Pesantissimo affondo di Alessandro Ricchiuti su Bisceglie Approdi
L'amministratore delegato di Riada Partners rileva «approssimazioni consolidate»
venerdì 15 maggio 2020
14.30
Farà senza dubbio discutere il contenuto delle riflessioni ad alta voce che Alessandro Ricchiuti, amministratore delegato Riada Partners Stp, ha affidato a una dettagliata lettera aperta a proposito del rilancio del turismo in città, nella quale ha posto sotto la lente d'ingrandimento alcune situazioni inerenti Bisceglie Approdi, società detenuta per il 99.26% dal Comune di Bisceglie e per lo 0.74% da I bastoni srl. Critiche e riferimenti che indurrebbero a ritenere conseguenziale una replica da parte delle persone tirate in ballo, alla quale daremmo, naturalmente, identico spazio.
«In un momento di grandi difficoltà economiche come questo, è necessario rilanciare il turismo nella nostra città, partendo sicuramente da azioni maggiormente virtuose che possano riguardare la Bisceglie Approdi e il porto turistico in generale.
Per fare questo è necessario partire dalla gestione, affinché sia maggiormente in linea con le sfide attuali» ha scritto Ricchiuti.
«Ritengo doveroso portare all'attenzione sia degli organi di controllo che dell'attuale amministrazione comunale e dei cittadini alcune fattispecie che stanno caratterizzando la gestione della Bisceglie Approdi, affinché ci sia una maggiore sensibilizzazione riguardo alle vicende di tale società pubblica, che deve sottostare alle regole della trasparenza e legittimità degli atti.
Bisceglie Approdi ha da tempo nominato quale responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza un avvocato.
Fin qui nulla di strano o singolare, se non fosse che tale professionista già ricopriva (e ha conservato) anche l'incarico di componente del Nucleo di valutazione del Comune di Bisceglie.
Non può revocarsi in dubbio, pertanto, che un simile cumulo di cariche contravviene, segnatamente, a quanto indicato dall'Anac (autorità nazionale anticorruzione) nell'atto di segnalazione n° 1 del 24 gennaio 2018.
In tale determinazione, invero, anche l'Anac evidenzia un certo conflitto di interesse tra l'incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e quello di componente il Nucleo di valutazione di enti locali di cui all'articolo 147 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
È evidente che sviste amministrative di tale portata, ove di questo di tratti, non risultano tollerabili, ma vi è di più» ha rilevato l'amministratore delegato di Riada Partners.
«L'estate 2019 è stata caratterizzata anche dall'organizzazione di una Mostra, denominata "Realtà contemporanee" e ambientata tra Palazzo Tupputi e la Darsena di Bisceglie Approdi, come riportato da molte testate.
Tutto normale, se non fosse che, nell'ambito di tale manifestazione, l'incarico di valutare 22 promesse dell'arte contemporanea è stato affidato alla figlia del presidente del Consiglio di amministrazione della stessa Bisceglie Approdi (cui, peraltro, durante la serata di chiusura della sezione arte del festival "Macboat" organizzato da Bisceglie Approdi è stata concessa anche l'installazione di una scultura appartenente alla propria produzione di opere d'arte, con siparietto finale costituito da un'intervista padre-figlia)» ha osservato.
«Venendo al 2020, si segnala che nell'ambito di un avviso pubblico relativo alla procedura per l'affidamento in concessione pluriennale di un'area di darsena centrale e di un'area di darsena nord-ovest si è stabilito nel bando (all'articolo 20) che ogni e qualsiasi controversia dovesse insorgere o essere collegata direttamente o indirettamente in merito all'interpretazione, validità, efficacia, esecuzione o risoluzione del presente contratto dovrà essere sottoposta ad un preliminare tentativo di conciliazione dell'organismo di mediazione costituito dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trani e/o comunque a questo ente riconducibile.
Anche in questo caso, nulla di strano, se non fosse che la presidenza di Bisceglie Approdi e quella dell'Ordine dei dottori commercialisti risultano affidate alla medesima persona fisica» ha sottolineato.
«Vivo stupore desta la circostanza che alcuna pubblicità sia stata data della sospensione dei termini di cui al Decreto "Cura Italia" sub articolo 103 (Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza), evidenziando ciò una inusitata e inspiegabile fretta di chiudere il procedimento, al contrario di quanto, invece, attuato in maniera corretta da un'altra partecipata del Comune di Bisceglie – il Gal "Ponte Lama", che ha evidenziato con chiarezza sul proprio sito internet la normativa in oggetto a differenza di quanto fatto da Bisceglie Approdi.
Comprendo chiaramente che il momento del rinnovo della presidenza di Bisceglie approdi possa essere vissuto con ansia, rappresentando una cospicua remunerazione per gli attori principali (come si evince dalle dichiarazioni reddituali rese pubbliche sul sito della società), ma è opportuno che sulla gestione di una società pubblica si faccia chiarezza.
La collettività vuole un cambio di passo, pretende trasparenza e non è più disposta ad abbassare la testa di fronte alle approssimazioni consolidate.
Siamo certi che si tratti di disattenzioni, siamo certi che non ci sia dolo nelle vicende elencate, perché si tratta di stimati, apprezzati, integerrimi professionisti della comunità biscegliese ed è per questo che la comunità attende risposte» ha concluso Alessandro Ricchiuti.
«In un momento di grandi difficoltà economiche come questo, è necessario rilanciare il turismo nella nostra città, partendo sicuramente da azioni maggiormente virtuose che possano riguardare la Bisceglie Approdi e il porto turistico in generale.
Per fare questo è necessario partire dalla gestione, affinché sia maggiormente in linea con le sfide attuali» ha scritto Ricchiuti.
«Ritengo doveroso portare all'attenzione sia degli organi di controllo che dell'attuale amministrazione comunale e dei cittadini alcune fattispecie che stanno caratterizzando la gestione della Bisceglie Approdi, affinché ci sia una maggiore sensibilizzazione riguardo alle vicende di tale società pubblica, che deve sottostare alle regole della trasparenza e legittimità degli atti.
Bisceglie Approdi ha da tempo nominato quale responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza un avvocato.
Fin qui nulla di strano o singolare, se non fosse che tale professionista già ricopriva (e ha conservato) anche l'incarico di componente del Nucleo di valutazione del Comune di Bisceglie.
Non può revocarsi in dubbio, pertanto, che un simile cumulo di cariche contravviene, segnatamente, a quanto indicato dall'Anac (autorità nazionale anticorruzione) nell'atto di segnalazione n° 1 del 24 gennaio 2018.
In tale determinazione, invero, anche l'Anac evidenzia un certo conflitto di interesse tra l'incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e quello di componente il Nucleo di valutazione di enti locali di cui all'articolo 147 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
È evidente che sviste amministrative di tale portata, ove di questo di tratti, non risultano tollerabili, ma vi è di più» ha rilevato l'amministratore delegato di Riada Partners.
«L'estate 2019 è stata caratterizzata anche dall'organizzazione di una Mostra, denominata "Realtà contemporanee" e ambientata tra Palazzo Tupputi e la Darsena di Bisceglie Approdi, come riportato da molte testate.
Tutto normale, se non fosse che, nell'ambito di tale manifestazione, l'incarico di valutare 22 promesse dell'arte contemporanea è stato affidato alla figlia del presidente del Consiglio di amministrazione della stessa Bisceglie Approdi (cui, peraltro, durante la serata di chiusura della sezione arte del festival "Macboat" organizzato da Bisceglie Approdi è stata concessa anche l'installazione di una scultura appartenente alla propria produzione di opere d'arte, con siparietto finale costituito da un'intervista padre-figlia)» ha osservato.
«Venendo al 2020, si segnala che nell'ambito di un avviso pubblico relativo alla procedura per l'affidamento in concessione pluriennale di un'area di darsena centrale e di un'area di darsena nord-ovest si è stabilito nel bando (all'articolo 20) che ogni e qualsiasi controversia dovesse insorgere o essere collegata direttamente o indirettamente in merito all'interpretazione, validità, efficacia, esecuzione o risoluzione del presente contratto dovrà essere sottoposta ad un preliminare tentativo di conciliazione dell'organismo di mediazione costituito dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trani e/o comunque a questo ente riconducibile.
Anche in questo caso, nulla di strano, se non fosse che la presidenza di Bisceglie Approdi e quella dell'Ordine dei dottori commercialisti risultano affidate alla medesima persona fisica» ha sottolineato.
«Vivo stupore desta la circostanza che alcuna pubblicità sia stata data della sospensione dei termini di cui al Decreto "Cura Italia" sub articolo 103 (Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza), evidenziando ciò una inusitata e inspiegabile fretta di chiudere il procedimento, al contrario di quanto, invece, attuato in maniera corretta da un'altra partecipata del Comune di Bisceglie – il Gal "Ponte Lama", che ha evidenziato con chiarezza sul proprio sito internet la normativa in oggetto a differenza di quanto fatto da Bisceglie Approdi.
Comprendo chiaramente che il momento del rinnovo della presidenza di Bisceglie approdi possa essere vissuto con ansia, rappresentando una cospicua remunerazione per gli attori principali (come si evince dalle dichiarazioni reddituali rese pubbliche sul sito della società), ma è opportuno che sulla gestione di una società pubblica si faccia chiarezza.
La collettività vuole un cambio di passo, pretende trasparenza e non è più disposta ad abbassare la testa di fronte alle approssimazioni consolidate.
Siamo certi che si tratti di disattenzioni, siamo certi che non ci sia dolo nelle vicende elencate, perché si tratta di stimati, apprezzati, integerrimi professionisti della comunità biscegliese ed è per questo che la comunità attende risposte» ha concluso Alessandro Ricchiuti.