Nessuno stop a matrimoni e prime comunioni
Chiarimento del ministero della salute su sollecitazione di Assoeventi
lunedì 17 agosto 2020
15.12
L'ordinanza con cui il ministero della salute ha disposto la chiusura delle discoteche su tutto il territorio nazionale aveva messo in allarme le imprese del comparto eventi specie per il riferimento a «sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso». Non pochi, infatti, si sono chiesti se in quella frase e nell'espressione "locali assimilati" rientrassero anche matrimoni, prime comunioni, cresime e altri eventi "privati".
Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, si è rivolto al ministro Speranza e nella giornata di lunedì 17 agosto è giunto il chiarimento del ministro, che ha aggiornato l'ordinanza con una frase più esplicita e chiarificatrice: «Sono sospese, all'aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico».
Restano fuori - e quindi saranno consentite - manifestazioni che, in quanto private «sono destinate a soggetti determinati e scelti sulla base di legami personali, di amicizia o parentela, manifestazioni per le quali non essendo consentito l'accesso indiscriminato del pubblico non valgono le restrizioni previste nella medesima ordinanza».
Assoeventi ha perciò precisato: «Sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'ordinanza i matrimoni, le cresime, le prime comunioni e altre cerimonie e occasioni di tale tipologia, per le quali non esiste un accesso indiscriminato del pubblico, restando ferme, con evidenza, le prescrizioni del decreto del presidente del consiglio dei ministri del 7 agosto scorso, relative al divieto di assembramento e alle misure di igiene previste».
Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, si è rivolto al ministro Speranza e nella giornata di lunedì 17 agosto è giunto il chiarimento del ministro, che ha aggiornato l'ordinanza con una frase più esplicita e chiarificatrice: «Sono sospese, all'aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico».
Restano fuori - e quindi saranno consentite - manifestazioni che, in quanto private «sono destinate a soggetti determinati e scelti sulla base di legami personali, di amicizia o parentela, manifestazioni per le quali non essendo consentito l'accesso indiscriminato del pubblico non valgono le restrizioni previste nella medesima ordinanza».
Assoeventi ha perciò precisato: «Sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'ordinanza i matrimoni, le cresime, le prime comunioni e altre cerimonie e occasioni di tale tipologia, per le quali non esiste un accesso indiscriminato del pubblico, restando ferme, con evidenza, le prescrizioni del decreto del presidente del consiglio dei ministri del 7 agosto scorso, relative al divieto di assembramento e alle misure di igiene previste».