Patto tra i comuni di Bisceglie, Molfetta e Trani con il GAL: non gestirà più solo i fondi per la pesca e l'agricoltura, ma ne cercherà di nuovi, per tutti i settori

Siglato a Palazzo Tupputi l'atto di delega con cui il gruppo di azione locale diventa una vera e propria agenzia di sviluppo locale

giovedì 21 dicembre 2017 12.18
A cura di Serena Ferrara
Andare oltre il PSR. A dirsi pare poco, ma quello firmato tra il GAL e i comuni di Bisceglie, Molfetta e Trani il 21 dicembre è un protocollo storico.
In primo luogo perché il GAL Ponte Lama, sebbene sia il più giovane tra i 23 gruppi di azione locale pugliesi rifinanziati con fondi europei ha lavorato bene. E lo dimostrano gli oltre 8 milioni di euro del Piano di Sviluppo Rurale che gli sono stati attribuiti per la programmazione 2014/2020, con un secondo posto in graduatoria che non era facile ad ottenersi.

In secondo luogo perché l'impegno gratuito che ha preso nei confronti dei tre comuni va a colmare una lacuna atavica: la difficoltà degli enti locali a dedicare tempo e personale alla ricerca di fondi europei e alla progettazione di interventi che vadano ad intercettare i requisiti di ciascun bando.

«In un primo tempo – ha spiegato il direttore del GAL Ponte Lama Gianni Porcelli – il bando era stato pensato per la sola gestione del FEAMP, il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che il GAL avrebbe gestito avendo assorbito le competenze del GAC Terre di Mare e che già a febbraio darà i suoi primi frutti con due bandi di settore. Quando ho chiesto ai sindaci dei tre comuni di estenderlo a tutti gli altri ambiti, ho ricevuto l'immediato assenso dei comuni. Con questo patto il GAL si candida a diventare un'agenzia di sviluppo locale, ovvero a sostituire quell'organismo intermedio che al momento manca».

La delega al GAL sarà totale, per cui gli uffici di Bisceglie si occuperanno per i tre comuni di ricerca fondi, progettazione, assistenza tecnica, attuazione e monitoraggio, sfruttando il personale interno.
Visibile l'entusiasmo delle istituzioni presenti alla firma del patto: il presidente del GAL Francesco Spina, il vicesindaco Vittorio Fata, il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, l'assessore al bilancio del comune di Trani Luca Lignola, delegato alla firma dal sindaco Amedeo Bottaro e Antonello Scarimbolo, amministratore delegato della società consortile.

«Siamo riusciti a trasformare questo soggetto in una vera e propria agenzia di sviluppo. Con la gestione delle acque reflue che verrà fatta presso il comune di Bisceglie e con questa intuizione, realizziamo quello che l'assessore Di Gioia chiede con la sua proposta di legge regionale sull'utilizzo a 360° delle risorse europee da parte dei GAL».