Ordine dei commercialisti, si allungano i tempi per le nuove elezioni
Il Consiglio di Stato ha accolto i rilievi per garantire una maggiore presenza femminile all’interno degli organismi elettivi
mercoledì 23 dicembre 2020
Nuovo colpo di scena nel complesso iter che porterà alle elezioni per il rinnovo dei consigli degli Ordini dei commercialisti ed esperti contabili italiani. Il Consiglio di Stato, infatti, ha rimesso tutto in discussione, cosa che porterà inevitabilmente al nuovo rinvio del rinnovo degli organismi in scadenza.
La vicenda è quella relativa alla norma elettorale sul rinnovo dei Consigli dell'Ordine che non prevede alcun riferimento a una necessaria parità di genere al loro interno. Contro questa evidente violazione delle "pari opportunità" si è aperta una battaglia davanti al Tribunale amministrativo regionale prima, e ora davanti al Consiglio di Stato (in via cautelare), per consentire che anche in occasione della tornata elettorale fissata inizialmente per lo scorso mese di novembre 2020, fosse garantita la pari rappresentanza tra i sessi.
In attesa delle decisioni del giudice amministrativo era stato previsto uno slittamento a febbraio 2021 dell'appuntamento elettorale per il rinnovo dei consigli dell'Ordine.
In primo grado il Tar del Lazio si era espresso consentendo lo svolgimento delle elezioni, soprattutto in considerazione dell'avvio da parte del Legislatore di una riforma della norma in discussione proprio per la parte in cui si prevede di garantire la parità di genere. Solo che questa norma, nel caso in cui il Parlamento fosse riuscito ad adottarla in tempi rapidi, sarebbe potuta entrare in vigore solo tra quattro anni, alla scadenza cioè del mandato elettivo dei consigli da eleggere a febbraio.
Contro questa ipotesi si è espresso il Consiglio di Stato, che in attesa della decisione di merito ha voluto comunque tracciare la rotta: ha accolto l'appello contro la sentenza del Tar ed ha accolto l'istanza cautelare proposta in primo grado, sospendendo le operazioni elettorali. Operazioni che, a questo punto, è facile prevedere non possano svolgersi prima della fine del prossimo anno.
«Questa decisione del Consiglio di Stato - ha spiegato il biscegliese Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Trani - sospende il percorso ormai avviato da mesi che ci avrebbe portato al completo rinnovo del nostro consiglio. Non possiamo che aderire all'invito dei giudici amministrativi, nella consapevolezza che si tratta di una battaglia di civiltà che non possiamo non condividere. Del resto, il consiglio dell'Ordine di Trani in questo campo era già proiettato verso l'assoluto rispetto di una norma etica non scritta che è quella della parità di genere. Basti pensare che nel consiglio uscente sono presenti ben quattro donne che hanno fornito nel corso degli anni un contributo notevole al buon funzionamento dell'organo consiliare. Ora attenderemo l'esito del giudizio di merito, ma soprattutto auspichiamo che il Legislatore colga in pieno l'opportunità concessa dai giudici amministrativi per riformare la legge elettorale e consentirle una rapida entrata in vigore in modo da dissipare ogni dubbio e sbloccare le attività degli organismi rappresentativi dei commercialisti italiani».
La vicenda è quella relativa alla norma elettorale sul rinnovo dei Consigli dell'Ordine che non prevede alcun riferimento a una necessaria parità di genere al loro interno. Contro questa evidente violazione delle "pari opportunità" si è aperta una battaglia davanti al Tribunale amministrativo regionale prima, e ora davanti al Consiglio di Stato (in via cautelare), per consentire che anche in occasione della tornata elettorale fissata inizialmente per lo scorso mese di novembre 2020, fosse garantita la pari rappresentanza tra i sessi.
In attesa delle decisioni del giudice amministrativo era stato previsto uno slittamento a febbraio 2021 dell'appuntamento elettorale per il rinnovo dei consigli dell'Ordine.
In primo grado il Tar del Lazio si era espresso consentendo lo svolgimento delle elezioni, soprattutto in considerazione dell'avvio da parte del Legislatore di una riforma della norma in discussione proprio per la parte in cui si prevede di garantire la parità di genere. Solo che questa norma, nel caso in cui il Parlamento fosse riuscito ad adottarla in tempi rapidi, sarebbe potuta entrare in vigore solo tra quattro anni, alla scadenza cioè del mandato elettivo dei consigli da eleggere a febbraio.
Contro questa ipotesi si è espresso il Consiglio di Stato, che in attesa della decisione di merito ha voluto comunque tracciare la rotta: ha accolto l'appello contro la sentenza del Tar ed ha accolto l'istanza cautelare proposta in primo grado, sospendendo le operazioni elettorali. Operazioni che, a questo punto, è facile prevedere non possano svolgersi prima della fine del prossimo anno.
«Questa decisione del Consiglio di Stato - ha spiegato il biscegliese Antonello Soldani, presidente dell'Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Trani - sospende il percorso ormai avviato da mesi che ci avrebbe portato al completo rinnovo del nostro consiglio. Non possiamo che aderire all'invito dei giudici amministrativi, nella consapevolezza che si tratta di una battaglia di civiltà che non possiamo non condividere. Del resto, il consiglio dell'Ordine di Trani in questo campo era già proiettato verso l'assoluto rispetto di una norma etica non scritta che è quella della parità di genere. Basti pensare che nel consiglio uscente sono presenti ben quattro donne che hanno fornito nel corso degli anni un contributo notevole al buon funzionamento dell'organo consiliare. Ora attenderemo l'esito del giudizio di merito, ma soprattutto auspichiamo che il Legislatore colga in pieno l'opportunità concessa dai giudici amministrativi per riformare la legge elettorale e consentirle una rapida entrata in vigore in modo da dissipare ogni dubbio e sbloccare le attività degli organismi rappresentativi dei commercialisti italiani».