Palio della quercia, le squadre protagoniste: Santa Caterina
Le dichiarazioni del vice capitano Domenico Valente e di don Pasquale Bovio
venerdì 2 agosto 2019
12.20
Mancano solo sette giorni ad uno degli eventi più entusiasmanti ed attesi dalla comunità biscegliese. Negli ultimi anni il Palio della quercia ha coinvolto un numero sempre più vasto di cittadini, catalizzando quindi l'attenzione sugli obiettivi fondamentali del progetto: essere tutti amici e sentirsi uniti anche se si abita in zone diverse.
Tra le sette protagoniste della kermesse che si terrà il 9 agosto vi è anche quest'anno la Parrocchia di Santa Caterina seguita da padre Pasquale Bovio che ha dichiarato: «Sulla condivisione e l'unione ci sentiamo abbastanza allenati in comunità e per questo abbiamo voluto sostenere gli amici dell'Associazione Schara che ogni anno aggregano giovani e adulti di Bisceglie per commemorare i santi martiri nostri patroni, attraverso la loro lodevole iniziativa».
ll simbolo che contraddistingue il quartiere si rifà ovviamente alla figura di Santa Caterina da Siena, la quale è raffigurata più volte con un giglio tra le mani. «Per questo motivo» ha affermato don Pasquale «il giglio è stato scelto come segno di riconoscimento per la comunità di Santa Caterina ed esso da sempre rappresenta purezza e fierezza d'animo, gli stessi valori che la squadra tenterà di incarnare durante il Palio della Quercia affinché rappresenti al meglio la comunità a cui appartiene».
Alle sue parole sono seguite quelle di Domenico Valente, vicecapitano della squadra parrocchiale in piena sintonia con quanto riferito da Don Bovio.
Perché partecipate al Palio della quercia?
«Partecipiamo al Palio della Quercia perché lo riteniamo un valido momento aggregativo per l'intera città in occasione della festa dei Santi Patroni Mauro, Sergio e Pantaleone, con una particolare incidenza positiva sulla fascia giovanile della Città».
Quali colori avete scelto e perché?
«I colori che contraddistinguono il quartiere della Cittadella sono il bianco e il verde, legati alla figura di Santa Caterina da Siena, titolare della nostra Comunità Parrocchiale. Come tutti sappiamo il verde è il colore della speranza e per noi Santa Caterina è un segno di speranza per il suo grande impegno che ha cambiato la società del suo tempo e la Chiesa che l'ha eletta a Dottore, Patrona d'Italia e copatrona d'Europa. La speranza che Caterina ci indica nasce dalla conformazione della sua vita alla Croce di Gesù. È una speranza che cambia il modo di interpretare la realtà del nostro vissuto e lo indirizza verso la dimensione metastorica rappresentata dal colore bianco, richiamo al candore e alla pienezza di vita nel Cielo. I colori riprendono il motivo pittorico dell'ultima opera d'arte realizzata sulla parete dell'altare».
Come avete formato la vostra squadra?
«La squadra è stata formata coinvolgendo gli animatori dell'oratorio estivo, il gruppo giovani della comunità e alcuni ragazzi scelti tra i gruppi di catechismo insieme a qualche loro genitore».
In quale prova pensate di essere al top?
«La prova nella quale pensiamo di essere al top è gareggiare nell'intessere rapporti di amicizia con gli altri partecipanti. Più che le gare atletiche ci interessa diventare strumenti di comunicazione e comunione».
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
«Credo che la gara appartenga a tutta la città e hanno già vinto tutti i quartieri che si sono messi in gioco per abbattere confini di tipo campanilistico e socio-culturale. Poi si sa; qualcuno porterà il trofeo a casa e noi ci auguriamo che il quartiere vincitore rappresenti quest'anno la comunità cittadina in merito ai valori di lealtà ed amicizia».
Quali addobbi verranno preparati nel vostro quartiere?
«Per l'addobbo i ragazzi stanno tirando dal loro ingegno varie idee che vestiranno la Cittadella di bianco e verde, ma non posso anticiparvi niente. Venite a visitare il quartiere dal giorno 7 e saremo felici se il nostro impegno sarà stato di vostro gradimento».
Tra le sette protagoniste della kermesse che si terrà il 9 agosto vi è anche quest'anno la Parrocchia di Santa Caterina seguita da padre Pasquale Bovio che ha dichiarato: «Sulla condivisione e l'unione ci sentiamo abbastanza allenati in comunità e per questo abbiamo voluto sostenere gli amici dell'Associazione Schara che ogni anno aggregano giovani e adulti di Bisceglie per commemorare i santi martiri nostri patroni, attraverso la loro lodevole iniziativa».
ll simbolo che contraddistingue il quartiere si rifà ovviamente alla figura di Santa Caterina da Siena, la quale è raffigurata più volte con un giglio tra le mani. «Per questo motivo» ha affermato don Pasquale «il giglio è stato scelto come segno di riconoscimento per la comunità di Santa Caterina ed esso da sempre rappresenta purezza e fierezza d'animo, gli stessi valori che la squadra tenterà di incarnare durante il Palio della Quercia affinché rappresenti al meglio la comunità a cui appartiene».
Alle sue parole sono seguite quelle di Domenico Valente, vicecapitano della squadra parrocchiale in piena sintonia con quanto riferito da Don Bovio.
Perché partecipate al Palio della quercia?
«Partecipiamo al Palio della Quercia perché lo riteniamo un valido momento aggregativo per l'intera città in occasione della festa dei Santi Patroni Mauro, Sergio e Pantaleone, con una particolare incidenza positiva sulla fascia giovanile della Città».
Quali colori avete scelto e perché?
«I colori che contraddistinguono il quartiere della Cittadella sono il bianco e il verde, legati alla figura di Santa Caterina da Siena, titolare della nostra Comunità Parrocchiale. Come tutti sappiamo il verde è il colore della speranza e per noi Santa Caterina è un segno di speranza per il suo grande impegno che ha cambiato la società del suo tempo e la Chiesa che l'ha eletta a Dottore, Patrona d'Italia e copatrona d'Europa. La speranza che Caterina ci indica nasce dalla conformazione della sua vita alla Croce di Gesù. È una speranza che cambia il modo di interpretare la realtà del nostro vissuto e lo indirizza verso la dimensione metastorica rappresentata dal colore bianco, richiamo al candore e alla pienezza di vita nel Cielo. I colori riprendono il motivo pittorico dell'ultima opera d'arte realizzata sulla parete dell'altare».
Come avete formato la vostra squadra?
«La squadra è stata formata coinvolgendo gli animatori dell'oratorio estivo, il gruppo giovani della comunità e alcuni ragazzi scelti tra i gruppi di catechismo insieme a qualche loro genitore».
In quale prova pensate di essere al top?
«La prova nella quale pensiamo di essere al top è gareggiare nell'intessere rapporti di amicizia con gli altri partecipanti. Più che le gare atletiche ci interessa diventare strumenti di comunicazione e comunione».
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
«Credo che la gara appartenga a tutta la città e hanno già vinto tutti i quartieri che si sono messi in gioco per abbattere confini di tipo campanilistico e socio-culturale. Poi si sa; qualcuno porterà il trofeo a casa e noi ci auguriamo che il quartiere vincitore rappresenti quest'anno la comunità cittadina in merito ai valori di lealtà ed amicizia».
Quali addobbi verranno preparati nel vostro quartiere?
«Per l'addobbo i ragazzi stanno tirando dal loro ingegno varie idee che vestiranno la Cittadella di bianco e verde, ma non posso anticiparvi niente. Venite a visitare il quartiere dal giorno 7 e saremo felici se il nostro impegno sarà stato di vostro gradimento».