Ospedale nord barese, Ciliento: «Percorso più certo»
Il consigliere regionale fa il punto sulla sanità pugliese
mercoledì 29 marzo 2023
«A seguito dell'ultima delibera approvata in giunta, l'ospedale del nord barese che sorgerà a Bisceglie ha un percorso sempre più certo per la sua nascita» è il commento del consigliere regionale Debora Ciliento, che ha fatto il punto sulla situazione della sanità pugliese.
«Il problema delle liste d'attesa non riguarda soltanto la nostra Regione, ma purtroppo tutta l'Italia. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato la delibera "Linee guida per il recupero delle liste di attesa", chiedendo alle singole Asl di presentare un piano per ogni territorio per far rientrare l'emergenza e offrire ai cittadini maggiori prestazioni. Oltre a questa soluzione, ritengo che si possano alleggerire le liste d'attesa dando più strumenti ai medici di base, rafforzando i Cpt, potenziando i Pta tra cui quello di Trani che rappresenta una vera sperimentazione all'avanguardia per tutta la Puglia. Per la diagnostica con le grandi macchine è necessario pensare di poter coinvolgere maggiormente i centri privati» ha dichiarato. L'esponente del Partito democratico ha aggiunto: «Per evitare che i nostri medici vadano via dal nostro territorio, bisogna rendere più attrattiva la nostra sanità trovando i giusti compromessi nei tavoli tecnici. Serve andare incontro alle esigenze dei medici e offrire loro strumenti affinché possano lavorare in condizioni di sicurezza».
Sulla sicurezza nei presidi: «Spesso, non c'è una chiara comunicazione tra struttura ospedaliera e le famiglie dei pazienti. Questo causa ansia e paura che può sfociare in atti di violenza. Condannando fermamente la violenza come strumento risolutore dei problemi, non credo che questa situazione possa essere risolta solo con l'utilizzo delle forze dell'ordine che sono certamente un deterrente; questo non basta. Ai medici e al personale sanitario devono essere affiancati professionisti addetti al rapporto con le famiglie: penso, ad esempio, a figure di mediazione tra cui gli educatori che possono rappresentare il ponte del dialogo tra ospedale, pazienti e famiglie».
Ciliento si è espressa anche sull'intero sistema sanitario della provincia, parlando del nuovo ospedale che dovrebbe essere realizzato in Andria: «Non rappresenterà soltanto un punto di riferimento per la città federiciana, ma per tutta la Bat. Il nostro territorio, che vive una situazione di carenza di posti letto, per superare queste difficoltà deve pensare ad una sanità in ottica complessiva per tutti gli abitanti dei 10 comuni. Oltre a risolvere l'improcrastinabile problema dell'inadeguatezza dell'attuale sede, bisogna guardarlo nell'ottica di un progetto sanitario unitario che dà una risposta concreta all'emergenza-urgenza dell'intera provincia e che permette di avere un ospedale di un livello superiore sul territorio. Anche l'ospedale di Barletta certamente va sempre più rivalutato per offrire servizi all'avanguardia soprattutto in ambito oncologico».
«Fiore all'occhiello per questo territorio devono essere, ed in parte lo sono già, i due Pta di Canosa di Puglia e Trani, che sono un importante punto di riferimento per l'abbattimento delle liste d'attesa. Accanto a tutto questo ci sarà la nascita di ospedali e case di comunità necessarie per una sanità di prossimità sempre più vicina alle persone che mira sempre più alla deospedalizzazione in modo da poter curare i propri parenti in casa sentendo l'affetto dei familiari» ha concluso.
«Il problema delle liste d'attesa non riguarda soltanto la nostra Regione, ma purtroppo tutta l'Italia. Nei giorni scorsi la giunta ha approvato la delibera "Linee guida per il recupero delle liste di attesa", chiedendo alle singole Asl di presentare un piano per ogni territorio per far rientrare l'emergenza e offrire ai cittadini maggiori prestazioni. Oltre a questa soluzione, ritengo che si possano alleggerire le liste d'attesa dando più strumenti ai medici di base, rafforzando i Cpt, potenziando i Pta tra cui quello di Trani che rappresenta una vera sperimentazione all'avanguardia per tutta la Puglia. Per la diagnostica con le grandi macchine è necessario pensare di poter coinvolgere maggiormente i centri privati» ha dichiarato. L'esponente del Partito democratico ha aggiunto: «Per evitare che i nostri medici vadano via dal nostro territorio, bisogna rendere più attrattiva la nostra sanità trovando i giusti compromessi nei tavoli tecnici. Serve andare incontro alle esigenze dei medici e offrire loro strumenti affinché possano lavorare in condizioni di sicurezza».
Sulla sicurezza nei presidi: «Spesso, non c'è una chiara comunicazione tra struttura ospedaliera e le famiglie dei pazienti. Questo causa ansia e paura che può sfociare in atti di violenza. Condannando fermamente la violenza come strumento risolutore dei problemi, non credo che questa situazione possa essere risolta solo con l'utilizzo delle forze dell'ordine che sono certamente un deterrente; questo non basta. Ai medici e al personale sanitario devono essere affiancati professionisti addetti al rapporto con le famiglie: penso, ad esempio, a figure di mediazione tra cui gli educatori che possono rappresentare il ponte del dialogo tra ospedale, pazienti e famiglie».
Ciliento si è espressa anche sull'intero sistema sanitario della provincia, parlando del nuovo ospedale che dovrebbe essere realizzato in Andria: «Non rappresenterà soltanto un punto di riferimento per la città federiciana, ma per tutta la Bat. Il nostro territorio, che vive una situazione di carenza di posti letto, per superare queste difficoltà deve pensare ad una sanità in ottica complessiva per tutti gli abitanti dei 10 comuni. Oltre a risolvere l'improcrastinabile problema dell'inadeguatezza dell'attuale sede, bisogna guardarlo nell'ottica di un progetto sanitario unitario che dà una risposta concreta all'emergenza-urgenza dell'intera provincia e che permette di avere un ospedale di un livello superiore sul territorio. Anche l'ospedale di Barletta certamente va sempre più rivalutato per offrire servizi all'avanguardia soprattutto in ambito oncologico».
«Fiore all'occhiello per questo territorio devono essere, ed in parte lo sono già, i due Pta di Canosa di Puglia e Trani, che sono un importante punto di riferimento per l'abbattimento delle liste d'attesa. Accanto a tutto questo ci sarà la nascita di ospedali e case di comunità necessarie per una sanità di prossimità sempre più vicina alle persone che mira sempre più alla deospedalizzazione in modo da poter curare i propri parenti in casa sentendo l'affetto dei familiari» ha concluso.