Ospedale, il Pd chiede alla Regione di riattivare tutti i reparti sospesi per l'emergenza Coronavirus

Critiche al piano del fabbisogno del personale: «Penalizza la struttura»

martedì 12 maggio 2020 16.59
Nota lunga quanto dettagliata del Partito Democratico di Bisceglie a proposito delle questioni, emerse in modo prepotente nelle ultime ore, riguardanti le sorti dell'ospedale "Vittorio Emanuele II".

«In queste ultime ore l'istituto superiore di sanità ci indica che l'emergenza è nettamente in calo, i malati calano, le terapie intensive continuano a svuotarsi e si registra un ulteriore record di guariti; ora si guarda alla fase due sempre con prudenza.
Il Dipartimento di promozione della salute della Regione Puglia, nei giorni scorsi, ha diramato una circolare in merito alle misure attuative per le varie aziende ospedaliere per la Fase 2 legata all'emergenza Covid-19, attraverso la quale si autorizzano le Asl, tra cui anche l'Asl Bt, alla ripresa dei servizi, effettuando nuovamente ricoveri esami e visite anche non urgenti» è riportato nel comunicato dei dem.

«Considerato che nel provvedimento i posti letto dedicati all'emergenza in corso scenderanno dagli attuali 2000 a 800, quale sarà la nuova programmazione per l'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie? Il nosocomio, individuato a marzo scorso come Covid hospital della Provincia Bat, ha fatto la sua parte nel sostenere l'impatto del virus sul territorio in maniera esemplare.

Non sarebbe più opportuno prevedere il trasferimento dei pazienti delle Rsa già stabilizzati dal punto di vista clinico, nelle strutture post-acuzie individuate dalla Regione Puglia? Così facendo si potrebbero concentrare nell'unità operativa di malattie infettive (26 posti letto) del "Vittorio Emanuele II" tutti i restanti pazienti che hanno ancora bisogno di ospedalizzazione prevedendo, ovviamente, appositi percorsi dedicati in entrata ed uscita» hanno aggiunto i referenti del Pd biscegliese.

«Se si attuassero tutte queste misure tra l'altro già indicate nella direttiva del Dipartimento salute si potrebbe tranquillamente riattivare tutta la regolare attività ospedaliera sospesa da marzo scorso» hanno aggiunto.

Per il Partito Democratico di Bisceglie «è inopportuno mantenere ancora bloccato un intero ospedale con circa 160 posti letto con un punto nascite e con ben tre nuove e attrezzate sale operatorie per un numero limitato di pazienti Covid. La Bat è stata la Provincia più penalizzata della Regione Puglia in rapporto abitanti/posti letto.
In queste ultime settimane si sta verificando che molti pazienti residenti nella nostra Provincia, purtroppo da molte altre patologie "non Covid" che necessitano di un posto letto, sono costretti dopo lunghe attese nei pronti soccorsi della Bat a ricoverarsi in ospedali di altri territori.
Oggi l'obiettivo principale della Regione deve essere evitare una nuova emergenza sanitaria che riguarda tutta l'attività routinaria drasticamente interrotta ormai dal 9 marzo scorso per fronteggiare l'emergenza Coronavirus».

Questione importantissima è quella riguardante la nota di protocollo n° 28273 del 07/05/2020 con la quale la direzione strategica dell'Asl Bt ha definito la nuova pianificazione aziendale del fabbisogno del personale medico, infermieristico e di supporto.

«Dalla sua lettura emergono ancora una volta dati che in maniera non giustificata, se non da calcoli di pura finanza, penalizzano le professionalità e le dotazioni organiche del presidio biscegliese. Il depauperamento del personale sarà il preludio di un percorso che conduca alla declamazione del "De profundis" per questa struttura. Tutto ciò in barba alla costante professionalità e all'impegno di tutto il personale medico e paramedico che, nel recente passato, ha raggiunto risultati di produttività in progressiva ascesa ottenuti nonostante il cronico sottodimensionamento del personale, riconosciuti dagli organismi regionali» hanno rimarcato gli esponenti del Pd.

«L'organico assegnato è stabilito in soli 6 dirigenti medici, in decremento rispetto al precedente piano che prevedeva la presenza di un dirigente di struttura complessa» hanno evidenziato.

Secondo quanto sostenuto dal Partito Democratico «nell'immediato andrebbe prevista all'interno della Bat e in particolar modo nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie una struttura indipendente dal resto dei reparti che possa operare in caso di emergenza, vuoi per il riacutizzarsi di questa epidemia vuoi in caso di nuovi nefasti eventi. Invitiamo le istituzioni preposte, in particolare la Regione Puglia, a essere lungimiranti, ad adoperarsi per realizzare al più presto il già previsto grande ospedale del nordbarese individuato tra Bisceglie e Molfetta. Così si riconoscerà appieno, finalmente, il diritto alla salute ai cittadini di un vasto comprensorio costituito dalle città di Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Bitonto, Ruvo, Terlizzi, Corato e Trani.
Il Partito Democratico di Bisceglie sarà al fianco di questa iniziativa e si farà portavoce a tutti i livelli istituzionali per raggiungere questo importante obiettivo che sicuramente porterà benessere a tutto il comprensorio, alla città di Bisceglie e alle future generazioni».