Papa Francesco insignisce con l’onoreficenza pontificia Pasquale Padovano, unico sopravvissuto della tragedia di Linate
La cerimonia si è svolta sabato nella cappella privata dell’arcivescovado di Milano
lunedì 13 marzo 2017
19.18
Pasquale Padovano, unico sopravvissuto del disastro aereo di Linate del 2001, è stato insignito sabato 11 marzo dell'Onorificenza pontificia dell'Ordine di San Gregorio Magno.
A volerlo, Papa Francesco in persona, che il biscegliese naturalizzato milanese aveva incontrato con la moglie Teresa e la figlia Anna lo scorso settembre, suscitando nel pontefice commozione e sincero apprezzamento per il suo attaccamento alla vita. Papa Francesco, ascoltata la sua storia, in quell'occasione gli chiese un'unica cosa: «Prega per me, tu che sai».
La cerimonia di conferimento si è svolta nella cappella privata dell'arcivescovado di Milano, – ospiti consentiti appena 30 – dove il cardinale Angelo Scola, malcelando un filo di emozione, ha manifestato la riconoscenza della Chiesa a Padovano, per l'opera di testimonianza che da anni porta avanti nelle scuole e nei conventi, insegnando che non esiste sofferenza fisica che valga la rinuncia alla lotta per la vita.
Arso vivo nell'hangar dei bagagli mentre un aereo penetrava l'edificio, Pasquale Padovano ha subito 104 interventi chirurgici al termine di cinque mesi di coma profondo. Tutte le mattine si sottopone a fisioterapia solo per poter muovere gli arti. Ma, credendosi un miracolato, ha saputo fare della sofferenza un'arma di speranza. E questo insegna ai giovani e a chi intende farsi scivolare i giorni sulla pelle senza fare nulla per meritarseli.
A Padovano sono giunti in forma scritta gli auguri del sindaco di Milano Sala e del primo cittadino di Bisceglie Francesco Spina, che ha sposato definitivamente la battaglia del concittadino a Milano quando, nel 2015, ha inaugurato "Largo 8 ottobre per non dimenticare" assegnando alla memoria storica un tratto della passeggiata sulla litoranea di Ponente.
A volerlo, Papa Francesco in persona, che il biscegliese naturalizzato milanese aveva incontrato con la moglie Teresa e la figlia Anna lo scorso settembre, suscitando nel pontefice commozione e sincero apprezzamento per il suo attaccamento alla vita. Papa Francesco, ascoltata la sua storia, in quell'occasione gli chiese un'unica cosa: «Prega per me, tu che sai».
La cerimonia di conferimento si è svolta nella cappella privata dell'arcivescovado di Milano, – ospiti consentiti appena 30 – dove il cardinale Angelo Scola, malcelando un filo di emozione, ha manifestato la riconoscenza della Chiesa a Padovano, per l'opera di testimonianza che da anni porta avanti nelle scuole e nei conventi, insegnando che non esiste sofferenza fisica che valga la rinuncia alla lotta per la vita.
Arso vivo nell'hangar dei bagagli mentre un aereo penetrava l'edificio, Pasquale Padovano ha subito 104 interventi chirurgici al termine di cinque mesi di coma profondo. Tutte le mattine si sottopone a fisioterapia solo per poter muovere gli arti. Ma, credendosi un miracolato, ha saputo fare della sofferenza un'arma di speranza. E questo insegna ai giovani e a chi intende farsi scivolare i giorni sulla pelle senza fare nulla per meritarseli.
A Padovano sono giunti in forma scritta gli auguri del sindaco di Milano Sala e del primo cittadino di Bisceglie Francesco Spina, che ha sposato definitivamente la battaglia del concittadino a Milano quando, nel 2015, ha inaugurato "Largo 8 ottobre per non dimenticare" assegnando alla memoria storica un tratto della passeggiata sulla litoranea di Ponente.