Pesca di datteri, due denunce a piede libero
Le Fiamme Gialle ne hanno sequestrato 16 chilogrammi
martedì 5 novembre 2019
10.14
Due persone sono state denunciate a piede libero all'Autorità Giudiziaria con l'accusa di pesca di frodo. I soggetti, sorpresi in zona porto a Bisceglie dai militari della Guardia di Finanza di Trani nell'ambito di una pianificata attività di controllo finalizzata al contrasto dei traffici illeciti e alla repressione costiera della pesca di frodo di datteri di mare, sono stati trovati in possesso di 16 chilogrammi di datteri di mare appena raccolti.
Le Fiamme Gialle hanno provveduto a identificare i due e a segnalarli per la violazione delle leggi comunitarie e nazionali che tutelano la particolare specie ittica e il patrimonio ambientale.
La pesca del dattero, assolutamente vietata, continua ad essere perpetrata da spregiudicati pescatori di frodo, grazie a un mercato nero del consumo che alimenta la richiesta del prodotto; si tratta di un tipo di pesca altamente lesiva dell'ecosistema marino, poiché possibile, soltanto attraverso la frantumazione di un ampio tratto di scogliera, che conduce all'alterazione e distruzione dell'ecosistema marino.
La pena prevista per chi pesca, detiene e commercia datteri di mare prevede una multa fino a 12 mila euro e l'arresto da due mesi a due anni.
Le Fiamme Gialle hanno provveduto a identificare i due e a segnalarli per la violazione delle leggi comunitarie e nazionali che tutelano la particolare specie ittica e il patrimonio ambientale.
La pesca del dattero, assolutamente vietata, continua ad essere perpetrata da spregiudicati pescatori di frodo, grazie a un mercato nero del consumo che alimenta la richiesta del prodotto; si tratta di un tipo di pesca altamente lesiva dell'ecosistema marino, poiché possibile, soltanto attraverso la frantumazione di un ampio tratto di scogliera, che conduce all'alterazione e distruzione dell'ecosistema marino.
La pena prevista per chi pesca, detiene e commercia datteri di mare prevede una multa fino a 12 mila euro e l'arresto da due mesi a due anni.