Palio della Quercia, le squadre protagoniste: San Lorenzo
Le dichiarazioni del vicecapitano Alessandro Terrone e di don Ferdinando Cascella
lunedì 5 agosto 2019
18.54
Anche San Lorenzo è una delle sette parrocchie partecipanti alla quinta edizione del Palio della Quercia, promosso e organizzato dall'associazione Schàra onlus, in programma venerdì 9 agosto. Nella scorsa edizione la parrocchia ha conquistato il riconoscimento per l'allestimento più suggestivo del quartiere e della chiesa. Simbolo di San Lorenzo è il Calvario, luogo di partenza e arrivo della manifestazione.
Don Ferdinando Cascella ha espresso il suo parere positivo all'evento: «Grazie all'associazione Schàra la tradizione del Palio è stata ripresa e recuperata. Io sono convinto che è un espediente per metterci in rete non soltanto come parrocchia ma anche come comunità cittadina. Non è una gara finalizzata alla vittoria perché tradiremo lo spirito della chiesa. Non siamo chiamati a competere tra di noi ma a raggiungere un obiettivo specifico che è metterci in comunione tutti insieme».
Molto d'accordo con le parole di don Ferdinando il vicecapitano di San Lorenzo Alessandro Terrone.
Perché partecipate al Palio della Quercia?
Abbiamo sempre aderito all'iniziativa anche per la voglia dei giovani del nostro quartiere, che hanno voluto fortemente partecipare ogni anno. Sarà una giornata all'insegna dello sport, della cultura e del divertimento ma anche della comunione e della sana competizione tra le sette parrocchie.
Qual è la ragione dei vostri colori?
I nostri colori, dalla prima edizione, sono il giallo, legato a San Giuseppe, e il rosso che contraddistingue San Lorenzo. Ormai siamo molto legati a questi colori e continueremo a portarli avanti anche nelle prossime edizioni.
Come avete formato la vostra squadra?
La squadra si è composta da sé con le richieste di molti ragazzi del quartiere. A loro abbiamo deciso di aggiungere alcuni componenti che avevano gareggiato negli scorsi anni.
Qual è la prova sportiva in cui pensate di essere al top?
Siamo molto competitivi nelle fasi iniziali di gara col ciclismo e il nuoto, dove cercheremo di fare la differenza. Non siamo da meno nelle ultime discipline della competizione. Ogni partecipante darà il tutto per tutto per contribuire al risultato finale.
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
Non neghiamo che una delle candidate alla vittoria finale sia Santa Maria di Costantinopoli. Dopo il successo nella prima edizione del Palio, loro hanno trionfato ben tre volto consecutive e in quelle tre circostanze noi abbiamo ottenuto tre secondi posti. Ormai si è creata una sana rivalità tra le due parrocchie e penso che saranno nuovamente San Lorenzo e Costantinopoli a contendersi la vittoria. Non sappiamo invece il valore delle new entry San Silvestro e San Pietro, che ci preoccupano un po'.
Cosa state preparando per l'addobbo del quartiere?
Per l'addobbo abbiamo pensato di realizzare delle stoffe in rappresentanza dei nostri colori giallorossi. In questi ultimi giorni termineremo la creazione col contributo e l'aiuto della gente del nostro quartiere.
Don Ferdinando Cascella ha espresso il suo parere positivo all'evento: «Grazie all'associazione Schàra la tradizione del Palio è stata ripresa e recuperata. Io sono convinto che è un espediente per metterci in rete non soltanto come parrocchia ma anche come comunità cittadina. Non è una gara finalizzata alla vittoria perché tradiremo lo spirito della chiesa. Non siamo chiamati a competere tra di noi ma a raggiungere un obiettivo specifico che è metterci in comunione tutti insieme».
Molto d'accordo con le parole di don Ferdinando il vicecapitano di San Lorenzo Alessandro Terrone.
Perché partecipate al Palio della Quercia?
Abbiamo sempre aderito all'iniziativa anche per la voglia dei giovani del nostro quartiere, che hanno voluto fortemente partecipare ogni anno. Sarà una giornata all'insegna dello sport, della cultura e del divertimento ma anche della comunione e della sana competizione tra le sette parrocchie.
Qual è la ragione dei vostri colori?
I nostri colori, dalla prima edizione, sono il giallo, legato a San Giuseppe, e il rosso che contraddistingue San Lorenzo. Ormai siamo molto legati a questi colori e continueremo a portarli avanti anche nelle prossime edizioni.
Come avete formato la vostra squadra?
La squadra si è composta da sé con le richieste di molti ragazzi del quartiere. A loro abbiamo deciso di aggiungere alcuni componenti che avevano gareggiato negli scorsi anni.
Qual è la prova sportiva in cui pensate di essere al top?
Siamo molto competitivi nelle fasi iniziali di gara col ciclismo e il nuoto, dove cercheremo di fare la differenza. Non siamo da meno nelle ultime discipline della competizione. Ogni partecipante darà il tutto per tutto per contribuire al risultato finale.
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
Non neghiamo che una delle candidate alla vittoria finale sia Santa Maria di Costantinopoli. Dopo il successo nella prima edizione del Palio, loro hanno trionfato ben tre volto consecutive e in quelle tre circostanze noi abbiamo ottenuto tre secondi posti. Ormai si è creata una sana rivalità tra le due parrocchie e penso che saranno nuovamente San Lorenzo e Costantinopoli a contendersi la vittoria. Non sappiamo invece il valore delle new entry San Silvestro e San Pietro, che ci preoccupano un po'.
Cosa state preparando per l'addobbo del quartiere?
Per l'addobbo abbiamo pensato di realizzare delle stoffe in rappresentanza dei nostri colori giallorossi. In questi ultimi giorni termineremo la creazione col contributo e l'aiuto della gente del nostro quartiere.