Palio della Quercia, le squadre protagoniste: Santa Maria di Costantinopoli
Le dichiarazioni di don Giuseppe Rizzo e del vicecapitano Domenico Valente
domenica 4 agosto 2019
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Manca poco al tanto atteso giorno del Palio della Quercia, organizzato dall'associazione Schàra onlus. Alla quinta edizione di quest'anno parteciperà anche la parrocchia di Santa Maria Madre di Costantinopoli, reduce da tre vittorie consecutive.
Il parroco don Giuseppe Rizzi ha subito accolto l'iniziativa: «Ogni occasione in cui più persone - e in questo caso più comunità parrocchiali - hanno la possibilità di stare insieme e di interagire tra loro si trasforma in ricchezza, che è a favore delle stesse comunità» ha commentato. «Scoprire che altri vivono l'esperienza dell'amicizia e della conoscenza fa del Palio della Quercia un'occasione da non perdere. A me piace che si partecipi al Palio della Quercia perché la comunità cristiana è paragonabile a un porto di mare con persone che hanno alle spalle percorsi differenti e un evento di questo tipo avvicina, attraverso l'amicizia e lo sport, gente che sembrerebbe lontana e di generazioni diverse».
Le aspettative del team nelle parole del vicecapitano Domenico Valente.
Perché partecipate al Palio della Quercia?
«Perché è una cosa in cui crediamo, al tal punto di vincere nelle passate edizioni ma soprattutto ci ha portato a creare nuove amicizie con ragazzi di altre parrocchie».
Quali colori avete scelto e perché?
«Il colore che contrassegna la parrocchia di Costantinopoli è l'arancione che è un colore caldo e rappresenta il calore della nostra comunità e del nostro tifo, ma è anche secondario, unione di due colori primari come il rosso, colore della passione e del tifo, e il giallo, che rappresenta la luce e la gioia che proviamo nel partecipare a queste attività».
Come avete formato la vostra squadra?
«I ragazzi che la compongono hanno a che fare tutti con la parrocchia, chi in maniera più attiva chi meno, pur se ciascuno dà sempre il suo contributo».
In quale prova pensate di essere al top?
«Crediamo di avere una squadra competitiva quasi in tutte le prove. Ci sentiamo forti nelle gare di corsa che concludono il Palio».
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
«Noi veniamo da tre vittorie e abbiamo addosso una grossa pressione ma è anche vero che ci sono squadre ambiziose anche tra le debuttanti, come San Silvestro. Non possiamo dare niente per scontato: potrei sbilanciarmi su San Lorenzo, che negli scorsi anni ci ha dato filo da torcere... ma occhio alle sorprese».
Quali addobbi saranno preparati nel vostro quartiere?
«Striscioni, cartelloni e ci sarà anche dell'altro. Addobberemo sicuramente gli spazi parrocchiali come il campetto e le strade adiacenti la chiesa».
Il parroco don Giuseppe Rizzi ha subito accolto l'iniziativa: «Ogni occasione in cui più persone - e in questo caso più comunità parrocchiali - hanno la possibilità di stare insieme e di interagire tra loro si trasforma in ricchezza, che è a favore delle stesse comunità» ha commentato. «Scoprire che altri vivono l'esperienza dell'amicizia e della conoscenza fa del Palio della Quercia un'occasione da non perdere. A me piace che si partecipi al Palio della Quercia perché la comunità cristiana è paragonabile a un porto di mare con persone che hanno alle spalle percorsi differenti e un evento di questo tipo avvicina, attraverso l'amicizia e lo sport, gente che sembrerebbe lontana e di generazioni diverse».
Le aspettative del team nelle parole del vicecapitano Domenico Valente.
Perché partecipate al Palio della Quercia?
«Perché è una cosa in cui crediamo, al tal punto di vincere nelle passate edizioni ma soprattutto ci ha portato a creare nuove amicizie con ragazzi di altre parrocchie».
Quali colori avete scelto e perché?
«Il colore che contrassegna la parrocchia di Costantinopoli è l'arancione che è un colore caldo e rappresenta il calore della nostra comunità e del nostro tifo, ma è anche secondario, unione di due colori primari come il rosso, colore della passione e del tifo, e il giallo, che rappresenta la luce e la gioia che proviamo nel partecipare a queste attività».
Come avete formato la vostra squadra?
«I ragazzi che la compongono hanno a che fare tutti con la parrocchia, chi in maniera più attiva chi meno, pur se ciascuno dà sempre il suo contributo».
In quale prova pensate di essere al top?
«Crediamo di avere una squadra competitiva quasi in tutte le prove. Ci sentiamo forti nelle gare di corsa che concludono il Palio».
Quale quartiere pensate possa vincere la gara?
«Noi veniamo da tre vittorie e abbiamo addosso una grossa pressione ma è anche vero che ci sono squadre ambiziose anche tra le debuttanti, come San Silvestro. Non possiamo dare niente per scontato: potrei sbilanciarmi su San Lorenzo, che negli scorsi anni ci ha dato filo da torcere... ma occhio alle sorprese».
Quali addobbi saranno preparati nel vostro quartiere?
«Striscioni, cartelloni e ci sarà anche dell'altro. Addobberemo sicuramente gli spazi parrocchiali come il campetto e le strade adiacenti la chiesa».