Parità di genere, Laura Boldrini fa tappa alle Vecchie Segherie Mastrototaro
Appuntamento sabato 14 maggio
mercoledì 11 maggio 2022
Il contrasto alla violenza fisica e psicologica sulle donne, la promozione della parità di genere, la lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni. Sono i temi al centro della presentazione del libro "Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne" di Laura Boldrini: la deputata marchigiana, già presidente della Camera, sarà ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie sabato 14 maggio alle ore 19. Con l'autrice dialogherà Luciano Lopopolo, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità del Comune e presidente nazionale Arcigay.
«Finché continueremo a dire che il trattamento riservato alle donne è normale, perché è sempre stato così, vivremo in un paese arretrato e ipocrita, in cui le prese di posizione contro i divari di genere rimarranno solo scaramucce di facciata, buone per sistemarsi la coscienza ma destinate a non incidere, a non cambiare davvero le cose» si legge nella presentazione del libro, edito da Chiarelettere, che Boldrini ha voluto dedicare a una grande battaglia di civiltà, mettendo in fila fatti, testimonianze, storie che fotografano un modello patriarcale duro a morire.
La trama: «Un libro che fa riflettere sulle discriminazioni e i pregiudizi di tutti i giorni, in ogni ambito della nostra società. La parità tra uomini e donne in Italia si riassume nel motto 'tutto cambia perché nulla cambi'. Nonostante alcuni traguardi sulla carta, le leggi, i diritti riconosciuti e l'impegno di militanti e associazioni femministe, troppo spesso mogli, compagne, amiche, colleghe continuano a restare gregarie, subalterne, ininfluenti. E questo non è normale. La donna che sovverte lo schema è invisa, considerata una persona 'strana' e un po' esaltata. Intanto il sessismo, l'intimidazione, la derisione, l'esclusione, l'odio misogino imperversano, con un unico fine: sminuire e controllare le donne per mantenere il potere maschile. La consapevolezza che tutto questo non è e non deve essere normale è l'unica strada per porre fine a un modello culturale che genera una vera emergenza sociale. Il mondo non può continuare a girare tutto intorno agli uomini, è arrivato il momento di dire basta. Questo libro rappresenta un antidoto alla rassegnazione, propone soluzioni ed esorta le donne a mollare gli ormeggi».
«Finché continueremo a dire che il trattamento riservato alle donne è normale, perché è sempre stato così, vivremo in un paese arretrato e ipocrita, in cui le prese di posizione contro i divari di genere rimarranno solo scaramucce di facciata, buone per sistemarsi la coscienza ma destinate a non incidere, a non cambiare davvero le cose» si legge nella presentazione del libro, edito da Chiarelettere, che Boldrini ha voluto dedicare a una grande battaglia di civiltà, mettendo in fila fatti, testimonianze, storie che fotografano un modello patriarcale duro a morire.
La trama: «Un libro che fa riflettere sulle discriminazioni e i pregiudizi di tutti i giorni, in ogni ambito della nostra società. La parità tra uomini e donne in Italia si riassume nel motto 'tutto cambia perché nulla cambi'. Nonostante alcuni traguardi sulla carta, le leggi, i diritti riconosciuti e l'impegno di militanti e associazioni femministe, troppo spesso mogli, compagne, amiche, colleghe continuano a restare gregarie, subalterne, ininfluenti. E questo non è normale. La donna che sovverte lo schema è invisa, considerata una persona 'strana' e un po' esaltata. Intanto il sessismo, l'intimidazione, la derisione, l'esclusione, l'odio misogino imperversano, con un unico fine: sminuire e controllare le donne per mantenere il potere maschile. La consapevolezza che tutto questo non è e non deve essere normale è l'unica strada per porre fine a un modello culturale che genera una vera emergenza sociale. Il mondo non può continuare a girare tutto intorno agli uomini, è arrivato il momento di dire basta. Questo libro rappresenta un antidoto alla rassegnazione, propone soluzioni ed esorta le donne a mollare gli ormeggi».