Palazzo San Domenico si illumina di giallo per Patrick Zaki

Il Sindaco Angarano: «Bisceglie sarà sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani»

lunedì 8 febbraio 2021
Il Comune ha aderito alla campagna nazionale di Amnesty International, su proposta dalla sezione di Bisceglie, per chiedere la liberazione di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna imprigionato in Egitto per aver espresso opinioni politiche sui social network, e per la causa Palazzo San Domenico è stato illuminato di giallo.

Lunedì 8 febbraio, infatti, ricorre il triste anniversario dell'incarcerazione di Patrick dopo l'arresto avvenuto il giorno precedente all'aeroporto del Cairo, al ritorno nel suo Paese per una breve vacanza con la sua famiglia prima della ripresa degli studi in Italia. Secondo le denunce di attivisti e legali, Patrick è stato torturato durante l'interrogatorio su questioni legate al suo lavoro e al suo attivismo per i diritti Lgbt. È accusato di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, gestione di un account social che punta a minare la sicurezza pubblica. La sua custodia cautelare è stata rinnovata svariate volte, l'ultima delle quali per 45 giorni il 2 febbraio scorso.

«Abbiamo subito sposato la proposta di Amnesty International perché crediamo fortemente nei principi della libertà di manifestazione del proprio pensiero, della democrazia e dello Stato di diritto. Bisceglie sarà sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani. Colorando di giallo palazzo San Domenico vogliamo far sentire la nostra voce unendoci all'appello di rilascio immediato di Patrick Zaki. Un ringraziamento al Gruppo Giovani 063 Amnesty International di Bisceglie e alla responsabile Alessandra Salerno per averci coinvolto nell'iniziativa. In questi giorni, proprio come era successo allo studente dell'Università di Bologna un anno fa, un altro studente egiziano che frequenta un master in un'università di Vienna è stato arrestato al suo rientro in Egitto per vacanza. E non dimentichiamoci quello che è accaduto a Giulio Regeni, per il quale continuiamo a chiedere verità e giustizia» ha sottolineato il Sindaco Angelantonio Angarano.