Un omaggio a Gianni Rodari nella biblioteca Isolachenoncè
Lo spettacolo, intitolato "La filastrocca dei gatti matti", sarà accompagnato da intervalli musicali
domenica 19 luglio 2020
12.19
Un appuntamento per i più piccoli nella biblioteca Isolachenoncè dell'Opera Don Uva di Bisceglie. Si terrà martedì 28 luglio, a partire dalle ore 18:30, lo spettacolo intitolato "La filastrocca dei gatti matti", un grande omaggio a Gianni Rodari. Le letture di Mariella Parlato, tratte dai testi di Giuseppe Lagrasta, saranno accompagnate anche da interventi musicali del trio composto da Antonio Mastrapasqua (tromba), Valeria Scivetti (pianoforte) e Mirella Sasso (violino), che ha curato le composizioni.
L'opera racconta una storia che intreccia richiami di autori della letteratura per l'infanzia, da Gianni Rodari, di cui ricorre il centenario della nascita, a Daniel Pennac e Italo Calvino. Lo sprigionare della fantasia permetterà ai bambini di entrare nel vivo della narrazione per dialogare con le parole e la musica, al fine di giocare con le emozioni, coi suoni e con le metafore scoprendo così la grammatica della fantasia. Gatti giocolieri e fantastici abitano biblioteche lunari e girotondi realizzati sulla Luna e sulla Terra. I viaggi narrati, tra realtà fantastiche e fantasmagoriche consentiranno agli spettatori di condividere le esperienze mediante l'incontro coi protagonisti del racconto, immergendosi in luoghi magici e fantastici.
"La filastrocca dei gatti matti", attraverso la leggerezza delle rime e del ritmo, offre lievità alla parola e alle assonanze, intrecciando discorsi comici e ironici. Vi sono anche passaggi discorsivi che fanno meditare e riflettere sui mali e i destini barbari del mondo. Tale dimensione rivela tutta la ricchezza che in sé racchiude il linguaggio della poesia per bambini con la profondità emotiva che la caratterizza pronunciando un dialogo amicale con il giovane spettatore. In tal caso, l'amicizia scaturita tra i protagonisti della filastrocca rappresenta una testimonianza sia a livello educativo che pedagogico. Un paesaggio di parole con figure, un album immaginario con clown e burattini, principesse e fantasmi, maghe e maghi, tutti insieme per fare una grande festa nel paese della fantasia.
L'opera racconta una storia che intreccia richiami di autori della letteratura per l'infanzia, da Gianni Rodari, di cui ricorre il centenario della nascita, a Daniel Pennac e Italo Calvino. Lo sprigionare della fantasia permetterà ai bambini di entrare nel vivo della narrazione per dialogare con le parole e la musica, al fine di giocare con le emozioni, coi suoni e con le metafore scoprendo così la grammatica della fantasia. Gatti giocolieri e fantastici abitano biblioteche lunari e girotondi realizzati sulla Luna e sulla Terra. I viaggi narrati, tra realtà fantastiche e fantasmagoriche consentiranno agli spettatori di condividere le esperienze mediante l'incontro coi protagonisti del racconto, immergendosi in luoghi magici e fantastici.
"La filastrocca dei gatti matti", attraverso la leggerezza delle rime e del ritmo, offre lievità alla parola e alle assonanze, intrecciando discorsi comici e ironici. Vi sono anche passaggi discorsivi che fanno meditare e riflettere sui mali e i destini barbari del mondo. Tale dimensione rivela tutta la ricchezza che in sé racchiude il linguaggio della poesia per bambini con la profondità emotiva che la caratterizza pronunciando un dialogo amicale con il giovane spettatore. In tal caso, l'amicizia scaturita tra i protagonisti della filastrocca rappresenta una testimonianza sia a livello educativo che pedagogico. Un paesaggio di parole con figure, un album immaginario con clown e burattini, principesse e fantasmi, maghe e maghi, tutti insieme per fare una grande festa nel paese della fantasia.