Occupati abusivamente tre alloggi nel centro storico

Angarano: «Comprendiamo le difficoltà ma nulla può giustificare dei reati»

mercoledì 6 gennaio 2021 18.44
Tre alloggi di edilizia residenziale pubblica, tra quelli oggetto di recente assegnazione da parte dell'amministrazione comunale e uno scantinato già esistente, tutti ubicati nel centro storico, sono stati occupati abusivamente. Della vicenda si è immediatamente interessato il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, che ha messo al corrente della situazione il Prefetto della Bat Maurizio Valiante e si è subito recato nel borgo antico con l'assessore alle politiche sociali Roberta Rigante, altri componenti della giunta, il Comandante della Polizia Locale e personale dell'ufficio tecnico comunale.

La città vecchia, nella notte fra sabato e domenica, è stata presidiata da Carabinieri, Polizia Locale e Metronotte. Medesima organizzazione sarà riproposta nelle notti seguenti. Le Forze dell'Ordine, inoltre, stanno procedendo alle denunce all'Autorità Giudiziaria nei confronti di coloro che hanno occupato illegalmente gli alloggi. Ogni atto necessario sarà adottato dalla pubblica amministrazione per ripristinare la legalità.

«Sabato sera è accaduta una cosa gravissima e intollerabile» hanno sottolineato il Sindaco Angarano e l'assessore Rigante. «Alcuni cittadini, occupando gli alloggi, hanno di fatto leso i diritti di chi, pazientemente e rispettando la legge, ha atteso e attende il proprio turno in graduatoria. Siamo consapevoli delle gravi difficoltà economiche e sociali che purtroppo riguardano tante famiglie, ancor di più in questo periodo. Sappiamo bene che da svariati anni ci sono nuclei familiari che vivono in alloggi nel centro storico in condizioni disagiate. Nulla però può giustificare un reato che va peraltro a prevaricare i diritti di altre persone in difficoltà» hano puntualizzato.
«Sabato abbiamo parlato con gli occupanti invitandoli a desistere con buon senso. Quello che abbiamo toccato con mano è la povertà, non solo economica, ma una povertà di strumenti che impedisce di credere che si abbia il diritto di migliorare la propria vita, di ambire alla propria crescita personale con opportunità rispettose della legge, povertà di strumenti che comporta una resa, quella di credere che esiste un'unica possibilità di vita, anche da parte di persone giovanissime, che hanno, invece, tutto il diritto e dovrebbero avere la forza, l'entusiasmo, la fantasia di inventare una realtà diversa da quella cui sono abituate» hanno aggiunto.

«Se si vuole risolvere la questione abitativa non è possibile prescindere da una riflessione su questi temi che, senza remore e senza retoriche, investa in una seria operazione di revisione anche alcune scelte del passato, magari allora necessarie, ma che oggi vanno sottoposte ad analisi critica. Su questi argomenti e su queste questioni, mai veramente affrontati e irrisolti da sempre - anche perché la soluzione passa per interventi complessi e a lungo termine - ci auguriamo che si apra una discussione, non strumentale, ma concreta e puntuale, con tutte le forze della città, politiche, culturali, economiche» hanno auspicato. «Perché non si tratta solo di garantire il diritto alla casa, ma di assicurare reali opportunità di emancipazione ad una fascia di nostri concittadini, di intervenire sul substrato dei bisogni, compreso quello abitativo, con un lavoro che non sia di mera assistenza, ma di politica di welfare.

Resta che nell'immediatezza contrastare l'emergenza e garantire il fondamentale diritto alla casa è una nostra priorità perché riguarda la dignità delle persone. La consegna delle case nel centro storico, la prossima realizzazione di altri alloggi nei piani Pirp e Pruacs va in questa direzione e altre iniziative metteremo in cantiere. Ma il rispetto della legge e dei diritti di tutti resta ovviamente imprescindibile» hanno concluso il Sindaco Angarano e l'assessore Rigante.