Parte a Bisceglie l’EireneFest, festival del libro per la pace e la non violenza
Già in mattinata alcuni studenti e studentesse del liceo hanno dialogato con gli organizzatori e le organizzatrici dell'evento
sabato 4 maggio 2024
10.30
Avviati ufficialmente i lavori dell'Eirene fest con una cerimonia di inaugurazione. Bisceglie la prima città ad aprire le danze con l'iniziativa su scala locale seguita da Firenze e Valdarno. L'edizione nazionale a Roma, invece, partirà il 31 maggio per terminare il 2 giugno.
In mattinata gli studenti e le studentesse del liceo da Vinci hanno incontrato Antonio Mazzeo, Don Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, Antonella Morga, Gabriella Falcicchio, Michele Lucivero, per una chiacchierata sul tema della nonviolenza intitolata "Dove va la scuola? Percorso di educazione alla pace".
Durante la cerimonia d'apertura svoltasi nella sala della bifora del castello Svevo-Angioino, dopo l'intervento introduttivo di padre Alex Zanotelli sulla nonviolenza le parole del sindaco Angelantonio Angarano sulla crescente indifferenza con cui ormai si assiste inermi a stragi umanitarie. L'invito è alla resistenza e al sostegno alla tenacia delle associazioni.
«I Governi devono tornare ad ascoltare la gente, che protesta, che inonda le piazze e che vuole la pace. La scuola in questo svolge un ruolo fondamentale, nella formazione dello spirito critico. La conoscenza è l'unico strumento che può permetterci di raggiungere la nonviolenza» ha dichiarato.
«Bisogna prendere le distanze dal pensiero che la guerra sia la soluzione dei conflitti. Se siamo in grado di immaginare una umanità che dialoghi attraverso la violenza, possiamo e dobbiamo educarci ad immaginare un'umanità che scelga la strada della nonviolenza» ha aggiunto Monsignor Giovanni Ricchiuti alla conclusione della cerimonia.
Un'occasione di riflessione e di dialogo ma soprattutto un invito all'azione: durante l'evento è stata infatti promossa la raccolta di firme intitolata "Art.4: stop alla tortura e ai trattamenti degradanti alle frontiere d'Europa" volta a richiedere ulteriori garanzie in tema di diritti umani fondamentali per persone migranti e richiedenti asilo tramite l'istituzione di meccanismi di monitoraggio (link alla petizione).
A seguire, la sala della bifora ha ospitato la presentazione della mostra "Le Bandiere della Pace" con un approfondimento a cura di Anpi Bisceglie sul tema "Donne e Resistenza - Dalla guerra alla difesa della Costituzione". Hanno partecipato alla conversazione Silvia Folchi, Presidente dell'Anpi Sezione di Siena e documentarista (da remoto), Giuseppe Chiodo, presidente della Sezione Anpi di Minervino, la presidente di Anpi Bisceglie, Rosalba d' Addato e Lucio Dabbicco, docente dell'Asso Pace di Bari.
«Alla cultura della guerra e alla martellante narrazione bellicistica possiamo rispondere dal basso, insieme, tessendo relazioni e connessioni su altre modalità di convivenza possibili, non violente e disarmate. A Bisceglie è nata così una bella rete di sogni possibili» ha commentato ai microfoni di Viva Rosa Siciliano, organizzatrice dell'Eirene Fest biscegliese assieme a Michele Lucivero, nonché componente dell'associazione Mosaico di Pace.
In mattinata gli studenti e le studentesse del liceo da Vinci hanno incontrato Antonio Mazzeo, Don Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, Antonella Morga, Gabriella Falcicchio, Michele Lucivero, per una chiacchierata sul tema della nonviolenza intitolata "Dove va la scuola? Percorso di educazione alla pace".
Durante la cerimonia d'apertura svoltasi nella sala della bifora del castello Svevo-Angioino, dopo l'intervento introduttivo di padre Alex Zanotelli sulla nonviolenza le parole del sindaco Angelantonio Angarano sulla crescente indifferenza con cui ormai si assiste inermi a stragi umanitarie. L'invito è alla resistenza e al sostegno alla tenacia delle associazioni.
«I Governi devono tornare ad ascoltare la gente, che protesta, che inonda le piazze e che vuole la pace. La scuola in questo svolge un ruolo fondamentale, nella formazione dello spirito critico. La conoscenza è l'unico strumento che può permetterci di raggiungere la nonviolenza» ha dichiarato.
«Bisogna prendere le distanze dal pensiero che la guerra sia la soluzione dei conflitti. Se siamo in grado di immaginare una umanità che dialoghi attraverso la violenza, possiamo e dobbiamo educarci ad immaginare un'umanità che scelga la strada della nonviolenza» ha aggiunto Monsignor Giovanni Ricchiuti alla conclusione della cerimonia.
Un'occasione di riflessione e di dialogo ma soprattutto un invito all'azione: durante l'evento è stata infatti promossa la raccolta di firme intitolata "Art.4: stop alla tortura e ai trattamenti degradanti alle frontiere d'Europa" volta a richiedere ulteriori garanzie in tema di diritti umani fondamentali per persone migranti e richiedenti asilo tramite l'istituzione di meccanismi di monitoraggio (link alla petizione).
A seguire, la sala della bifora ha ospitato la presentazione della mostra "Le Bandiere della Pace" con un approfondimento a cura di Anpi Bisceglie sul tema "Donne e Resistenza - Dalla guerra alla difesa della Costituzione". Hanno partecipato alla conversazione Silvia Folchi, Presidente dell'Anpi Sezione di Siena e documentarista (da remoto), Giuseppe Chiodo, presidente della Sezione Anpi di Minervino, la presidente di Anpi Bisceglie, Rosalba d' Addato e Lucio Dabbicco, docente dell'Asso Pace di Bari.
«Alla cultura della guerra e alla martellante narrazione bellicistica possiamo rispondere dal basso, insieme, tessendo relazioni e connessioni su altre modalità di convivenza possibili, non violente e disarmate. A Bisceglie è nata così una bella rete di sogni possibili» ha commentato ai microfoni di Viva Rosa Siciliano, organizzatrice dell'Eirene Fest biscegliese assieme a Michele Lucivero, nonché componente dell'associazione Mosaico di Pace.