Paura in piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions, la testimonianza di Mauro Tesoro
Il biscegliese racconta quanto accaduto in quegli istanti convulsi
domenica 4 giugno 2017
9.06
Una prima ricostruzione delle forze dell'ordine ha stabilito il cedimento di una ringhiera poco dopo la rete del 3-1 realizzata da Cristiano Ronaldo. Un boato improvviso, forse a causa dell'esplosione di un petardo, quindi il caos in piazza San Carlo, a Torino, nei pressi dei maxischermi allestiti per consentire a oltre 30 mila persone di seguire insieme la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
La paura ha preso il sopravvento: in tanti hanno cominciato a spingersi, travolgendo le transenne e correndo lungo le strade adiacenti.
«Non pensavamo potesse essere un falso allarme e abbiamo cominciato a correre» ha raccontato il biscegliese Mauro Tesoro, presente in piazza insieme a suo padre Gino. «Abbiamo scoperto soltanto diversi minuti più tardi che non si era verificato alcun attentato. Purtroppo, nella calca, diverse persone si sono fatte male». Il bollettino medico è pesante: sei feriti in codice rosso tra cui un bambino di appena 7 anni in gravi condizioni.
«Ho visto una marea di gente correre di colpo all'impazzata: qualcuno ha urlato "bomba" Molti sono caduti sui vetri delle bottiglie lasciate per terra. Noi siamo tornati rapidamente in albergo» ha aggiunto Tesoro, rassicurando familiari e amici sulle sue condizioni e quelle del padre.
I Carabinieri hanno dovuto presidiare l'area per impedire atti di sciacallaggio, dato che diversi tifosi, nella concitazione della fuga, hanno perso borse e oggetti personali. «Non nascondo di aver avuto tanta paura» ha concluso il giovane modello biscegliese, recentemente insignito del riconoscimento "Giovanni Paolo II".
La paura ha preso il sopravvento: in tanti hanno cominciato a spingersi, travolgendo le transenne e correndo lungo le strade adiacenti.
«Non pensavamo potesse essere un falso allarme e abbiamo cominciato a correre» ha raccontato il biscegliese Mauro Tesoro, presente in piazza insieme a suo padre Gino. «Abbiamo scoperto soltanto diversi minuti più tardi che non si era verificato alcun attentato. Purtroppo, nella calca, diverse persone si sono fatte male». Il bollettino medico è pesante: sei feriti in codice rosso tra cui un bambino di appena 7 anni in gravi condizioni.
«Ho visto una marea di gente correre di colpo all'impazzata: qualcuno ha urlato "bomba" Molti sono caduti sui vetri delle bottiglie lasciate per terra. Noi siamo tornati rapidamente in albergo» ha aggiunto Tesoro, rassicurando familiari e amici sulle sue condizioni e quelle del padre.
I Carabinieri hanno dovuto presidiare l'area per impedire atti di sciacallaggio, dato che diversi tifosi, nella concitazione della fuga, hanno perso borse e oggetti personali. «Non nascondo di aver avuto tanta paura» ha concluso il giovane modello biscegliese, recentemente insignito del riconoscimento "Giovanni Paolo II".