operatori e 4 di pazienti.
Quando, qualche giorno fa, sono stati registrati i primi casi, avevamo auspicato un intervento più incisivo e immediato da parte del sindaco Angarano, per evitare un possibile allargamento del contagio. Ma quale intervento incisivo!

Angarano si limita a "seguire", mai una volta che si decida a "intervenire" nell'ambito delle sue competenze di legge!
Sempre a rimorchio degli altri...

D'altronde, Angarano assomiglia al manzoniano Don Abbondio: "Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare".
È la riflessione che Don Abbondio dice a se stesso, al termine del colloquio con il Cardinal Borromeo.
E no! Se uno il coraggio lo vuole, lo trova! E se uno, poi, è anche sindaco, il coraggio lo "deve" trovare!

Di fronte a un'emergenza epocale, Bisceglie avrebbe voluto un sindaco più deciso, un comandante in capo, un organizzatore competente, una voce ferma e risoluta.

L'applicazione delle norme governative avrebbe richiesto un maggiore presidio del territorio comunale?
E, invece, c'è ancora un notevole traffico di veicoli e di furbetti; con controlli più che discontinui, come chiunque può vedere.
Vi è un numero insufficiente di "mascherine" regolamentari e, quando si trovano, rappresentano un costo ulteriore per le famiglie?
Vi è un numero insufficiente di camici sanitari?
L'approvvigionamento è carente?
Un sindaco avrebbe potuto non solo alzare la voce, ma organizzare una produzione in loco, stante la disponibilità di alcune aziende tessili cittadine.
Con una distribuzione gratuita a operatori sanitari, tutori dell'ordine e cittadini, per evitare speculazioni di sorta.
Le risorse economiche si potevano e si possono trovare.

La situazione nell'ex Cdp è pericolosa, rischia di sfuggire di mano e diventare un focolaio?
Sarebbe necessaria un'ordinanza sindacale che imponga a tappeto i tamponi nella struttura e faccia eseguire le indicazioni date?
Non c'è problema: Angarano "segue", magari apprendendo le notizie di seconda mano!

L'opposizione consiliare (quella vera, non quella di comodo!) a più riprese si è detta disponibile a collaborare con un primo cittadino incerto, a fornire proposte concrete e praticabili, per il bene comune.
Ma ad Angarano non serve una collaborazione: lui vuole un paravento per le sue titubanze!


È vergognoso che, ancora oggi, non venga convocato un consiglio comunale monotematico sull'argomento, in cui si dica ufficialmente alla città quello che si è fatto e quello che si intende fare.
Le modalità telematiche del consiglio comunale sembrano una scusa proprio per non svolgerlo.
In questo momento grave si può tornare in consiglio (come accade in parlamento) anche con le mascherine e con le distanze tra i consiglieri.
Per il bilancio 2019 "rinnovato" sì e per il Coronavirus no?

Il presidente del consiglio comunale, come formalmente e normativamente richiesto dai consiglieri di opposizione, spinga il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità di fronte alla città e a rassicurare i biscegliesi, ad avere rispetto per le istituzioni.
In questa situazione d'incertezza operativa, appare perfino puerile che il sindaco elogi, in modo interessato, "quella parte di opposizione che lavora con la maggioranza".
Ma quale opposizione? Un consigliere, peraltro formalmente di opposizione, ma, in realtà, "diversamente di maggioranza"!

Anche sui buoni-spesa, avremmo voluto un provvedimento più equo, non all'insegna del "chi tardi arriva, male alloggia".
C'è il rischio che un avente diritto, che si attardi nell'inoltro della domanda (per esempio perché non abbia il computer o non sia in grado di compilare la domanda), non riceva nulla, a beneficio di chi abbia, comunque, una disponibilità di depositi bancari o postali (sic!) a cui attingere.
Ma non è il caso di sottilizzare... Purché i buoni-spesa si diano e si diano presto!
Non come i contributi sugli affitti, che, stranamente, non vengono ancora erogati, come altri comuni hanno già fatto.

L'importante è che i buoni spesa non diventino "cattivi spesa" e vadano realmente a chi ne abbia bisogno e non finiscano per alimentare clientele.
A un sindaco orfano di processioni e di esibizioni fotografiche con la fascia, le opposizioni vere ribadiscono la propria reale volontà di contribuire al bene comune, pur nella distinzione dei ruoli, ma privilegiando le sedi istituzionali e consiliari.
A patto che qualcuno desti Angarano-Don Abbondio dal suo torpore e dalla sua presuntuosa autosufficienza, che possono rappresentare davvero un pericolo per l'intera comunità biscegliese».