Nelmodogiusto: «L'amministrazione ha disatteso gli impegni assunti»
Respinti gli emendamenti presentati su Tari e Irpef
domenica 31 marzo 2019
9.32
I due emendamenti proposti dal gruppo consiliare del movimento Nelmodogiusto, riguardanti l'esenzione della Tari per coltivatori diretti e le imprese agricole e l'applicazione delle aliquote Irpef suddivise per scaglioni di reddito, sono stati respinti dall'amministrazione Angarano.
Nella lunga seduta del consiglio comunale (che ha avuto inizio venerdì pomeriggio e si è conclusa - non senza interruzioni - intorno alle 17:30 di sabato), col voto contrario di tutta la maggioranza, sono stati rigettati gli emendamenti proposti dai consiglieri di opposizione del movimento Nelmodogiusto, sostenuti dalle altre forze di minoranza.
Il gruppo presieduto da Alfonso Russo, di cui fanno parte anche Giorgia Preziosa e Mauro Sasso, ha chiesto «l'esenzione della Tari in favore dei coltivatori diretti ed imprese agricole regolarmente registrate, per i relativi beni immobili strumentali, comprese le case di campagna, così come proposto e accolto nel consiglio comunale monotematico sulle problematiche del comparto agricolo, cui parteciparono le associazioni di categoria e le sigle sindacali».
Il secondo emendamento ha avuto per oggetto la richiesta «di applicare l'addizionale Irpef per scaglioni di reddito, esentando la fascia di reddito fino a 15.000 euro e stabilendo per altre 3 fasce una percentuale dello 0,40% (da 15.001 a 28.000 euro), 0.60% (da 28.001 a 55.000 euro) e 0.80% per i redditi superiori a 55.001 euro».
La proposta di Nelmodogiusto sulla Tari, in linea anche con i recenti provvedimenti firmati dal Presidente della Repubblica in favore del settore agricolo, si poneva, oltretutto, in continuità con le decisioni assunte dallo stesso consiglio comunale ma che l'amministrazione non ha ritenuto di rispettare.
Nelmodogiusto ha rimarcato: «Questo atteggiamento potrebbe avere imbarazzanti ricadute istituzionali e preoccupanti ripercussioni sul settore agricolo.
Non si può accettare, soprattutto, che l'amministrazione si giustifichi dicendo che "non c'è stato tempo" per intervenire sulla riduzione Tari per gli agricoltori, dal momento che sindaco, assessori e alcuni consiglieri di maggioranza sono, invece, da tempo a conoscenza delle problematiche del settore agricolo, avendo partecipato a manifestazioni, convegni ed eventi organizzati dagli operatori del settore agricolo, e ben consapevoli della situazione emergenziale collegata al servizio di raccolta dei rifiuti urbani.
E intanto? aumento della Tari per tutti i biscegliesi, nessuna esenzione Irpef per le fasce di reddito basse ma aliquota unica per tutti».
Nella lunga seduta del consiglio comunale (che ha avuto inizio venerdì pomeriggio e si è conclusa - non senza interruzioni - intorno alle 17:30 di sabato), col voto contrario di tutta la maggioranza, sono stati rigettati gli emendamenti proposti dai consiglieri di opposizione del movimento Nelmodogiusto, sostenuti dalle altre forze di minoranza.
Il gruppo presieduto da Alfonso Russo, di cui fanno parte anche Giorgia Preziosa e Mauro Sasso, ha chiesto «l'esenzione della Tari in favore dei coltivatori diretti ed imprese agricole regolarmente registrate, per i relativi beni immobili strumentali, comprese le case di campagna, così come proposto e accolto nel consiglio comunale monotematico sulle problematiche del comparto agricolo, cui parteciparono le associazioni di categoria e le sigle sindacali».
Il secondo emendamento ha avuto per oggetto la richiesta «di applicare l'addizionale Irpef per scaglioni di reddito, esentando la fascia di reddito fino a 15.000 euro e stabilendo per altre 3 fasce una percentuale dello 0,40% (da 15.001 a 28.000 euro), 0.60% (da 28.001 a 55.000 euro) e 0.80% per i redditi superiori a 55.001 euro».
La proposta di Nelmodogiusto sulla Tari, in linea anche con i recenti provvedimenti firmati dal Presidente della Repubblica in favore del settore agricolo, si poneva, oltretutto, in continuità con le decisioni assunte dallo stesso consiglio comunale ma che l'amministrazione non ha ritenuto di rispettare.
Nelmodogiusto ha rimarcato: «Questo atteggiamento potrebbe avere imbarazzanti ricadute istituzionali e preoccupanti ripercussioni sul settore agricolo.
Non si può accettare, soprattutto, che l'amministrazione si giustifichi dicendo che "non c'è stato tempo" per intervenire sulla riduzione Tari per gli agricoltori, dal momento che sindaco, assessori e alcuni consiglieri di maggioranza sono, invece, da tempo a conoscenza delle problematiche del settore agricolo, avendo partecipato a manifestazioni, convegni ed eventi organizzati dagli operatori del settore agricolo, e ben consapevoli della situazione emergenziale collegata al servizio di raccolta dei rifiuti urbani.
E intanto? aumento della Tari per tutti i biscegliesi, nessuna esenzione Irpef per le fasce di reddito basse ma aliquota unica per tutti».