Partito il progetto S.PR.INT.3 promosso dalla prefettura BAT

Il progetto punta a creare una short list mediatori e mediatrici linguistico-culturali e interculturali

venerdì 2 agosto 2024 12.50
È partito lo scorso 1° luglio il progetto S.PR.INT.3 Strategie, PRogrammi innovativi, INTerventi Multistakeholder finanziato a valere sul Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027, che ha come ente capofila la Prefettura di Barletta Andria Trani e quali soggetti partner l'Azienda Sanitaria Locale Bat, il C.P.I.A. Bat "Gino Strada", la Cooperativa Sociale Comunità Oasi2 San Francesco, Etnie APS ETS, il Consorzio di Cooperative Sociali NOVA Onlus e la cooperativa sociale Migrantesliberi.
Il progetto, in continuità con i precedenti S.PR.INT. e S.PR.INT.2, intende rafforzare la governance territoriale in termini di programmazione e gestione di servizi pubblici e amministrativi rivolti a cittadine e cittadini dei Paesi Terzi, consolidare la rete interistituzionale e il sistema delle competenze dei soggetti coinvolti nei processi di inclusione sociale, sanitaria, lavorativa e abitativa, potenziare lo strumento della mediazione interculturale nei servizi territoriali allo scopo di renderli più accessibili e facilitarne la fruizione, e migliorare la capacità di analisi, comprensione e interpretazione dell'evoluzione del fenomeno migratorio, dello sfruttamento lavorativo e del caporalato.
Proprio al fine di potenziare il sistema dei servizi territoriali per l'inclusione sociale, economica e sanitaria dei cittadini dei Paesi Terzi, la Prefettura di Barletta Andria Trani ha pubblicato un Avviso Pubblico per la costituzione di una short list di mediatori e mediatrici linguistico-culturali e interculturali con scadenza il 30.10.2024.

Possono presentare domanda mediatori o mediatrici linguistico-culturali o interculturali, maggiorenni, con cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell'Unione Europea o extraeuropea con regolare titolo di soggiorno, in possesso di qualifica di mediatore/mediatrice interculturale conseguita a seguito di corsi e/o master universitari, corsi regionali, ministeriali o altro titolo equipollente, con idonea esperienza e competenza nell'ambito della mediazione linguistico-culturale e interculturale di almeno due anni. È richiesta una comprovata conoscenza di una o più lingue parlate in Paesi europei e/o extraeuropei, inclusi dialetti e varietà linguistiche, nonché, per i cittadini stranieri, la conoscenza e la padronanza della Lingua Italiana di livello B1 del Quadro Europeo di Riferimento delle Lingue.

Le domande potranno essere presentate entro il 30 ottobre 2024 secondo le modalità descritte nell'Avviso Pubblico per la costituzione di una short list di mediatori e mediatrici linguistico-culturali e interculturali pubblicato sul sito della Prefettura di Barletta Andria Trani www.prefettura.it/barlettaandriatrani.
L'elenco dei mediatori e delle mediatrici linguistico culturali e interculturali risultati in possesso di tutti i requisiti richiesti sarà fruibile da enti pubblici e privati per l'affidamento di incarichi professionali da svolgersi presso i servizi pubblici e del privato sociale del territorio provinciale.
Mediatori e mediatrici saranno di supporto agli operatori dei servizi territoriali al fine di migliorare l'accoglienza, l'orientamento e la presa in carico di utenti con background migratorio.
La Short list di mediatori/mediatrici interculturali sarà a disposizione di enti, aziende e istituzioni interessati ai servizi di mediazione, di accoglienza, di accompagnamento, di orientamento e d'inclusione sociale dei cittadini e delle cittadine di origine straniera.
La Short List fornirà al territorio uno strumento nuovo, utile a promuovere la mediazione interculturale come attività essenziale per rimuovere gli ostacoli culturali che impediscono la comunicazione tra i servizi degli enti e delle istituzioni e l'utenza straniera, per migliorare la qualità e l'adeguamento delle prestazioni offerte, per favorire l'integrazione sociale della popolazione con backgroung migratorio prevenendo situazioni di conflitto e creando una nuova cultura comunicativa.