Pd, Boccia: «Bene Letta su congresso. Nuovi orizzonti e fase costituente come nel 2007»
«Sarà necessario fare chiarezza sulle alleanze»
venerdì 30 settembre 2022
19.20
«Il Segretario Enrico Letta sta generosamente accompagnando il Partito Democratico in una fase che può assomigliare a quella costituente del 2007. Un nuovo inizio. Ma nella consapevolezza che un elettore su cinque ripone tante speranze nel Pd, anche per come faremo opposizione, e quelle speranze vanno sostenute e non vanno tradite». Lo ha affermato il senatore biscegliese Francesco Boccia, responsabile regioni ed enti locali della segreteria nazionale dem.
«Le fasi indicate dal segretario, e che ci conducono al congresso, necessitano di un confronto serio, sincero e senza sconti tra di noi, aprendo il partito alle tante e belle energie che vogliono partecipare alla vita politica italiana sostenendo i valori dei progressisti. Dovrà essere il partito dai nuovi orizzonti, con le nuove generazioni in prima linea con la loro passione e la loro voglia di rompere schemi precostituiti» ha aggiunto.
«Abbiamo il dovere di far chiarezza su quale idea di società vogliamo e quale dovrà essere il ruolo di un grande partito popolare e di massa come il Pd in questa società aperta, digitale, complessa, con molte diseguaglianze ma al tempo stesso piena di tante opportunità; sul ruolo dell'Italia in un'Europa che abbiamo fondato, difeso e voluto, nella quale stanno emergendo sempre più spinte nazionaliste. Così come sarà necessario fare chiarezza sulle alleanze per le quali non possono esserci ambiguità: il partito che verrà fuori, al termine del congresso, dovrà essere una vera e propria agorà nella quale dovrà prevalere proprio quel "noi collettivo" richiamato da Letta nella sua lettera. Un partito nel quale abbiamo il dovere di unire e ricompattare tutto il fronte democratico e progressista italiano» ha concluso Boccia.
«Le fasi indicate dal segretario, e che ci conducono al congresso, necessitano di un confronto serio, sincero e senza sconti tra di noi, aprendo il partito alle tante e belle energie che vogliono partecipare alla vita politica italiana sostenendo i valori dei progressisti. Dovrà essere il partito dai nuovi orizzonti, con le nuove generazioni in prima linea con la loro passione e la loro voglia di rompere schemi precostituiti» ha aggiunto.
«Abbiamo il dovere di far chiarezza su quale idea di società vogliamo e quale dovrà essere il ruolo di un grande partito popolare e di massa come il Pd in questa società aperta, digitale, complessa, con molte diseguaglianze ma al tempo stesso piena di tante opportunità; sul ruolo dell'Italia in un'Europa che abbiamo fondato, difeso e voluto, nella quale stanno emergendo sempre più spinte nazionaliste. Così come sarà necessario fare chiarezza sulle alleanze per le quali non possono esserci ambiguità: il partito che verrà fuori, al termine del congresso, dovrà essere una vera e propria agorà nella quale dovrà prevalere proprio quel "noi collettivo" richiamato da Letta nella sua lettera. Un partito nel quale abbiamo il dovere di unire e ricompattare tutto il fronte democratico e progressista italiano» ha concluso Boccia.