«Nulla la giunta ombra con nove consiglieri delegati»: Spina sulle presunte illegittimità

Le deleghe consiliari sono state formalizzate nei giorni scorsi

domenica 24 novembre 2024 10.20
Francesco Spina, consigliere comunale di opposizione, ha sollevato alcuni dubbi sulla legittimità delle deleghe attribuite dal sindaco di Bisceglie a nove consiglieri comunali di maggioranza. Secondo Spina, il provvedimento sarebbe in netto contrasto con quanto stabilito dall'articolo 44 bis dello statuto comunale, introdotto nel 2018 dalla stessa amministrazione Angarano.

«L'articolo 44 bis stabilisce chiaramente che le deleghe ai consiglieri sono ammesse solo per "esigenze particolari" di carattere amministrativo, non certo per mantenere equilibri politici interni alla maggioranza o per soddisfare le richieste di consiglieri "riottosi"», ha dichiarato Spina. «Lo statuto prevede inoltre che le deleghe vengano deliberate dal consiglio comunale, su proposta del sindaco. Invece, il sindaco ha agito autonomamente, decretando le deleghe senza alcuna delibera consiliare, violando così le norme vigenti».

Spina ha sottolineato che le deleghe non possono riguardare materie di competenza della giunta o dei dirigenti comunali, per evitare conflitti di interesse tra il ruolo di controllo spettante al consiglio comunale e le funzioni esecutive della giunta. «Con questa "governance diffusa" – ha proseguito il consigliere – il sindaco ha di fatto spogliato il consiglio comunale delle sue prerogative, ingerendosi nella funzione di indirizzo e controllo. Questo crea un conflitto di interessi palese, dal momento che ben 9 consiglieri comunali di maggioranza diventano portatori di funzioni promiscue».

Spina ha evidenziato inoltre un ulteriore problema legato alle deleghe: «Non è stato indicato alcun riferimento alle "particolari esigenze" richieste dallo statuto per ogni singola delega. Questo rende il decreto ancora più abnorme e illegittimo».

Tra le competenze affidate ai consiglieri delegati, l'unica che Spina ritiene accettabile riguarda l'istituzione dell'imposta di soggiorno e lo studio di un eventuale regolamento, materia di competenza del consiglio comunale. «Chiederemo al sindaco di annullare immediatamente il decreto e di portare in consiglio eventuali proposte di deleghe, motivate e circoscritte, nel rispetto della normativa», ha annunciato Spina.

Infine, l'opposizione non esclude l'intervento di organi esterni di controllo. «Non vogliamo che la prefettura o la Corte dei Conti debbano censurare questo atto per l'inutile spreco di risorse pubbliche. È necessario tutelare la funzione e la dignità del consiglio comunale, restituendo autorevolezza all'intera istituzione comunale, oggi ridicolizzata da queste deleghe degne di un cabaret di "dilettanti allo sbaraglio"», ha concluso Spina.